La toponomastica dell’abitato di Roccabernarda (XVI-XVIII sec.)

roccabernarda

Roccabernarda (KR), evoluzione dell’abitato.

L’abitato della Terra di Rocca Bernarda era formato dal Castello, dal Borgo e dalla Valle. Durante i secoli esso si era sviluppato dall’alto verso il basso della timpa, espandendosi dal primitivo “Castrum”, al successivo Borgo fino al più recente e sottostante quartiere “Valle”. La via principale, che collegava Rocca Bernarda alla città di Santa Severina, saliva la timpa passando dalla Porta di Santo Nicola e, attraversato il quartiere Valle ed il Borgo, arrivava al castello, al quale si accedeva attraversando il “Canale”. Ancora oggi si possono vedere dalla fotografia aerea le tre espansioni ed il percorso delle cinte murarie, che hanno condizionato e caratterizzato il tessuto abitativo. Dell’antica toponomastica del centro storico di Roccabernarda rimangono poche tracce. Sopravvivono solo i toponimi Cucco, Borgo, S. Fantino, Cinti, Castello, Valle ed il più recente Torretta.

Sigillo Roccabernarda

Sigillo dell’università di Roccabernarda.

 

Le chiese nel Cinquecento

Santa Maria de la Piazza: “Dal archip.yte de la rocca b.da p. S.ta Maria de la piacza 1 – 1 – 0” (per quarta -1545); “Da lo archipreite de la rocha ber.da per la quarta di s.ta Maria dela piazia 1 – 1 – 0” (1546); “S.ta Maria ecc.a magiore de la rocca ber.da per quarta pagha lo anno car.ni dodici 1 – 1 – 0” (1576). AASS, 003A.

Santo Nicola de Prastò: “Da donno ber.no de pedace de la rocca ber.da per s.to nicola 4 – 0 – 0” (1545); “Da S.to nicola de prastò per la quarta si pagha ogni anno docati quattro 4 – 0 – 0” (1576). AASS, 003A.

Santa Caterina – S. Nicola de lo fiume – Annunziata: “Da S.ta chatarina libra una de cera. Da S.to nicola de lo fiume libra una de cera. Da la nunciata libra una de cera” (1545).

 

Le chiese nel Seicento

Le chiese nel 1678: S. Nicola de Plastò (parrocchiale) – S. Maria Assunta (matrice) – SS. Annunziata (confraternita) – S. Caterina ( confraternita) – SS. Rosario ( confraternita) – Cinque Piaghe della Madonna – S. Maria della Valle – Santo Vito – Santa Anna (fuori terra vicino al fiume Tacina).

 

Le chiese nel Settecento

Le chiese nel 1765: S. Maria Assunta (matrice) – S. Nicola de Plastro (parrocchiale)* – Delle Piaghe di Gesù Cristo – Beata Vergine Dolorosa – S. Sebastiano – Visitazione della B.V.M. – SS.ma Annunciazione* – S. Vito* – S. Anna* – S. Rocco* – S. Maria de Molerà*.

 

Gli itinerari

Visita pastorale di Gio Tommaso Ceraldi

5 giugno 1559 – Matrice Santa Maria La Magna.

6 giugno 1559 – Parrocchiale S. Nicola de Plastò – S. Nicola della Piazza o della Porta- Santa Maria de la Valle- S. Maria delo Castello – Santa Caterina*- S. Trinità- S. Maria Annunziata*- Santi Innocenti*- S. Vito*- S. Anna*- S. Maria de Flumine*- S. Sofia*- S. Giovanni de Fiore*- S. Paolo*- S. Rocco*.

7 giugno 1559- S. Sebastiano- S. Infantino- S. Donato.

Visita pastorale di Alfonso Pisano

11 giugno 1610 – Matrice S. Maria La Magna – parrocchiale S. Nicola de Plastò.

12 giugno 1610 – S. Nicola de la Porta- S. Maria de la Valle – S. Iacobo – S. Maria Annunziata*- S. Nicola de Flumine*- S. Anna*- S. Vito*- S. Sofia*- S. Innocenti*.

13 giugno 1610 – S. Paolo*- S. Trinità- S. Catarina- S. Sebastiano- S. Rocco*.

Itinerario del notaio Gio. Francesco Rigitano

27 agosto 1620 – La Porta di S.to Nicola – Lo Piano de lo Castello – Fortilitium seu castrum.

Visita pastorale Falabella

18 ottobre 1660 – Matrice Santa Maria Assunta – S. Nicola.

19 ottobre 1660 – S. Maria Annunziata*- S. Vito*- S. Anna*- S. Innocenti*- S. Iacobo- S. Rocco*- S. Maria della Pietà delle Cinque Piaghe.

20 ottobre 1660 – Monte di Pietà (contiguo a S. Maria della Pietà)- S. Maria della Visitazione – S. Sebastiano- S. Maria de Molerà*.

(*) chiese fuori mura.

 

Il castello

Giovedì 27 agosto 1620 Gio. Battista Testa del Tufo di Napoli, procuratore di Giovanna Ruffo marchesa di Licodia, con il notaio di Crotone Gio. Francesco Rigitano si reca nella Terra di Rocca Bernarda per prendere possesso del feudo. Egli entra nell’abitato per la porta detta “La Porta di S.to Nicola”, poi si reca al palazzo detto Le Case dell’università che si trova nel luogo detto “lo piano de lo castello” e quindi nel fortilizio seu castrum, del quale è custode Gio. Domenico Benevento. Nello stesso giorno i cittadini di Rocca Bernarda sono convocati dal banditore nel luogo detto “S.to Nicola della Porta” (49, 1620, 34-36).

Jo. Batt.a Ruggero ha una casa palaziata consistente in sei membri, tre nella parte superiore e tre nella parte inferiore, confine la casa di Jo. Lorenzo de Bona vinella mediante la via pubblica che si va al castello vinella mediante la casa diruta di Donato Vaccaro (1641, 84).

Francesco Jordano ha una casa palaziata loco la Piazza confine le case del notaio Hiacinto Amoruso da un lato e dall’altro il casaleno del fu notaio Julio de Bona via pubblica per la quale si va al castello (1641,87).

Bruno Benivento ha una casa nel castello (1768). Francesco Bernardi ha un palazzo nel convicinato del castello (1768). Il Mag.co Lorenzo Brundolillo della Terra di Rocca Bernarda soggiornante in quella di Mesoraca vive civilmente di an. 33. Possiede un palazzo nel castello, nello quale abita Felice Brundolillo (1768). La Mag.ca D.na Felice Brundolillo, vedova di D. Nicola Ceraldi, di an. 65. Abita nel suo palazzo nel castello confine alle case di Tomaso Pedace (1768). Il Mag.co Tomaso Pedaci abita nelle case proprie nel castello confine quelle dei Sig. ri Brundolilli (1768). Il rev. D. Niccolò Bernardi , arciprete curato della Terra di Rocca Bernarda soggiorna nel suo palazzo nel castello(1768).

Roccabernarda castello

Roccabernarda, ruderi del castello.

 

Timpe del Castello

Antonio Facente figlio di Giuseppe Facente ha una grotta o antro loco le timpe del castello o timpe dello canale.

 

Timpe dello Canale

Antonio Facente figlio di Giuseppe Facente ha una grotta o antro loco le timpe del castello o timpe dello canale.

Jo. Petro Juliano ha una casa terrana loco Perdegiornata da una parte muro congiunto alle case di Francesco Lanzo e dall’altra le case dell’eredi del fu Fabrizio Tersigna nella quale casa vi è anche compreso il casalino dalla parte della timpa dello canale (1648,73).

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Roccabernarda, la timpa del castello.

 

Sotto lo Canale*

Luca di Bona ha un orticello loco sotto lo Canale confine l’orto del fu notaio Julio de Bona e l’orto di Nicola Maria Aminò (1644, 47).

L’arciprete Curato D. Nicolò Bernardi ha un orto d’inverno d’inverno sotto il canale giusta  le rupi del castello, con gelsi neri e querce (1768).

