Lavori alle fortificazioni di Lipari dal giugno 1554 al luglio 1555

Lipari (ME).

Dopo tredici mesi di fermo a causa della mancanza di denaro, nel giugno 1554 riprendevano i lavori alla regia fabrica di Lipari. Nel giugno 1554, infatti, lo scrivano di ratione Julio Cesare Bacchino dichiarava che, dal mese di giugno del 1553 fino al maggio 1554, non era stato pagato “a causa che non e corso denari in ditta Regia fabrica dal ditto tempo fra mo”. Lo stesso attestavano l’architetto Jacobo Malerba ed il regio pagatore generale Michel Conill, o Coniglio.

Nel giugno 1554 si attivava la fornitura di calce, che i liparoti Francesco Cocchiara e Francesco Marvito caricavano sulle loro barche a Patti, e vendevano e consegnavano alla regia fabrica di Lipari. La calce e la pietra erano poi prese in consegna dal capomastro Angelo Beneincasa della città di Cava, che poi con i suoi mastri e manipoli, utilizzavano per proseguire la fortificazione della città. Vigilavano sull’opera oltre all’“architettore” Jacobo Mal’herba (Malerba) ed allo scrivano de razione Julio Cesare Bacchino, il pagatore Gio. Antonio d’Ayes, in qualità di deputato del regio pagatore generale Michel Conill, il pagatore Livio Scala, e il munizioniere et soprastante Giovanne Minoso. Sempre in questo mese, per un maggiore controllo sulle spese ed evitare le frodi alla regia corte, era stato assunto un nuovo scrivano, sempre a spese della regia fabrica, che era stato scelto e dipendeva non dalla regia fabrica, ma direttamente dal capitano e commissario della città di Lipari. Infatti, troviamo Peropace, che aveva il compito di tenere un conto “appartato” delle spese e dipendeva direttamente dal capitano e commissario generale della città don Pedro d’Acugna. In seguito, con il cambiare del capitano, cambieranno anche i nomi degli scrivani, infatti, essi saranno sempre scelti dal capitano della città ed da lui dipenderanno.

Durante i mesi di giugno e luglio I lavori procedono alacremente e poi rallentano. Nel mese di agosto su ordine dell’architetto Jacobo Malerba, si compiono alcuni lavori allo “spontone”, o baluardo, detto di San Giovanni. Si acquistano dal mastro Prospero Ferraro di Lipari quattro chiodi grossi e due chiodi “agangio”, che servono “per chiodare travi a tirar lenze”, da Thomasi Vergona di Lipari due travi d’abete, “li quali serveno al’architettore per tirare lenze sopra lo spontone ditto di San Jovanni”, si paga il mastro d’ascia Petro Siciliano “per una giornata a lavorare et inchiodare detti travi per lo tirare dette lenze sopra ditto spontone”, e si compra dal mastro Minico Gipponaro “una marella di spago lo quale serve al’architettore al dessegno sopra ditto”. I lavori allo spontone di San Giovanni proseguiranno e nel gennaio 1555, si acquista dal mastro Paulo Conte di Lipari una “antennola”, che è posta per ordine dell’architetto sopra lo spontone di San Jovanni”. Dal primo di ottobre 1554 a tutto febbraio 1555, cessano le importazioni di calce da Patti e quindi si fermano i lavori alla regia fabrica. La causa è da ricercare soprattutto nel maltempo e nel pericolo turco, che già nel passato aveva reso pericolosa la navigazione.

Nel novembre 1554: “Si son pagati in potere di m.ro Baldassare Blascho et a Jo. minoso duc.ti trenta tre tarì dui et gr. cinque per parte di Santoro melle de Lipari lo quale in tempo del capitan Carlo Basile porto due barcate di calce vendute per ditta R.ia fabrica si come appare per un mandato che dev’essere stato presentato in la R.ia Camera dela Somaria, la quale calce fu salme novanta dui, che monta la ditta summa, et li detti denari si son dati in potere deli sopra ditti a causa che lo ditto Santoro è schiavo di Turchi, et lo magnifico capitan Jo. de Busto ha or.to che si pagano a suoi creditori.”

Con l’anno nuovo, per far fronte al pericolo turco, si cerca di riattivare con urgenza la fornitura di calce, utilizzando tutto il denaro disponibile a tale scopo. Su ordine del capitano Gio. de Busto si invia il soprastante Alvaro de Viana a comprare calce dalle calcare della città di Patti (“Al mag.co Alvaro de Viana soprastante di detta R.ia fabrica duc.ti cento quaranta tre correnti li quali se li sono pagati per ordine et mandato del m.co Capitan Jo. de busto, disse per mandar a far compra de calce dale calcare della città di patti dela quali sene tiene cunto particolare de la consegnatione secondo le barcate che viene in questa città”). Sempre su mandato del capitano Joanne de Busto, si concede un prestito di ducati 128 tari 3 e grana 10 ad Alfonso Gianni alias Fiorentino, in modo che possa comprare una barca per portare la calce da Patti. Il contratto è stipulato dal notaio Giovanni Francesco lo Comito di Lipari e prevede, che il Gianni sconterà il debito sul prezzo della calce, che consegnerà alla regia fabrica entro tutto il mese di settembre 1555. In attesa dell’arrivo della calce i lavori alla regia fabrica si erano interrotti. Essi riprenderanno lentamente nel mese di marzo. Poi da aprile fino a luglio in maniera più massiccia, con l’entrata in attività della nuova barca finanziata di Alfonso Gianni e delle barche dei Liparoti Francesco Marvito, Cola Carnevale e Mariano Caloiero, che di continuo fanno la spola tra Lipari e le calcare di Patti.

Lipari, ME (da parchiarcheologici.regione.sicilia.it).

Struttura amministrativa

Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calabria Ultra et in questa citta di Lipari (giugno 1554 – luglio 1555).

Jacobo Mal’herba architettore (giugno 1553 – luglio 1555) ducati 11 al mese = ducati 286.

Julio Cesare Bacchino scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese dall’8 maggio 1548 (giugno 1553 – luglio 1555) ducati 7 al mese = ducati 182.

Joanne Minoso soprastante in ditta Regia fabrica (giugno 1554 – dicembre 1554; giugno –luglio 1555) ducati 2 tari due e grana 10 al mese = ducati 22 tari 2 e grana 10.

Livio Scala deputato pagator de ditta Regia fabrica (giugno 1554 – ottobre 1554) ducati 6 al mese = ducati 30.

Peropace scrivano sopra ditta Regia fabrica per tener conto appartato di quella per parte lo m.co don pedro d’acugna capitanio et comissario generale in ditta Città (giugno 1554 – luglio 1554) ducati 3 al mese = ducati 6.

Petro Bravo scrivano del m.co capitanio Joanne de Bustos per tener li cunti da sua parte dela detta Regia fabrica (agosto 1554 – dicembre 1554; marzo 1555 – maggio 1555) ducati 3 al mese = ducati 24.

Matteo Tocco deputato pagatore in detta città per il detto Mag.co Michel Coniglio in loco del m.co Livio scala avanti pagatore alle despese si fanno in la Rega fabrica (Novembre 1554 – dicembre 1554) ducati 6 al mese = ducati 12.

Diego Figus deputato pagatore in ditta Regia fabrica (gennaio 1555 – luglio 1555) ducati 6 al mese = ducati 42.

Alvaro de Viana soprastante di detta Regia fabrica (gennaio 1555; marzo 1555 – maggio 1555) ducati 8 tari 1 grana 15.

Joanne Rebaglia sustetuto delo m.co Julio Cesare Bachino de oficio de scrivano de racione del Regno de napoli (giugno 1555 – luglio 1555) ducati 7 al mese = ducati 14.

Juliano Domilane scrivano de lo M.co S.r cap.o Perledes peso de ditta R.ia fabrica (luglio 1555) ducati 3.

Totale ducati 772 tarì 4 grana 5 che rappresentano il 31 % della spesa totale.

Lipari, Me (da archeome.it).

Mastri e manipoli

Capomastro della regia fabbrica di Lipari è Mastro Angelo Beneincasa della città di Cava. Egli è presente a Lipari già dal settembre 1549, e continuerà la sua opera almeno fino di luglio 1555. Ha il compito di pagare i mastri ed i manipoli, che lavorano al suo servizio, e di eseguire i lavori di costruzione. Per questo motivo riceve il denaro occorrente per procedere e far fronte ai salari per mastri e manipoli, che sono ai suoi ordini ed al suo servizio; egli inoltre deve gestire e reperire il materiale. I lavori procedono nei mesi di giugno e luglio 1554, poi rallentano, da settembre a novembre riprendono, poi si fermano a febbraio 1555 per il maltempo. Quindi riprendono in maniera sostenuta fino a luglio.