 

Le Cinte Soprane

Tra i beni dotali di Maria Patina vi era una casa nel luogo detto “li Cinti Soprani confine la casa di Fran.co Antonio de Lauro” (108, 1634, 76).

Francesco Cidattolo abita in luogo detto Le Cinte Soprane confine la casa di Donato Vaccaro e la casa dell’erede di Petro Antonio de Angelo (1640,67).

Catarina Rizza, moglie del fu Francesco Cidattolo abita in luogo Le Cinte Soprane (1640, 70).

Apollonia Bonofilio, vedova di Hieronimo Sollazzo, ha una casa diruta in loco le Cinte Soprane e proprio nel pizzo della timpa confine la casa del Rev. D. Ioanne Francesco Facente da una parte e dall’altra la timpa (1641,59).

Salvatore Tassitano ha una casa terranea in loco le cinte soprane confine le case del Rev. Presbitero Jo. Francesco Facente e la casa degli eredi di Jo. Batt.a Russo (1644, 88).

Jo. Batt.a de Nola abita in loco Le Cinte Soprane confine la casa degli eredi di Francesco Bruno e la casa di Orazio Clausi (1645, 129).

 

Le Cinte Sottane

Prudentia Amoruso, vedova di Francesco Antonio Strati, fece anni sono una donazione alla Cappella della SS.ma Concezione olim sita dentro la chiesa di S. Nicola de Plastò “quae ad p.ns est diruta causa terremotus”, di una casa nel luogo Le Cinte Sottane, confinante con un’altra casa di essa Prudentia (1640, 35).

I figli ed eredi di Jo. Hieronimo Russo abitano in loco Le Cinte Sottane confine la casa di Filippo Dattolo e la casa della vedova Prudenzia Amoruso (1641, 65).

Jo. Hieronimo Russo abita in loco Le Cinte Sottane confine la casa del Rev. D. Filippo Dattilo e le case di Prudenza Amoruso (1641, 62).

I Rizza possiedono una casa in loco le cinte sottane confine la casa di Cassandra Camarda stretto mediante e dall’altro lato la casa di Josepho Maffeo (1643, 76).

Gio. Francesco e Salvatore Andriolo hanno una casa palaziata nel luogo detto Le Cinte (1685,18).

 

Lo Piano del Castello

Donna Fiore, moglie del fu Antonio de Marino, nel 1575 lasciò al monastero di S. Francesco di Paola una casa loco Lo Piano del Castello, confine la casa del SS. Sacramento e la casa di Luca di Bona (Not. Gio. Giacinto Guercio di Cutro).

Giovedì 27 agosto 1620 Gio. Battista Testa del Tufo di Napoli, procuratore di Giovanna Ruffo marchesa di Licodia, con il notaio di Crotone Gio. Francesco Rigitano si reca nella Terra di Rocca Bernarda per prendere possesso del feudo. Egli entra nell’abitato per la porta detta “La Porta di S.to Nicola”, poi si reca al palazzo detto Le Case dell’università che si trova nel luogo detto “lo piano de lo castello” e quindi nel fortilizio seu castrum, del quale è custode Gio. Domenico Benevento. Nello stesso giorno i cittadini di Rocca Bernarda sono convocati dal banditore nel luogo detto “S.to Nicola della Porta” (49, 1620, 34 -36).

Francesco Jordano ha una casa palaziata loco la Piazza confine le case del notaio Hiacinto Amoruso da un lato e dall’altro il casaleno del fu notaio Julio de Bona via pubblica per la quale si va al castello. Il fratello Agostino Jordano ha una casa diruta a causa del terremoto confine la casa del notaio Hiacinto Amoruso da un lato e dall’altro Lo Piano del Castello (1641,87).

Il M.ro Francesco Jordano marito di Miliana Amminò abita in loco Lo Piano del Castello confine la casa di Hiacinto Amoruso e il casaleno del fu notaio Julio de Bona (1644, 111).

Il Convento di S. Francesco di Paola vende lo catoio del piano del castello ad Agostino Iordano (1645).

 

Lo Burgo

Marcantonio Rizza ha una casa nel Burgo (1618).

Gio. Paolo de Adamo possiede un casaleno “dirutum ex terremotu” in loco lo Burgo confine il casaleno di Petro Antonio Bonfilio da una parte e dall’altra il casaleno del notaio Hiacinto Amoroso ( 1640, 7).

Ippolita Scolerio, moglie di Francesco Miniscalchi , abita in loco Lo Burgo, confine la casa del Rev. D. Gio. Batt.a Toscano da un lato e dall’altro la casa di Gregorio Ceraldo, “quae fuit dirut propter terremotu” (1640, 29).

Petro Antonio Bonofilio possiede due casaleni “et uno lochetto dove era il furno conforme erano prima avanti che fussero fracassati dallo terremoto nelle quali casalina seu case ci habitava Alissandro Camarda in loco lo Burgo iuxta casaleno “ di Gio. Batt.a d’Adamo da un lato e dall’altro superiore il casaleno di Eliosabetta Lagana (1640,40).

Caterinella Zagaria ha metà di casa in luogo Lo Burgo confine la casa di Vespasiano Bonofiglio e la casa di D. Francesco Arcudi (1641, 1).

Francesco Mastado ha una casa terranea in luogo Lo Burgo confine la casa di Vespasiano Bonofiglio , la casa di Gio. Gregorio Cua e la casa di Gio. Leonardo Salerno (1641, 10).

Caterinella Scolerio, moglie del fu Marco Antonio Rizza, abita in loco Lo Burgo confine il casalino di Elisabetta d’Adamo, la casa del Rev. D. Gio. Batt.a Toscano e la casa di Leonardo Russo (1641, 42).

Petro Antonio Visciglia comprò dal fu Marco Antonio Rizza una casa loco Lo Burgo confine la casa di Antonina Lyoi muro congiunto confine la casa di Jo. Antonio Ayerbie (1641, 76).

I fratelli Rizza hanno una casa palaziata nel Burgo confine la casa del Rev. D. Gio. Batt.a Toscano da una parte e dall’altra il casalino di Luca Gargano (1643, 2).

Antonio Ceraldo ha un casaleno in loco Lo Burgo confine le case di Tomaso Rizza e la casa di Julio Cesare Roggerio che comprò da Petro Antonio Bonofilio “cum orticello ex via, qua itur vulg. Di sotto l’herbara” (1644, 34).

Orlando Facente ha una casa palaziata nel luogo detto lo Burgo (180, 1651, 69).

Joanne Victorio Pedace comprò per duc.30 dal Rev. D. Joanne Francesco Sollazzo una casa nel burgo, confinante da una parte la casa degli eredi di Antonina Lijoi e dalla parte inferiore il basso di S. Francesco di Paola (180, 1659, 40).

Il Convento di San Francesco di Paola “deve conseguire da Giulio Marinaro carlini trenta cinque sopra le case di Sollazzo loco detto lo Burgo dal sudetto presi di Sollazzo a censo per capitale di docati trenta cinque, hoggi il convento non ne percepisce cenzo per esser dette case dirute”.

Giuseppe Renzo ha una casa nel Burgo che fu di sua madre la q.m Dianora Riccio. (1715).

Gio. Francesco Mastica ha una casa nel burgo (1731).

Gioseppe Facente, erede della fu Antonia Facente, ha delle case nel Burgo (1731).

Michelangelo Parise ha una casa nel Burgo (1731).

Borgo (1768).

Roccabernarda borgo

Roccabernarda (KR), il Borgo.

 

La Valle

Ambrosino della Portella ha una casa che fu del m.co Fabio de Meo, iuxta la casa di esso Ambrosino, confine la via pubblica loco detto la Valle (1576, 001A- AASS).

Gio. Tomaso Marino ha una casa in loco detto la Valle(1576, 001A-AASS).

Laura d’Arcuri ha un casalino, loco detto la Valle, confine la casa d’Antonino Marinaro e la sua casa (1576, 001A-AASS).

Joseppe Aversa ha una casa alla valle confine Luca de Aversa (1579).

Donna Catuza de Calvo di Missina , vedova di Joseph Palmeri di Rocca Bernarda, ha una casa palaziata “jux.a domum Lenore Palmeri jux.a domum Jo.is Palmeri et viam pu.cam in loco dicto la  Valle” (IX, 1582, f. 152).

Giuseppe d’Aversa tene in loco dove se dice la valle una casa palatiata iusta la casa de jo. tomaso stefaniccio vinella mediante (1582).

Matteo e Scipione Bonofiglio figli di Gio. Tomaso possiedono un catoio sotto la casa di essi Matteo e Scipione loco La Valle iuxta la via pubblica (1583).

Geronimo de Viano possiede un casalino loco La Valle, confine la casa di Pietro … la vinella che esce al Cucco, e lo casalino di Mario Taffitano (1583).

Filippo Mazzaccara ha una casa alla Valle, confine un casalino (1583).

Cola Cidattolo di Stefano per lo casalino loco la Valle, confine la casa di Filippo Mazzacara (1583).

M.ro Giliberto Terzigna ha una bottega in loco La Valle, confine la via pubblica, confine la casa di Antonio Cappo, la casa di Rosa di Milillo (1583).

Organtino Simurra possiede un casalino in loco La Valle, confine la casa di D. Gregorio Vetero, la casa di Tomaso Miliori (1583).

Mario Taffitano per la casa di M.ro Gio. Domenico Palmieri, confine la via publica e un casalino della chiesa. (1583).

L’eredi di M.ro Matteo Scigliano possiedono un casalino in località la Valle, confine la casa di Francesco Greco.

Leonardo Benincasa ha un casalino loco la Valle confine la casa di Mastedo che fu di spetiale.

Iacono Mastado ha una casa alla Valle fu di Francesco Per. Tomaso Fran.co Spetiale.

In località La Valle la chiesa di S. Maria la magna ha un largo, confine le scale di Stefano Tassitano, la casa di Batt.a Facente.

Lucretia Ortalis , moglie di Giuseppe Iuliano abita in una casa in loco La Valle , confine la casa di Antonio Facente e la casa di Gesualdo Iuliano. (1640 ,3).

Casa di Gregorio Ceraldo in loco La Valle confine la casa di Andrea Ceraldi e Rev. D. Gio. Battista Scolerio (1640, 6).

Minica Provenzano , moglie di Arcangelo de Giudo, abita in luogo La Valle, confine la casa di Rosa Tassitano e la casa del fu Francesco Lice, abitata al presente da Gio. Geronimo Politi (1640, 72).

Cassandra Camarda possiede una casa palaziata in loco La Valle che fu del q.m Hieronimo Tersigna confine la casa dell’eredi di Gio. Batt.a Giudia e la casa dell’erede di Geronimo Facente e proprio “intus grottiglium” (1641, 26).

La casa degli Aminò in loco la Valle confine la casa di Francesco Facente (1643, 8).

Luca Gargano ha un casaleno diruto loco la Valle confine il casaleno del fu Jo. Sculco, la casa di Francesco Dattolo, la casa di Hiacinto Longo, la casa della vedova Francischella Conte (1643, 16).

Michel’Angelo Lipari abita in loco La Valle confine la casa di Petro Antonio Bonofilio che fu di Venceslao Spano (1643, 60).

Jo. Lanzo abita in loco La Valle confine la casa di Francesco Bonofilio e la casa di Cassandra Camarda ( 1643, 64).

Julia Vetero , vedova di Berardino Tassitano, ha una casa palaziata diruta a causa del terremoto loco la Valle confine la casa di JHo. Leonardo Ricitano e la casa di Alfonso Andriolo (1644, 49).

Julia Vetero, vedova di Berardino Tassitano, ha una casa diruta a causa del terremoto loco La Valle (1645, 87).

Michel Angelo Rizza ha una “camerina” in loco la Valle da una parte annessa alla casa di Vittoria Masca e dall’altro lato annessa alla casa dello stesso Rizza (180, 1663, 28).

Leonardo Foglia ha una casa palaziata loco La Valle confine da una parte i casalini che furono di Gioanne Ingrava e la casa di Jacina Longo via mediante (180, 1663, 47).

Agata Riggitana ha una casa palaziata in due membri inferiori e superiori loco la Valle muro coniuncto con la casa di Alfonso Massaro da una parte e dall’altra la casa di Vittoria Carastaro (1684, 21).

Joanne Scolerio ha una casa palaziata in tre membri , due inferiori ed uno superiore, in loco La Valle confine le case di Goffredo Ceraldi (1685, 15).

Gio. Laci possedeva un palazzo sotto il Cucco, oggi posseduto da Domenico Maffei e la casa della cisterna nel luogo detto la valle che fu del q.m Pietro Gio. Renzi.Gio.

Battista Lace ha una casa dotale nella Valle.

Domenico Maffei ha una casa dotale nella Valle (1731).

La VALLE (1768).

Roccabernarda 2

Roccabernarda (KR), chiesa matrice.

 

Porta di Santo Nicola

Giovedì 27 agosto 1620 Gio. Battista Testa del Tufo di Napoli, procuratore di Giovanna Ruffo marchesa di Licodia, con il notaio di Crotone Gio. Francesco Rigitano si reca nella Terra di Rocca Bernarda per prendere possesso del feudo. Egli entra nell’abitato per la porta detta “La Porta di S.to Nicola”. Nello stesso giorno i cittadini di Rocca Bernarda sono convocati dal banditore nel luogo detto “S.to Nicola della Porta” (49, 1620, 34-36).

Il chierico Tomaso Aminò possiede una casa e catoio loco detto La Porta di S. Nicolò che si va a S. Rocco.

roccabernarda  arme di Galeotto Carrafa

Roccabernarda (KR), arme di Galeotto Carrafa murata vicino a dove era situata la Porta della Terra.

 

Porta della Valle

11 Ottobre 1579. “In t.ra roccae ber.dae in janua vallis loco publico petrus juele serviens ordinarius Cur.ae t.rae roccae bern.dae” (180, 1663, 38).

Il serviente della Corte di Rocca Bernarda bandisce nella piazza pubblica in loco detto “La porta della Valle” (1641, 46).

Jo. Cudorello ord. Ser. Della Terra mette all’incanto le casaline della cappella della SS. Concezione nella Porta della Valle. (1644, 112).

Porta della Valle (1768).

 

Cucco

Geronimo de Viano possiede un casalino loco La Valle, confine la casa di Pietro … la vinella che esce al Cucco, e lo casalino di Mario Taffitano (1583).

L’eredi di Damma di Mastado, alias di Giovanne Pipe per la casa che ha sotto lo Cucco vicino la timpa loco La Colla.

Sotto lo Cucco

Jo. Maria Ingrau ha un casaleno loco sotto lo Cucco, confine la casa di Andrea Foglia comprata da Luca Gargano (1644, 61).

Gio. Laci possedeva un palazzo sotto il Cucco, oggi posseduto da Domenico Maffei e la casa della cisterna nel luogo detto la valle che fu del q.m Pietro Gio. Renzi.

Nicola Maria Pulerà ha una casa sotto il cucco (1731).

Domenico Maffei ha una casa sotto il Cucco (1731).

Nicola de Guglielmis ha una casa sotto il Cucco (1768).

 

Santa Maria della Valle

Lucrezia Cua e Gio. Fran.co e Antonio Andriolo hanno una casa confine la Scala di Santa Maria della Valle (Not. Giulio de Bona, 1637).

Giorella d’Alessi, moglie di Francesco Carretta, abita in loco Santa Maria della Valle confine la casa che fu di Surragiero e la casa di Gio. Batt.a Bernardi (1641, 35).

Jo. Bonofilio possiede le case consistenti in quattro membri di alto e di basso confine le case degli eredi di Vincenzo Juliano in loco Santa Maria della Valle (1641, 96).