Denaro consegnato al capomastro per pagare anche i mastri ed i manipoli

Giugno 1554: 91 – 2 – 10

Luglio 1554: 30 – 0 – 0

Agosto 1554: 12 – 0 – 0

Settembre 1554: 0 – 0 – 0

Ottobre 1554: 5 – 0 – 0

Novembre: 1554: 14 – 4 – 2 ½

Dicembre: 1554: 34 – 0 – 0

Gennaio: 1555: 69 – 0 – 0

Febbraio 1555: 0 – 0 – 0

Marzo 1555: 94 – 0 – 0

Aprile 1555: 112 – 2 – 10

Maggio 1555: 29 – 0 – 0

Giugno: 1555: 124 – 2 – 0

Luglio 1555: 45 – 2 – 15

Totale denaro consegnato al capomastro 661 – 3 – 7 ½, in media 47 ducati al mese che rappresentano il 27 % della spesa totale.

Lipari (ME), in evidenza lo spontone San Giovanni (da eoliehouses.it).

La calce

Per poter costruire le fortificazioni si usava la calce proveniente da Patti, città situata sulla sponda siciliana di fronte all’isola di Lipari. Ogni salma di calce portata alla regia fabrica costava quattro tari “dela moneta di Sicilia”, che equivalevano a 36 grana della moneta del regno. Durante il periodo considerato nella città di Patti furono imbarcate e portate a Lipari 2230 salme e tomoli 10 di calce. Gestirono questo commercio solo sei Liparoti: Francesco Malvito, Alfonso Giani, Francesco Cocchiara, Bartolillo Pallese, Cola Carnevale e Mariano Caloiero. I soli Francesco Malvito e Alfonso Gianni fornirono il settanta per cento della calce. La spesa per la calce rappresentò il 20 per cento della spesa totale.

Calce portata da Patti e venduta alla regia fabrica di Lipari

Calce tari 4 la salma (Moneta Sicilia) = Grana 36 la salma (Moneta Regno)/1 salma = 16 tomoli

Giugno 1554: 222

Luglio 1554: 280

Agosto 1554: 150

Settembre 1554: 151 + 6 tomoli

Ottobre 1554: —

Novembre 1554: —

Dicembre 1554: —

Gennaio 1555: —

Febbraio 1555: —

Marzo 1555: 51 + 3 tomoli

Aprile 1555: 460

Maggio 1555: 298

Giugno 1555: 353 + 2 tomoli

Luglio 1555: 264 + 15 tomoli

Totale della calce portata da Patti salme 2230 + tomoli 10.

A queste salme di calce sono da aggiungere quelle, che doveva acquistare per la regia fabrica il soprastante Alvaro de Viana del valore di ducati 143 (circa 397 salme). “Al mag.co Alvaro de Viana soprastante di detta R.ia fabrica duc.ti cento quaranta tre correnti li quali se li sono pagati per ordine et mandato del m.co Capitan Jo. de busto, disse per mandar a far compra de calce dale calcare della città di patti dela quali sene tiene cunto particolare de la consegnatione secondo le barcate che viene in questa città.”

Liparoti fornitori della calce

Francesco Cocchiara (giugno 1554, luglio 1554, agosto 1554, settembre 1554), salme 399 tomoli 14.

Francesco Marvito (Malvito) (giugno 1554, luglio 1554, agosto 1554, settembre 1554, aprile 1555, maggio 1555, giugno 1555, luglio 1555), salme 874 e tomoli 8.

Bartolillo Pallese (marzo 1555), salme 46 e mezzo.

Cola Carnevale (aprile 1555, maggio 1555), salme 199 e tomoli 11.

Mariano Caloero (giugno 1555), salme 86 e tomoli 12.

Alfonso Giani (Jani) (aprile 1555, maggio 1555, giugno 1555, luglio 1555), salme 657 e tomoli 8.

La Sicilia e l’arcipelago delle Eolie nelle carte disegnate dal musulmano Piri Reis nella prima metà del Cinquecento (Walters Art Museum, Baltimore, W658).

Il denaro

Spese in ducati da giugno 1554 a luglio 1555.

Giugno 1554: 490 – 0 – 3 ½

Luglio 1554: 204 – 1 – 9 ½

Agosto 1554: 97 – 4 – 5 ½

Settembre 1554: 94 – 2 – 15

Ottobre 1554: 34 – 2 – 10

Novembre 1554: 77 – 3 – 17 ½

Dicembre 1554: 63 – 2 – 10

Gennaio 1555: 341 – 0 – 15 ½

Febbraio 1555: 0 – 0 – 0

Marzo 1555: 196 – 4 – 16 ½

Aprile 1555: 289 – 3 – 6

Maggio 1555: 153 – 3 – 5

Giugno 1555: 253 – 0 – 10

Luglio 1555: 166 – 1 – 17 ½

Totale della spesa: 2463 – 2 – 1 ½. In media circa 176 ducati al mese.