Jo. Petro Juliano ha una casa palaziata loco S. Maria della Valle confine la casa di Francesco Carretta, la casa di Margarita Le Piane e le case del fu Regnando Guerci (1643, 38).

Jo. Bonofilio ha una casa in loco Santa Maria della Valle confine la casa dell’erede di Jo. Paulo Juliano e la casa degli eredi di Regnanti Guerci (1643, 57).

I Carretta hanno una casa palaziata in loco Santa Maria della Valle confine la timpa sotto le case degli Schettini (1644, 98).

I Carretta hanno una casa palaziata in loco Santa Maria della Valle confine la casa di Francesco Carretta la timpa sotto le case “delli Schettini” e le case di Jo. Battista Bernardo (1644, 98).

Il Reverendo Antonio Aminò ha un’area sopra la casa del chierico Leonardo Juliano ed un catoio seu basso sotto il mezzanile del reverendo clero confine la casa dello stesso chierico Leonardo “cum transitu cortilis vulgo dicto delli Schettini” dalla parte volgarmente detta delle Cinte (180, 1665, 36).

Santa Maria della Valle (1768).

 

La Piazza

Santa Maria de la Piacza (1544).

Lo S. Sartorio di Lauro ha una casa alla piaza che fu di pietro damino (1579).

Francesco Masso ha una casa alla piaza confini Sinilella (1579).

L’heredi di antonio masso teneno loco se dice la piazza una casa iusta le case d’essi heredi e iusta la casa di fabio d’amino (1582).

Lo S.r sartorio de lauro tene in loco dove se dice la piazza una casa palatiata iusta la timpa et iusta le case di jacono masso (1582).

Iulia de Pedaci vedova di Io. Aloisio Iulioani possiede una casa palaziata in loco La Piazza iuxta il casaleno di Laura di Giliberto, lo casalino di S. Nicola di Plastò, la casa di Antonio Scoleri (1583).

Luca di Bona ha una casa palazziata loco La Piazza fu del q.m Delfino Moschetta confine la via publica.

Il notaio Julio de Bona erede di Berardino possiede una casa palazziata in loco La Piazza confine la casa di Luca de Bona.

Francesco Jordano ha una casa palaziata loco la Piazza confine le case del notaio Hiacinto Amoruso da un lato e dall’altro il casaleno del fu notaio Julio de Bona via pubblica per la quale si va al castello. (1641, 87).

Il serviente della Corte di Rocca Bernarda bandisce nella piazza pubblica in loco detto “La porta della Valle (1641, 46).

Petro Antonio Tersigna ha due case palaziate consistenti in quattro membri due inferiori e due superiori, una delle quali diruta a causa del terremoto in loco la piazza confine il palazzetto della cappella di S. Michele Arcangelo (1649, 78).

Nicola de Guglielmis ha una bottega nella Piazza (1768).

 

Sotto la Piazza

Silvestro Pulerà ha un orticello sotto la Piazza (1768).

Roccabernarda panorama

Roccabernarda (KR).

 

Scarpunari

D. Gio. Thomasi Livieri ha una casa a scarpunara (1579).

Mastro Gagliano Terzigno tene in loco se dice li scarpunari una casa palatiata iusta la casa di Jo. Tomaso Fanele et la via pu.ca (1582).

Jo. Marco Fanele tene loco delli scarpunari una casa palatiata justa la casa di mastro gagliano terzigno et via p.ca (1582).

D. Gio. Tomaso Oliverio tene loco dove se dice la scarpunara una casa fabricata palatiata iusta la via pu.ca et la timpa (1582).

L’herede di Nardo Palmieri possiede una Grutta sotto Scarponari (1583).

Michel’Angelo Benivento ha una casa terranea loco Scarponari confine la casa di Ciccio Castagnino e li casalini del fu Matteo Ammirato (1643, 36).

Isabella Maltrie, moglie di Andrea Ceraldi, abita in loco Scarponari confine la casa di Dionisio Martino, il casilino di Jo. Batt.a Muschetta, il casilino di Andrea Maffei (1646, 49).

Jo. Berardino Pedace ha una casa palaziata in loco Scarponari contigua la casa di Nicola Portella e l’area casa chiamata casalino degli eredi di Jo. Domenico Vetere (1646, 74).

 

Lo Palazzetto

Cola Puccieri possiede una casa  terrana che fu di Jacomo Iembo loco Lo Palazzetto, confine la via pubblica di S. Nicolò ,confine la chiesa predetta (1583).

Il presbitero Andrea Giranda possiede un casaleno discoperto senza muri in località Lo Palazzetto iuxta la casa dello stesso presbitero Andrea (1583).

L’herede di Gio. Luise Iuliano ha la casa in loco lo Palazzetto (1583).

L’herede di Gesualdo Iuliano perr la casa in loco lo Palazzetto.

 

Chiesa di S. Nicolò

Cola Puccieri possiede una casa  terrana che fu di Jacomo Iembo loco Lo Palazzetto, confine la via pubblica di S. Nicolò ,confine la chiesa predetta (1583).

L’Herede di Sibio Buccieri per la casa in loco S. Nicolò (1583).

Cappella di S. Leonardo eretta dentro la parrocchiale chiesa di S. Nicola (1768). Cappella di Santa Caterina eretta dentro la chiesa parrocchiale di S. Nicola (1768).

 

Tiriolo

Francesco Miniscalco Possiede un casalino in località Tiriolo, iuxta lo … della timpa di Tiriolo (1583).

Gioanne Bonofilio ha come possessore del juspatronato della cappella di S. Girolamo che è nella chiesa di S. Nicola de Plastò al presente diruta per il terremoto un casaleno diruto in loco Triolo confina la casa di Stefano Guglielmo (1643, 17).

Beatrice Tersigna moglie Jo. Francesco Muschetto abita in loco Triolo confine la casa diruta fu di Joannelle Massa e la casa di Stefano Guglielmo (1643, 81).

Gio. Francesco Miniscarco afferma che gli spetta la porzione di tutte le robbe e case in loco Triolo, che furono lasciate dal padre il fu Orazio Miniscarco (180, 1663, 30v).

Leonardo Facente vendette una casa ad Anastasia Lipari in loco detto Triolo, confine la casa delli Tigani, hoggi posseduta da Gio. Domenico Castagnino, parte ex una e dall’altra la casa di Ciccio di Rose, figlio di Giovanni di Rose (1707).

Tiriolo (1768).

 

S. Fantino–S. Infantino

L’herede di M.ro Gio. Domenico Guarano di nome Fabbio Guarano ha una casa in loco S. Fantino fu di Vittorio Aversa, confine le case di esso erede (1583).

M.ro Luca Vecchio ha un casalino in località S. Fantino, dove ci ha fatto fabbricare, e la scala confine la casa di esso Luca.

Dianora Lauro vedova di Marc’Antonio Rizza possiede una casa palaziata confine la casa di Gio. Tomaso di Gio in loco S. Fantino (1640, 27).

Laurella Arango , moglie di Gio Tomaso de Gioanne abita in loco S. Fantino, confine la casa dell’erede di Marco Lauro e la casa dell’erede di Marcello Guarano (1641, 30).

Jo. Gangale ha una casa palaziata in loco Santo Fantino confine la grotta di Jo. Thoma. Gioanne (1641, 48).

Veronica Jeremia, moglie di Jo. Hieronimo Prati, abita in loco S. Fantino, confine la casa dell’eredi di Horatio Benivento (1644, 37).

Antonio Facente ha due casilini in loco Santo Fantino confine il casilino la casella di Stefano Ceraldi e case dirute di esso Facente (1645, 75).

I Gangale hanno una casa palaziata consistente in quattro membri, due inferiori e due superiori in loco Santo Fantino et cortile delli Guarani e dall’altra parte la grotta di Jo. Thoma de Joanne (1649, 37).

S. Infantino (1768).

 

Sotto Santo Infantino

Giovanni Condorello possiede una casa in loco sotto Santo Infantino confine il casalino del fu Giulio Marinaro (1641, 30).

Jo. Maria Lo Freri di Altilia ha un casaleno seu largo loco sotto San Fantino confine la casa di Jo. Condorelli e la casa dell’Annunciazione (1644, 64).

 

Sopra S. Fantino

Francesco Ammirato ha un casaleno loco sopra S. Fantino confine il casaleno della fu Ippolita Scigliano e il casaleno di Francesco Ammirato (1644, 85).

 

Timpa dello Cavone

Joanne Mangone e Polisena Terzigno teneno loco si dice papa martiro una casa palatiata iusta la casa d’oratio terzigno e iusta la timpa dello cavone (1582).

M.ro Berlingieri Schettino possiede un catoio che fu di Antonio de Laura de Camarda confine le case di esso Berlingieri, la casa di M.ro Giuseppe Schettino e lo Cavone (1583).

 

La Colla

L’eredi di Damma di Mastado, alias di Giovanne Pipe per la casa che ha sotto lo Cucco vicino la timpa loco La Colla.

Nicola Portella possiede una casa terranea in loco La Colla confine le case di Francesco Mascaro e il casaleno de fu Berardino Ciano (1640, 9).

Anastasia Lice ha un casaleno loco La Colla confine il casaleno del SS. Sacramento da un lato e dall’altro la rupe detta La Serra e dall’altro il largo della casa che fu di Pietro Antonio Ortali (1643, 54).

Nicola Portella ha una casa terranea in loco La Colla confine la casa del presbitero Luca Mascaro muro congiunto e la casa degli eredi di Jo. Lanzo (1645,72).

Francesco Mascaro, marito di Porzia Facente, abita a La Colla (1644, 95).

Joseph Mascaro, fratello ed erede del fratello il presbitero Luca Mascaro, ha una continenza di case palaziate consistenti in cinque membri nella parte superiore e due nella parte inferiore situata in loco La Colla, da un lato confinante con la casa terranea di Joseph Cidattolo e dall’altra parte confine la rupe, e nella parte superiore volgarmente detta La Serra (180, 1664,17).

La Colla (1768).

 

La Serra

Jac.o de Aerio ha una casa palaziata “quae ad p.ns posidetur per beatricem car.le jux.a domum her.m q.minici simurrae viam puc.m qua itur ad serram et domos quae fuerunt cesaris et dio0nisii de aerio (I, 1570, 46).

Anastasia Lice ha un casaleno loco La Colla confine il casaleno del SS. Sacramento da un lato e dall’altro la rupe detta La Serra e dall’altro il largo della casa che fu di Pietro Antonio Ortali (1643, 54).

Iosepho Facente ha una casa loco La Serra , confine le case del presbitero Jo. Alfonso Aquis (1645, 23).

Joseph Mascaro, fratello ed erede del fratello il presbitero Luca Mascaro, ha una continenza di case palaziate consistenti in cinque membri nella parte superiore e due nella parte inferiore situata in loco La Colla, da un lato confinante con la casa terranea di Joseph Cidattolo e dall’altra parte confine la rupe, e nella parte superiore volgarmente detta La Serra (180, 1664, 17).

Matteo Bernardo ha una casa palaziata consistente in due membri uno superiore e uno inferiore in luogo La Serra confine la casa degli eredi del fu Gio. Bernardo (1684, 7).

Giuseppe Mastica ha una casa palaziata luogo La Serra  muro congiunto con le case dei Cidattoli (1690, 8).

La Serra (1768).

 

Sotto La Serra

Lisa Benincasa , moglie di Marco Pontilla, abita in loco Sotto La Serra (1645, 1).

 

Perde Iornata

Paulo Bartuccio ha una casa palaziata “in loco ubi d.r perdi jornata justa domum Ant.ni Arangi” (II, 1571, 64v).

In loco Perde Iornata vi è una potegha confine la casa di M.ro Berlingieri Schettino, via pubblica e muro congiunto con Leonardo Rosso.

Martino Facente abita in località Perdegiornata confine la casa della fu Maria Mancuso e la casa fu di Fabrio Tersigna (1640, 69).

Jo. Petro Juliano ha una casa terrana loco Perdegiornata da una parde muro congiunto alle case di Francesco Lanzo e dall’altra le case dell’eredi del fu Fabrizio Tersigna nella quale casa vi è anche compreso il casalino dalla parte della timpa dello canale (1648, 73).

Perdegiornata (1768).

 

S. Nicola della Porta

Giovedì 27 agosto 1620 Gio. Battista Testa del Tufo di Napoli, procuratore di Giovanna Ruffo marchesa di Licodia, con il notaio di Crotone Gio. Francesco Rigitano si reca nella Terra di Rocca Bernarda per prendere possesso del feudo. Egli entra nell’abitato per la porta detta “La Porta di S.to Nicola”, poi si reca al palazzo detto Le Case dell’università che si trova nel luogo detto “lo piano de lo castello” e quindi nel fortilizio seu castrum, del quale è custode Gio. Domenico Benevento. Nello stesso giorno i cittadini di Rocca Bernarda sono convocati dal banditore nel luogo detto “S.to Nicola della Porta” (49, 1620, 34-36).

S. Nicola della Porta dove è eretta la confraternita delle Cinque Piaghe, è chiesa della giurisdizione della Matrice.

Gio. Domenico Pinnella ha una casa palaziata nella ruga di S. Nicola della Porta confine la via pubblica della casa che fu del quod.m Gio. Domenico Palmieri.

S. Nicola La Porta (1768).

 

Cinque Piaghe

Il Rev. Jo. Berardino de Rose abita in loco Le Cinque Piaghe, confine la casa degli eredi di Jacomo Antonio Camarda e le case di Matteo Berardi (1641, 91).

Caterinella Oliverio, moglie del Mag.co Aloisio Anto nio de Rose, abita in loco Le Cinque Piaghe (1646, 54).

Catarinella de Bona, vedova di Joseph Arcuri, ha una casa terranea in loco Le Cinque Piaghe da un lato confina la casa di Francesco Camigliano e dall’altro lato il casalino della sorella gioannella de Bona (180, 1663, 49).

Augustino Lice ha una casa palaziata in due membri inferiori e superiori in loco Le Cinque Piaghe, muro congiunto con la casa di Marco Amminò da un lato e la casa di Laura Massaro vedova di Leonardo Massaro (1686, 8).

Paolo Tersigna ha un casaleno discoperto in loco Le Cinque Piaghe muro congiunto con la casa di Caterinella Tersigna, sua figlia,da una parte e dall’altra le case di Mauro Bernardi stretto mediante (1697, 12).

S. Nicola della Porta dove è eretta la confraternita delle Cinque Piaghe, è chiesa della giurisdizione della Matrice.

Cinque Piaghe (1768). Oratorio delle Cinque Piaghe, eretto dentro l’abitato (1768).

 

S. Rocco

Il chierico Tomaso Aminò possiede una casa e catoio loco detto La Porta di S. Nicolò che si va a S. Rocco.

 

Timpe di m.ro Pittagora

Casa loco le timpe di m.ro Pittagora all’irto di Santo Nicola di Plasto confine le case di Pietro Andriolo (1640, 6).

 

Santo Nicola di Plastò

S.to Nicola (parrocchiale – 1544).

Andrea Simurra ha una casa palaziata nella cappella di S.to Nicola de Plastò “jux.a la p.ta ecc.a” e la casa di Francesco Amino (IV, 1573, 33v-34).

Casa loco le timpe di m.ro Pittagora all’irto di Santo Nicola di Plasto confine le case di Pietro Andriolo (1640, 6).

Prudentia Amoruso, vedova di Francesco Antonio Strati, fece anni sono una donazione alla Cappella della SS.ma Concezione olim sita dentro la chiesa di S. Nicola de Plastò “quae ad p.ns est diruta causa terremotus”, di una casa nel luogo Le Cinte Sottane, confinante con un’altra casa di essa Prudentia (1640, 35).