Il denaro speso dal giugno 1554 al luglio 1555, fu di ducati 2463 tari 2 e grana 1 ½. I versamenti sono concentrati nei mesi di giugno e luglio 1554, nel gennaio 1555, e da marzo a luglio 1555, quando approssimandosi la bella stagione, il pericolo turco era più incombente. La spesa fu così ripartita: spese per stipendi 629 tari 4 grana 5 (27 % ), per fornitura della calce ducati 945 e tari 4 (39 %), per il capo mastro Angelo BeneIncasa della città di Cava per pagare i mastri ed i manipoli, ducati 661 tari 3 e grana 7 ½ (28%), spese allo spontone San Giovanni (6%).

ASN, Dipendenze della Sommaria Serie I, Fabriche e fortificazioni, Fortificazioni di Cotrone (1551 – 1557), Fascio n. 199, f.lo 3, f. 47.

Il documento

Il documento è conservato all’Archivio di Stato di Napoli, Dipendenze della Sommaria Serie I, Fabriche e fortificazioni, Fortificazioni di Cotrone (1551 – 1557), Fascio n. 199, f.lo 3, ff. 47-72.

(f. 47r)

“Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Livio Scala deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Conill alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1547

Adi XXV di Jugno XIIae Ind. 1554.

A Fran.co cocchiara de Lipari per salme cinquanta tre de calce portata da patti con la sua barca consignata et venduta pro questa R.ia fabrica de Lipar à ragione de tarì quattro la salma dela moneta de Sicilia, quali redutti à moneta del Regno sono duc.ti decinovi tarì dui et gr. tre cor. dico d. 19 – 2 – 3.

A Fran.co malvito de Lipari per salme quaranta nove de calce portata da patti con la sua barca consignata et venduta p. la ditta R.ia fabrica alla sop.ditta ragione, quali redutti a moneta del Regno sono duc.ti decesetti tarì quattro et gr. decesetti correnti dico d. 17 – 4 – 17.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore dela ditta R.ia fabrica duc.ti cento quaranta tre cor. li quali sono per sua provisione di mesate tridici che lui havea de havere incominzando dela mesata di Jugno del’anno prossimo passato 1553 per tutto lo presente mese di Jugno 1554 a ragione de duc.ti undeci lo mese dico d. 143.

d. 189 – 2 – 0.

(f. 47v)

A mastro Angelo beneincasa dela cava capo mastro de ditta R.ia fabrica ducati quaranta uno tarì dui et gr. deci cor. li quali seli sono pagati per pagare li m.ri et manipoli che vanno in ditta R.ia fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 41 – 2 – 10.

A Fran.co cocchiara de Lipari per salme sessanta sei de calce portata da patte con la sua barca consignata et venduta per d.ta R.ia fabrica alla ditta ragione ut s. quali redutti a moneta del Regno sono duc.ti vinti quatt.o correnti dico d. 24 – 0 – 0.

A Fran.co Malvito de Lipari per salme cinquanta quattro de calce portata da patte con la sua barca consignata et venduta p. d.ta R.ia fabrica alla med.a ragione quali redutti a moneta del Regno sonno d.ti decinove tarì tre et gr. tre e mezo cor. dico d. 19 – 3 – 3 ½.

A mastro Angelo Beneincasa dela cava capo mastro de ditta R.ia fabrica duc.ti cinquanta correnti, li quali se li sonno pagati per pagare m.ri e manipoli che vanno alla R.ia fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 50 – 0 – 0.

A me Julio Cesare bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a duc.ti ottanta quattro correnti li quali mi son stati pagati per dodeci mesate che io devea havere de mia provisione a ragione de duc.ti sette lo mese che mi fu deputata come off.le ordinario in ditta città di Lipari incominzando dalo mese di Giugno 1553 per tutto lo mese di Maggio 1554 et non mi son stati pagati più presto a causa che non e corso denari in ditta R.ia fabrica dal ditto tempo fra mo dico d. 84 – 0 – 0.

d. 219 – 0 – 13 ½.

(f. 48r)

Al Mag.co Michel Conill regio pagator generale de ditte R.ie fabriche per Jo: ant.io d’Ayres suo pagator deputato avanti in ditta Città di Lipari duc.ti settata dui cor. per sua provisione deli dodeci mesi sop.ti a ragione de ducati sei lo mese deputati come off.le ordinario in ditta Cita dico d. 72 – 0 – 0.

Et più a me Julio Cesare bacchino de off.io de scrivano de ratione ut s.a duc.ti sette cor. per mia provisione del preditto mese de Jugno dico d. 7 – 0 – 0.

Al mag.co Livio Scala deputato pagator de ditta R.ia fabrica ducati sei correnti per sua provisione del preditto mese di Jugno dico d. 6 – 0 – 0.