Matteo Glauso possiede una casa o barracca diruta causa terremotus in loco Santo Nicola de Plastò confine il casalino della SS.a Concezione ed il casalino del fu Antonio Glauso (1641, 38).

Ottavio Pudano , marito di Bertitia Scigliano, ha una casa loco Santo Nicola di Plastò confine la casa del Magistro Peri Benincasa (1644, 23).

Jo. Lorenzo Pudano ha una casa in loco Santo Nicola di Plastò (1644, 40).

Perino Benincasa possiede una casa palaziata in loco S. Nicola di Plastò confine da una parte la chiesa predetta diruta di S. Nicola (1644, 143).

Matteo Andriolo ha una casa terranea in comune e indivisa, in due membri, sita e posta in loco detto S. Nicola di Plastò, confine da una parte le case di Gio. Girolamo e Michel Angelo Pulerà (180, 1652, 97).

Li CINTI (1768).

 

Santo Nicola

Gregorio Mascaro possiede una casa terranea in loco Santo Nicola iuxta la casa dell’erede di Tomaso Carmigliano e la casa seu palazzetto dell’erede del notaio Julio de Bona (1641, 14).

Sotto le Timpe di S. Nicola

Casa loco Sotto le timpe di S.to Nicola, confine le casaline che furono del fu Ottavio Guercio e del fu Antonino Gallarino (1644, 110).

Il Rev. Maurizio Scigliano ha una grotta sotto la timpa delle cinte confine la grotta che fu del fu Ottavio Guercio et orticello (1648, 75).

 

Santo Donato

Gio. Paolo Camigliano possiede una casa palaziata loco Santo Donato confine le casaline dell’erede di Iacono Marinaro e le case di Gio. Condorello (1640, 24).

 

Papa Martiro

Joanne Mangone e Polisena Terzigno teneno loco si dice papa martiro una casa palatiata iusta la casa d’oratio terzigno e iusta la timpa dello cavone (1582).

Tra i beni dotali di Maria Patina vi era una casa nel luogo detto Papamartiro confine la casa di And.a Gioannino confine la casa di Ger.mo Vecchio ed altri confini (108. 1634, 76).

Elisabetta Cua vedova di Laurenzio Scolerio possiede una casa terrana confine la casa di Masi Marullo e Gio. domenico Facente in loco Papa Martire (1640, 26).

Jo. Andrea Scolerio ha un casaleno in loco Papa Martire confine la casa del Rev. Nicola Antonio Guarano e la casa dell’eredi di Jo. Francesco Taxitani (1643, 59).

I coniugi Andrea Jannino e Innocentia de Bona hanno due casaleni in loco Papa Martire confine la casa del fu Jo. de Rosa e Jo. Domenico Facente (1644, 105).

Joanne Domenico Facente ha una casa palaziata consistente in quattro membri, due dalla parte superiore e due dalla parte inferiore in loco Papa Martire da un lato confine il casaleno che fu di Jo. de Rose e dall’altra il caseleno degli eredi di Jo. Battista Benivento vinella mediante (180, 1651, 70).

Francesco Marullo ha una casa terranea loco Papa Martire confine da una parte di sopra le case che furono del fu D.r Tassitano oggi possedute dal N.r Jacina Amoruso via mediante confine le case di Cornelia Facente e la cassalina del fu Gio. Francesco Benivento dalla parte di sotto (180, 1663, 48).

Papamartire (1768).

 

Lo Grottigli delli Guarani

Nicola Antonio Guarani ha una casa nel luogo Lo Grottigli delli Guarani (1640, 63).

Patina Previs abita nella casa del Rev. D. Nicola Antonio Guarano in loco detto dentro il Grottiglio delli Guarani (1641, 60).

 

Santa Maria

Matteo e Ferdinando Pedaci possiedono una casa palaziata in loco Santa Maria confine la casa degli stessi Pedace e la casa degli eredi di Gio. Lorenzo Pedace (1641, 8).

 

Santa Maria La Magna

Hiacinto Jannino ha due case palaziate loco Santa Maria la Magna confine la casa di Gio. Lonardo Spanò (1643, 40).

Sotto le timpe delle case di Gio. Donato.

Michele Angelo Lipari ha due casaleni loco sotto le timpe delle case di Gio. Donato confine il casaleno di Mauritio Scigliano che fu di Octavio Guercioo e il casaleno degli eredi di Antonino Guglielmo (1644, 5).

 

S. Bestiano-S. Sebastiano

Elisabetta de bona, Vedova di Jo. Petro Tersigna, abita in loco S. Bestiano (1645, 3).

Due casilini uniti confine via mediante pubblica quando si và in S. Sebastiano, le case di Francesco Maria Maffeo parte sinistra, e proprio vicino il cortiglio delli Guarani e di sopra l’orto del Sig. Maurizio Ceraldi (Mon. S. Franc. di Paola).

Matteo Portella ha un casaleno diruto confine il casaleno di Gio. Berardino e la sua casa anche via publica di S. Sebastiano (Mon. S. Franc. di Paola).

Matteo Portella ha un casalino diruto confine il casalino di Gio. Bernardino … e la sua casa anche via publica di S. Sebastiano (1706).

Andrea Andreoli , erede di Anastasia Andreoli ha una casa dotale in S. Sebastiano (1731).

S. Sebastiano (1768).

 

Malupino

Galiano Terzigna ha una potegha a malopino (1609).

Laudonia Franco , Moglie di Jo. Hieronimo Sollazzo abita in loco Malupino (1646, 29).

Due poteghe in loco Malopino dirute a causa del terremoto (Mon. S. Franc. Di Paola).

 

Malopiro

Casa loco lo Borgo, che anticamente serviva per trappito d’oglio sotto la botte d’acqua di malopiro detto lo biveri (Mon. S. Franc. di Paola).

Casa di malopiro di Gregorio Ceraldo.(Mon. S. Franc. di Paola).

Malopiro (1768).

 

Ruga di Sprandina

Thomasa Benivento vedova di Angelo Armento ha un catoio seu basso in loco la Ruga di Sprandina confine le case di Julia Facente, la casa di Jo. Domenico Ortale (1648, 70).

 

Piano di Santa Maria

Casaleno diruto seu setto di casa loco lo piano di S. Maria confine la casa di D. Salvatore Aminò vicino la stessa scala di S.ta Maria diruta affatto  dal terremoto (Mon. S. Franc. di Paola).

 

Pane e Vino

Casa di Alessandro Le Rose loco Pane e Vino (1768). Lionardo Vaccaro ha una casa in loco Pane e Vino (1768).Vincenzo Scarcella abita nel luogo Pane e Vino (1768). Caterina Scarcella ha una casa nel luogo Pane e Vino (1768).

 

Il Biviere

Antonio Grecordi ha una casa il loco Il Biviere (1768).

 

Serrone

Lorenzo Ioannino ha una casa palaziata in due membri uno inferiore e uno superiore in loco lo Serrone muro coniuncto con la casa di Leonardo Trovato (1684, 16).

Vito Scolerio ha delle case nel luogo Lo Serrone (1690, 1).

Antonio Andrioli ha un basso di case loco contrada Serrone (1768). Paolo  Puglise ha un casilino nel Serrone (1768). Serafino Seminara abita in casa propria nel Serrone, accanto a quella del fratello Gennaro (1768). Tomaso di Carlo abita in casa dotale nel Serrone (1768). Giulia Franco abita nel Serrone confine Tommaso de Carlo (1768).

Sotto il Serrone.

Serafino Seminara ha un orticello sotto il Serrone (1768).

 

Montefalcone

Bruno Adamo di questa Terra di Rocca Bernarda , bracciante d. an. 17, Vittoria sorella nubile di an. 15, Teresa Adamo zia bizoca di an. 60, abita in casa di sua zia nel luogo detto Montefalcone, confine quella di Dianora Silantea (1768, 21).