Al Mag.co Peropace scrivano sopra ditta R.ia fabrica per tener conto appartato di quella per parte lo m.co don pedro d’acugna capit.io et comiss.io generale in ditta Città ducati tre correnti per sua provisione de lo ditto presente mese de jugno dico d. 3 – 0 – 0.

Al Mag.co Jo: minoso monitionero et soprastante in ditta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et grana deci cor. per sua provisione de la presente mesata di Jugno dico d. 2 – 2 – 10.

d. 90 – 2 – 10.

Lo quale sopra ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et general pagatore ut s.a per mano del m.co livio scala pagatore deputato ut s.a consistente in partite tredeci fanno la summa de duc.ti quattro cento novanta et gr. tre e mezo cor. pagati con inter.ne di me preditto Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del ditto M.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente Cedula scritta et sotto scritta di mia propria mano. Data in Città di Lipari die et anno ut s.a

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 48v)

Cedula de pagam.to fatto in la R.ia fabrica dela Città di Lipari de Duc. 490 – 0 – 3 ½

Della mesata de Jugno 1554

(f. 49r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Livio Scala deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Conill alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del dittoR.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1547.

Adi ult.o di Julio XII Jnd. 1554

A m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro de detta R.ia fabrica duc.ti vinticinque li quali se li sono pagati per pagare m.ri et manipoli che vanno ala R.ia fabrica et vanno a suo bon conto dico d. 25 – 0 – 0.

A Fran.co marvito de Lipari per salme cinquanta due de calce portata da patti con la sua barca consignata et venduta per d.ta R.ia fabrica à ragione de tarì quattro la salma dela moneta di Sicilia quali redutti à moneta de Regno sono duc. deciotto tarì quattro et gr. undeci cor. dico d. 18 – 4 – 11.

A fran.co cocchiara de Lipari per salme cinquanta nove de calce portata da patti consignata et venduta per la detta R.ia fabrica ala sopradetta ragione, quali redutti a moneta de Regno sono duc.ti vent’uno tarì dui et gr. cinque cor. dico d. 21 – 2 – 5.

A m.ro Angelo beneincasa dela Cava capomastro di detta R.ia fabrica duc.ti correnti deciotto li quali seli sono pagati per pagare m.ri et manipoli che vanno ala R.ia fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 18 – 0 – 0.

d. 83 – 1 – 16.

(f. 49v)

A Fran.co marvito de Lipari per salme cinquantadui et meza di calce portata da patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala detta raggione, quali redutti à moneta di Regno sono d.ti decinovi et gr. otto cor. dico d. 19 – 0 – 8.

A Fran.co cocchiara de Lipari per salme sessanta tre de calce portata da patti consignata et venduta per la detta R.ia fabrica ut s.a ala detta ragione, quali redutti a moneta de Regno sonno d.ti vintidui tarì quattro et gr. deci et mezo dico d. 22 – 4 – 10 ½.

A m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica d.ti correnti trenta per pagare m.ri et manipoli che vano ala R.ia fabrica et vanno à suo bon cunto dico d. 30 – 0 – 0.

A Franco marvito de Lipari per salme cinquanta tre et meza di calce portata di patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala detta ragione, quali redutti a moneta di regno sono d.ti decinovi tarì dui et gr. cinque dico   d. 19 – 2 – 5.

Al mag.co Jacobo mal’herba architettore de detta R.ia fabrica d.ti undeci cor. per sua provissione dela presente mesata di Juglio dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a duc.ti setti cor. per mia provisione dela presente mesata de Juglio dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Livio scala pagatore deputato ut s.a duc.ti sei cor. per sua provisione del presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

A Pero pace scrivano per tenere li cunti de detta R.ia fabrica per parte lo m.co capitaneo don pedro d’acugna comiss.o generale de detta R.ia fabrica duc.ti tre cor. per sua provisione dela presente mesata dico d. 3 – 0 – 0.

d.ti 118 – 2 – 3 ½.

(f. 50r)

Al m.co Jo. minoso monitionero et soprastante de detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione dela presente mesata dico d. 2 – 2 – 10.

Lo qual sopra ditto pagamento fatto per lo ditto m.co Michel conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del m.co Livio scala pagatore deputato ut s.a consistente in partite tridici fanno la suma de duc.ti duicento et quattro tarì uno et gr. novi et mezo cor. pagati con inter.ne di me p.to Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione ut s.a et per cautela del ditto m.co Michel connil et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente cedula scritta di mia ppia mano. Data in la Città de Lipari die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 50v)

Cedula de pagam.to fatto in la R.ia fabrica dela Città di Lipari de Duc. 204 – 1 – 9 ½ della mesata di Juglio 1554.

(f. 51r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Livio Scala deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Conill alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del dittoR.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1547.