 

Santa Maria della Visitazione

Bruno Le Rose ha una casa in contrada Santa Maria della Visitazione(1768). Francesco Goretto abita nel vicinato della chiesa della Visitazione (1768). Lionardo Lacini ha una casa nella contrada della chiesa della Visitazione (1768).Tomaso Bilotta abita in casa propria avanti la chiesa della Visitazione (1768). Innocenza Tersigna ha una casa nel convicinato della chiesa della Visitazione (1768).

 

Colla di Santa Maria

Joanne Francesco de Rose ha una casa palaziata in loco La Colla di S.ta Maria con due casaleni contigui che a lui fu promessa in dote da Anastasia Aminò da un lato confina la casa degli eredi di Jo. Leonardo Spano vinella mediante e dall’altro lato confine il casilino della SS. Concezione (180, 1663, 42).

Felice Pangalli ha una casa in loco La Colla di Santa Maria (1768).Francesco Laci ha una casa nella Colla di Santa Maria (1768). Gio. Francesco Bonofilio ha una casa nella Colla di S. Maria (1768). Nicola de Guglielmis ha una casa nella Colla di Santa Maria (1768).Tomaso Facente ha alcuni casilini nella Colla di S. Maria (1768).

 

Timpa

D. Gio. Tomaso Oliverio tene loco dove se dice la scarpunara una casa fabricata palatiata iusta la via pu.ca et la timpa (1582).

D. Gio. Tomaso Oliverio tene loco dove se dice la scarpunara una casa fabricata palatiata iusta la via pu.ca et la timpa.

Francesco Graziano ha una casa nella contrada Timpa(1768). Nicola Mazzei ha una casa nella Timpa (1768).

 

Il Cortile

Giuseppe Pettinato ha una casa in loco Il Cortile (1768).

 

Colla del Capitano

Lionardo Conte abita in casa dotale nella Colla del Capitano confine Lionardo Scigliano (1768). Lionardo Scigliano ha una casa nella Colla del Capitano (1768).

 

Nuova Chiesa Parrocchiale

Paolo Maddalena abita in casa propria luogo la nuova chiesa parrocchiale confine alle case della Corte (1768).

 

Case della Corte

Luogo la nuova chiesa parrocchiale confine alle case della Corte (1768).

 

S. Nicola Vecchio Seniore

Pasquale Guercio abita in casa dotale avanti quella di Gennaro Seminara in S. Nicola Vecchio Seniore (1768). Raffaele Guercio ha una casa dotale in S. Nicola Vecchio (1768). Il Mag.co Vincenzo de Rose abita nelle case proprie nella contrada di S. Nicola Vecchio (1768).

 

Torretta

Pasquale Guercio possiede una casa nella Torretta (1768). Teresa Cuverà ha una casa nella Torretta (1768). D. Onofrio Guglielmo ha un orticello nella torretta (1768).

 

Forgia

Tomaso Bonvenuto abita in casa dotale nella Forgia, avanti quella di Lionardo Vaccaro (1768)Vito Benivento ha una casa sopra la Forgia accanto a quella di Francesco Graziano (1768). Elisabetta Gargano ha una casupola quasi diruta nella Forgia (1768).

 

Sotto le rupi delli Cinti

Tomaso Facente ha una grotta sotto le rupi delli cinti, accanto alla medesima tiene un orticello (1768). Elisabetta Gargano ha una casa sotto li Cinti (1768).

 

Chiesa dell’Immacolata Concezione

Chiesa dell’Immacolata Concezione eretta dentro la chiesa parrocchiale (1768).

 

Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa madre sotto il titolo di Santa Maria in cielo Assunta (1768). Cappella del Soccorso eretta dentro la chiesa matrice (1768). Cappella del SS. Sacramento dentro la chiesa matrice (1768). Cappella del SS. Rosario dentro la chiesa matrice (1768).

 

Chiesa di San Nicola Pontefice

Chiesa parrocchiale di San Nicola Pontefice (1768).

 

San Giacomo

Gio. Domenico Elia ha una casa palaziata in due membri superiori e inferiori loco detto S. Giacomo muro coniuncto col trappito degli eredi di Gio. Domenico Scolerio (1684, 21).

 

Sotto lo Squiglio

Joanne Scolerio ha una casa palaziata nel luogo detto sotto lo squiglio in due membri, uno superiore e uno inferiore, con un piano innanzi nel quale vi è un piede di celzo negro et una casella di forno dalla parte di sotto di detta casa (1691, 65).

 

Herbara

Antonio Ceraldo ha un casaleno in loco Lo Burgo confine le case di Tomaso Rizza e la casa di Julio Cesare Roggerio che comprò da Petro Antonio Bonofilio “cum orticello ex via, qua itur vulg. Di sotto l’herbara” (1644, 34).

Jo. Batt.a Marinaro comprò un casaleno da Petro Antonio Bonofilio confine da una parte la casa di Julio Cesare Roggerio e dall’altra parte il casaleno di Elisabetta de Adamo ora posseduto da Tomaso Rizza “via publica qua itur sotto l’Herbara (1644, 36).

 

Cortile delli Guarani

I Gangale hanno una casa palaziata consistente in quattro membri, due inferiori e due superiori in loco Santo Fantino et cortile delli Guarani e dall’altra parte la grotta di Jo. Thoma de Joanne (1649, 37).

Giovanni Andrea Monacu ha una casa dentro il cortile delli Guarani (1731).

 

Gli Abitanti di Roccabernarda nel 1620

Gio Bap.ta Terzigna mastro giurato e luogotenente, Marcello Guarano sindaco, Marco Antonio de Rogerio, Julio de Bona, Jo.e Sculerio, Hettore Moresco, Geraldo e Marco Antonio Vicza eletti.

Particolari e cittadini: Jo.e Fran.co Tassitano, Vespasiano Tassitano, Dominico Terzigna, Matteo Admirato, Jo.e Thoma Scoleri, And.a Tigano, Jo.e Matteo Amoruso, Michele Angelo Rogeri, Jo.e Vinc.o Sollazzo, Aloisio Scoleri, Jo.e Bapt.a Pedaci, Hier.o Rogeri, Hieronimo Terzigna, Pittagora Pulira, Nardo Facente, Ant.o Facente, Julio Facente, Cicco Facente, Anda Juliano, Detio Schettino, Jo.e Dom.co Rogeri, Jo.e Dom.o Facente, Jo.e Laurentio Pedaci, Matteo de Monti, Nardo Russo, Stefano Ceraudo, Consalvo de Glauso, Jo.e Leonardo Spano, Marco Ant.o Renzo, Jo.e Granario, Hieronimo Sollazzo, Sibio Labruto, Cola Terzigno, Jo.e Dom.co de Nola, Marco Ant.o Sillano, Martino Jemma, Jo.e Bartolo Sayce, Julio Vicza, Antonio Fprmicula, Jo.e Vinc.o Facente, Simone de Aminò, Rinaldo Facente, Jo.e Regnante Guercio, Hieronimo Giacco, Jo.e Cundurello, Giulio Marinaro, Fabio de Franco, Altobello Guercio (49, 1620, 34-36).

roccabernarda

Roccabernarda (KR).

 

Richieste dell’università al conte Galeotto Carrafa

“Ill.mo S.or Nostro

Basate le manu de V.S.I. alle bone gratie de quella de continuo ne recomandamo. Tenendo noi privilegii concessi per li retro Ri et principi de questo regno confirmati per lo quondam Ill. S.or Andrea Carrafa de bona memoria et per V.S.I. possire pascolare stacciare agliandare pernoctare et fare maxarigii in lo tenimento de Sancto Mauro et quello usare et gaudere como lo usano et gaudeno li cittadini de Sancta Severina deli quali simo stati et simo in possessione de tanto tempo delo quale non e memoria de homo in contrario.