Adi ult.o d’Agosto XII Ind. 1554

A mastro Angelo Beneincasa dela Cava capo mastro di questa R.ia fabrica duc.ti dodeci cor. per pagare m.ri et manipoli che vanno ala fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 12 – 0 – 0.

A Fran.co Cocchiara de Lipari per salme cinquanta nove et meza di calce portata da patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica a raggione de tarì quattro la salma dela moneta di Sicilia, quali redutti a moneta de Regno sono duc.ti vint’uno tarì tre et gr. tre cor. dico d. 21 – 3 – 3.

A Fran.co marvito de Lipari per salme quaranta quattro de calce portata da Patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica alla raggione sopra ditta quali redutti à moneta del Regno sono duc. quindeci tarì quattro et gr. decinovi e mezo dico d. 15 – 4 – 19 ½.

A Fran.co marvito sopra ditto per salme quaranta sette de calce portata et venduta per detta R.ia fabrica ala detta raggione quali redutti à moneta del Regno sono duc. decesetti et gr. novi cor. dico d. 17 – 0 – 9.

A m.ro prospero ferraro di Lipari car.ni tre cor. per quattro chiodi grossi et dui altri chiodi agangio che pesaro r.a dui et mezo a ragione de gr. dodeci lo r.o quali serveno al’architettore per chiodare travi a tirar lenze dico d. 0 – 1 – 10.

d. 67 – 0 – 1 ½

(f. 51v)

A Thomasi vergona de Lipari per dui travi d’abeto, li quali serveno al’architettore per tirare lenze sopra lo spontone ditto di San Jovanni car.ni undeci cor. dico d. 1 – 0 – 10.

A m.ro petro siciliano m.ro d’asce per una giornata a lavorare et inchiodare detti travi per lo tirare dette lenze sopra ditto spontone car.dui et gr. deci dico d. 0 – 1 – 10.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del dittopresente mese di agosto dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino di off.io di scrivano di ratione ut s.a d.ti setti cor. per mia provisione del dittopresente mese dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Livio scala deputato pagatore ut s.a duc.ti sei cor. per sua provisione del ditto presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

Al m.co Jo. minoso monitionero et soprastante in detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione del ditto presente mese dico d. 2 – 2 – 10.

A m.ro minico gipponaro per una marella di spago lo quale serve al’architettore al dessegno sopra ditto grana dui cor. dico d. 0 – 0 – 2.

Al mag.co Petro bravo scrivano del m.co capitanio Jo. de Bustos per tener li cunti da sua parte dela detta R.ia fabrica duc.ti tre cor. per sua provisione del ditto presente mese dico d. 3 – 0 – 0.

d. 30 – 4 – 7.

Lo qual sopra ditto pagamento fatto per lo dittom.co Michel Conill R.io et general pagatore ut s.a per mano del m.co Livio Scala pagatore deputato ut s.a consistente in partite tredeci fanno la summa di duc.ti novanta setti tarì quattro et gr. cinque et mezo.

d. 97 – 4 – 5 ½.

(f. 52r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Livio Scala deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Conill alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del dittoR.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1547.

Adi ult.o di Settembre XIII Ind. 1554

A Fran.co cocchiara de Lipari per salme quaranta quattro e tumula sei di calce portata da patti consignata et venduta per ditta R.ia fabrica a ragione de tarì quattro la salma dela moneta di sicilia, quali redutti a moneta di Regno sono ducati sidici et gr. tridici cor. dico 16 – 0 – 13.

A Fran.co marvito de Lipari per salme cinquanta due de calce portata da patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala sopra detta ragione quali sono ducati deciotto tarì quattro et gr. undeci cor. dico d. 18 – 4 – 11.

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo mastro di questa R.ia fabrica duc.ti deci cor. per pagare m.ri et manipoli che vanno ala fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 10 – 0 – 0.

A Fran.co cocchiara de Lipari per salme cinquanta cinque de calce portata da patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala sopra detta ragione quali sono di moneta corrente duc.ti vinti dico d. 20 – 0 – 0.

d. 65 – 0 – 5.

(f. 52v)

Al m.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del detto presente mese de settembre dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione in detta R.ia fabrica duc.ti sette per mia provisione del detto presente mese dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Livio scala pagatore deputato in detta R.ia fabrica duc.ti sei cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

A Pedro bravo scrivano per tener li cunti da parte del m.co capitan Jo. de Busto de detta R.ia fabrica duc.ti tre cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 3 – 0 – 0.

A Jo. minoso monitionero et soprastante in detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 2 – 2 – 10.

d. 29 – 2 – 10.

lo sopra detto pagamento fatto per lo detto m.co Michel Conill R.io et generale pagatore dele sopra dette R.ie fabriche et per sua absentia per mani del detto m.co Livio Scala, deputato pagatore ut s.a dumma duc.ti novanta quattro tarì dui et gr. quindeci cor. despesi per le cause sopra dette et consisteno in partite n.ro nove pagate con inter.ne di me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione deputato ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in la Città di Lipari die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

d. 94 – 2 – 15.

(f. 53r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Livio Scala deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Conill alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del dittoR.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1547.

Adi ult.o d’ottobre XIII Ind. 1554

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica duc.ti cinque cor. et vanno a suo bon cunto dico d. 5 – 0 – 0.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del ditto presente mese di ottobre dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione in detta R.ia fabrica duc.ti sette per mia provisione del detto presente mese dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Livio scala pagatore deputato in detta R.ia fabrica duc.ti sei cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

A Pedro bravo scrivano per tener li cunti da parte del m.co capitan Jo. de Busto de detta R.ia fabrica duc.ti tre cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 3 – 0 – 0.

A Jo. minoso monitionero et soprastante in detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 2 – 2 – 10.

Duc.ti 34 – 2 – 10.

(f. 53v)

Lo retroscritto pagamento fatto per lo mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore dele sopra dette R.ie fabriche et per sua absentia per mano del detto m.co Livio Scala deputato pagatore ut s.a summa duc.ti trenta quattro tarì dui et grana deci correnti despesi per le cause sopra dette et consisteno in partite n.ro sei pagate con inter.ne di me Julio Cesare Bacchino di off.io di scrivano de ratione depuato ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in la Città di Lipari die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 54r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Matteo Tocco deputato pagatore in d.ta città per il d.to Mag.co Michel Coniglio in loco del m.co Livio scala avanti pagatore alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548.

Adi ult.o di novembre XIII Ind. 1554

Si son pagati in potere di m.ro Baldassare Blascho et a Jo. minoso duc.ti trenta tre tarì dui et gr. cinque per parte di Santoro melle de Lipari lo quale in tempo del capitan Carlo Basile porto due barcate di calce vendute per ditta R.ia fabrica si come appare per un mandato che dev’essere stato presentato in la R.ia Camera dela Somaria, la quale calce fu salme novanta dui, che monta la ditta summa, et li detti denari si son dati in potere deli sopra ditti a causa che lo ditto Santoro è schiavo di Turchi, et lo magnifico capitan Jo. de Busto ha or.to che si pagano a suoi creditori dico d. 33 – 3 – 5.

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica duc.ti deci cor. et vanno a suo bon cunto dico d. 10 – 0 – 0.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del ditto presente mese di novembre dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione in detta R.ia fabrica duc.ti sette per mia provisione del detto presente mese dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Matteo Tocco pagator deputato di detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del ditto presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

Duc.ti 67 – 2 – 5.

(f. 54v)

A Pedro bravo scrivano per tener li cunti da parte del m.co capitan Jo. de Busto de detta R.ia fabrica duc.ti tre cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 3 – 0 – 0.

A Jo. minoso monitionero et soprastante in detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 2 – 2 – 10.

A m.ro Angelo Benenincasa de la cava capo m,astro ut s.a duc.ti quattro tarì quattro et gr. due et mezo a suo bpn conto dico d. 4 – 4 – 2 ½.

Duc. 10 – 1 – 1 ½.

Lo ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Matteo Tocco deputato ut s.a pagator consistente in partite otto fanno la summa di duc.ti settanta setti tarì tre et grana decisetti e mezo pagati con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in la Città di Lipari die et anno ut s.a

Duc. 77 – 3 – 17 ½.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 55r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Matteo Tocco in loco del m.co Livio scala avanti pagatore alle despese si fanno in la R.ia fabrica con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548. di Xbre

Adi ult.o di Xbre XIII Ind. 1554

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo m.ro di detta R.ia fabrica duc.ti trenta quattro correnti li quali per or.ne del mag.co Capitan Jo. de Busto li son stati pagati in tre partite come appare in suo man.to et vanno a suo bon cunto dico d 34 – 0 – 0.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del ditto presente mese di novembre dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione in detta R.ia fabrica duc.ti sette per mia provisione del detto presente mese dico d. 7 – 0 – 0.

Al m.co Matteo Tocco pagator deputato di detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del ditto presente mese dico d. 6 – 0 – 0.

Duc. 58 – 0 – 0.

(f. 55v)

Al m.co Pedro Bravo como scriviano sopra detta R.ia fabrica per parte lo m.co Capitan Jo. de Busto duc.ti tre cor. per sua provisione del presente mese dico d. 3 – 0 – 0.