Preterea tenemo uno Capitulo octavo in lo privilegio ad noi expidito et concesso per lo prefato S.or Andrea comte in testimonio de nostra fidelita che accadendo n.ri cittadini et loro animali commictere delicto /o/ vero danno alcuno… li homini robbe /o/ vero animali de le terre convicine ad questa terra si.. debeano pigliare li delinquenti per li officiali de dicte terre convicine remictere al cap.io de questa terra et de li danni dati per dicti animali…lo damno alli damni passi per lo damnum danti in quelle terre … dele q.le fossi commisso dicto damno. La pena quale venissi imponen.. per la commissione de dicti damni se debea cognoscere per baglio de dicta t.ra dela Rocca sincomo se demostra per dicti privilegii.

In li di proximi Not.io Joseph baglio dela citta de Sancta Severina non obstante dicti privilegii et dicta antiquissima possessione retrovando certi animali deli homini de dicta terra pascolare in lo curso de virdi tenimento de Santo Mauro in li loro proprii terreni et fare etiam ligna de querce in dicti loro terreni quelli pigliao et conduxe carcerati in Sancta Severina p… dendo quelli componere non obstante la dispositione de dicti nostri privilegii per noi allegata dicendo publicamente  che ne lo Ill. S.or andrea ne V.S.I. potero expedire ne concedere ditti privilegii et cap.li de mo…si non fossi stato per lo bono guberno del S.or cap.io nostro quale cum prudentia et virilita have previsto et refrenato la opinione universale de nostri cittadini intendendo loro parlare che voliano defensarese … possessione de dicto usu de dicto tenimento de Santo Mauro cum che … in manu per havere inteso n.ri cittadini et havuto plena notitia …baglio de Sancta Severina havia havuto audacia dire publicamente… volse che ne lo p.to S.or andrea ne V.S.I. possettero expedire ne concedere dicti privilegii dubitando lo p.to S.or cap.io non succedere alcuna morte de homo per tal causa el che saria stato  grandissimo disservitio de V.S.I. tanto benigna et solita amare la quiete de sui vaxalli et loro concordia ja saria successo alcuno grandissimo scandalo et puro partio lo p.to S.or Cap.io associato cum certi principali de questa terra conferendose al S.or Cap.io de Santa Severina et generale assessore et tandem fue previsto farese deposito dele pretense pene per fintanto che in tal causa sera previsto per V.S.I. per conservatione de suo servitio et benefitio et quieto vivere de queste due terre. Pertanto havemo expedito lo presente ad posta per lo effectu p.to supplicamo adonque V.S.I. se degni providere et ordinare oportunamente che senza altra consulta ne debea esser observato ad unquem tanto ditti privilegii delo usu de dicto tenimento de Santo Mauro como dicto octavo cap.lo de dicto altro privilegio de esser remisi  dicti citadini al n.ro Cap.io et la pena deli damni dati cognoscerese per lo baglio de questa terra.

… altra lite per esser cose notorie et manifeste ad V.S.I … ad quella parissi providere che intesi li parti se debia circa la observantia de dicti privilegii et antiquissima possessione de quelli s.do li termini et dispositione de la lege suplicano se degni committere la cognitione de dicta causa dela observantia de dicti privilegii et nostri jurisditioni ad lo S.or auditore deputando in lo stato non essendo Calabrise ma essendo Calabrise se degni committere la cognitione de dicta causa ad qualche altra persona jurisperita non suspetta ad li parti et che inserra lo predicto deposito debea stare in suo robore et finita la causa se debea donare dicto deposito et consignare ad quella parte che obtinera vittoria certificando V.S.I. che essendo Calabrise lo judice in dicta causa  non suspecto alli parti puro ne comtenteriamo dignandose quello ordinare et providere che quanto le candile de dicto com.rio de dicta causa quanto li acti de mastro de acti  se debeano pagare per ambi li parti como fossero cause prime ordinarie quali se agitassero in li tribunali de ipsi parti per mero dispendio de ipsi parti.

Item supp.mo V.S.I. se degni mo che lo Ill. S.r vice re de lo regno e venuto providere tam non debeamo piu pagare ad li genti de arme spagnoli li pagamenti dele … perche non possimo piu resistere ad tanti pagamenti como piu volte havemo facto intendere ad V.S.I.

Preterea lo s.or assessore desidereriamo che per suo studio seu candele se pagassi dala un.ta de questa terra quindici docati per anno cinque docati per terzo et cossi ancora sui successori secondo pagavamo et simo stati soliti pagare in tempo de lo Ill.S.or comte andrea perche recognoscimo esser maiore servitio de V.S.I. et n.ra universale commodita benefitio et utilita supplicamo se degni providere che tanto questo assessore quanto sui successori debeano non pagarese et non altromente.

Ulterius lo quondam m.s magalotto deputato dohanerio in la salina de netho extra suo offitio contraxe diversi negotii cum li cittadini de questa terra … In parte in lo affictu de le molina dela coste de calabrone fando maxarie cum alcuni di questa terra iuntamente fando compere de grani et multi altri negotii contrahendo non pertinenti ad dicto suo offitio de dohanerio et al presente sui heredi divendo consequire da alcuni recercano justitia in questo tribunale et essendo citati ipsi da alcuni per alcune cause et debiti allegano non volere altro judice ad ipsi competente excepto la camera de la summaria presentando certo ordine de ipsa camera taliter vexando li subditi de V.S.I.

Inde … supp.mo per suo servitio se degni fare expedire ordine de dicta summaria et previsto che dicti heredi de magalotto per tutte le cose de ipso geste extra dicto suo offitio et non pertinenti ad ipso offitio se possano convenire in questo tribunale de V.S.I. perche inter alia sensa pagare dece tomola de grano per la quarta parte delo affictu de dicta molina de Netho.

Ceterum uno figliolo de circa tridici anni nominato aurelio menescalco figlio del quondam felice menescalco nepote de mastro menescalco erario de V.S.I. fo trovato in uno certo furto de belluto in la motta de cutro da joannello ne… de circa quattro canne secondo dice dicto joannello et lo have fatto ponere in prisone in lo castello de rossano per lo havere trovato in la citta de rossano et speramo in virtu deli privilegii de V.S.I. esser remisso al cap.io n.ro et  expetamo fra tre di per che li ministri de V.S.I. nce haveno previsto et mandato predicti privilegii: supplicamo actento che questo e lo primo… et dicto figliolo non essere  solito committere ribaldaria alcuna et essere de minore etate et deli principali parentati di questa t.ra et puro nepote de dicto erario se degni V.S.I. per che icqua nce va etiam lo honore.. terra fare gratia ad dicto figliolo de non essere castigato de persona ma admittere per lo crimine preditto ad compositione de quattro docati per essere povero che nce e altra speranza de pagaresi excepto quelli pagare …  poverecta de sua matre con venderonce una sua casecta q.le hab… se potera vendere ad alnum cinq./o/ sei docati et puro li restano … matre due figliole femmine et dui altri mascoli.

Et piu supplicamo se degni ordinare ad lo erario che secondo la dispositione de n.ri privilegii debea pagare dicti n.ri cittadini tanto de le servitia facte alla comitale corte como quelli che farranno reali et personali s.do in li cap.li se comtene reservato li servitii facti in la fabrica dele molina dela conosa q.li sincomo offersimo ne contentamo siano facti senza pagamento non occorrendo alt.o ad V.S.I. in genere et in specie de continuo ne recommandamo et stamo cum desiderio expetando lo adventu in questa terra dela Ill.ma S.ra Comtessa n.ra S.ra.

… contatori haveno numerato in questa t.ra certi habitanti quali se accordano cum baglio non pagando li pagamenti fiscali supp.mo V.S.I. se degni per sua resposta rescrivereni che di… che dicti habitanti numerati ut supra debeano pagare li pagamenti fiscali como pagano li altri cittadini per non pagare noi per ipsi el che seria contra omne justitia et honesta. Roccebernarde die XVIII octobris 1532.

De V.S.Ill.ma humili vassalli et servitori affectionatissimi la un.ta et homini dela Roccabernarda” (A.A.S.Sev. 002A).


Creato il 30 Marzo 2015. Ultima modifica: 3 Aprile 2015.

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