A Jo. minoso monitionero et soprastante in detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. per sua provisione del detto presente mese dico d. 2 – 2 – 10.

Duc. 63 – 2 – 10.

Lo ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Matteo Tocco deputato ut s.a pagator consistente in partite sei fanno la summa di duc.ti sessanta tre tarì dui et gr. deci con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in Lipari adi ult.o di Xbro 1554 ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 56r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Diego figus deputato pagatore in ditta R.ia fabrica alla despese dela per lo detto Michel Conill alle despese della ditta con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548.

Adi ult.o di Jennaro XIII Ind. 1555

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo m.ro di detta R.ia fabrica duc.ti quaranta quattro correnti li quali se li sono pagati per or.ne et mandato del mag.co Capitan Jo. de Busto et vanno a suo bon cunto del mastro Angelo dico d. 44 – 0 – 0.

Al mag.co Alvaro de Viana soprastante di detta R.ia fabrica duc.ti cento quaranta tre correnti li quali se li sono pagati per ordine et mandato del m.co Capitan Jo. de busto, disse per mandar a far compra de calce dale calcare della città di patti dela quali sene tiene cunto particolare de la consegnatione secondo le barcate che viene in questa città dico d. 143 – 0 – 0.

A m.ro Paulo Conte de Lipari car.ni quattro et grana cinque et mezo per una antennola posta per l’architettore sopra lo spontone di San Jovanni pagata per ordine et mandato del detto m.co Jo. de busto dico d. 0 – 2 – 5 ½.

Ad Alfonso gianni alias fiorentino de Lipari duc.ti cento vinti otto tarì tre et gr. deci cor. li quali se li sono pagati per ordine et mandato del m.co Capitan Jo. de busto per quello comprarse una barca per portare calce per questa R.ia fabrica et s’è obligato scontarla per tutto settembre del presente anno et dato plegeria come appare per contratto fatto per mano di notaro Jovanne

(f. 56v)

francesco lo comito di questa città et se ne tiene cunto particolare dico d. 128 – 3 – 10.

Al m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica ducati vinti cinque li quali per ordine et mandato del mag.co capitan Jo. de busto se li son pagati et vanno a suo bon cunto dico d. 25 – 0 – 0.

Duc.ti 153 – 3 – 10.

Lo ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente in partite cinque pagati per ordine et mandato del m.co Capitan Jo. de busto ut s.a, fanno la summa di duc.ti trecento quarata uno et gr. quindeci et mezo con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in la Città di Lipari die et anno ut s.a.

Duc.ti 341 – 0 – 15 ½.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 57r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Diego figus deputato pagatore in ditta R.ia fabrica alla despese dela per lo detto Michel Conill alle despese della ditta con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548.

Die ult.o di marzo XIII Ind. 1555

A Bartolillo pallese de Lipari duc.ti nove tarì quattro et gr. dui per salme vintisette di calce portata da patti consignata et venduta per questa R.ia fabrica a ragione de tarì quattro la salma dela moneta de sicilia, quali redutti a moneta di Regno dico d. 9 – 4 – 2.

A Bartolillo pallese di Lipari sopra ditto duc.ti otto tarì tre et gr. decinovi et mezo cor. per salme vinti quattro e tumula tre di calce portata da patti consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala ditta ragione quali redutti a moneta di regno dico d. 8 – 3 – 19 ½.

A m.ro Angelo Beneincasa dela cava capo m.ro di detta R.ia fabrica duc.ti correnti novanta quattro per pagare mastri et manipoli che vanno ala R.ia fabrica et vanno a suo bon cunto dico d. 94 – 0 – 0.

Al mag.co Jacobo mal’herba architettore di detta regia fabrica duc.ti tretatre correnti per sua provisione deli mesi di Jennaro, febraro et marzo del presente anno a ragione di duc.ti undeci lo mese dico d. 33 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione deputato in questa città duc.ti vintiuno correnti per li detti tre mesi di jennaro, febraro et marzo a ragione di duc.ti setti lo mese dico d. 21 – 0 – 0.

d. 166 – 3 – 0.

(f. 57v)

Al mag.co Diego Figus pagatore deputato ut s.a ducati deciotto correnti per sua provisione deli tre mesi sopra ditti a ragione di duc.ti sei lo mese dico d. 18 – 0 – 0.

Al mag.co Pedro bravo scrivano sopra ditta R.ia fabrica per tenere li cunti appartati di quella deputato per il mag.co Jo. de busto et confirmato per il mag.co comissario Caldarone duc.ti nove correnti per la sua provisione deli tre mesi sopra detti a ragione de duc.ti tre lo mese dico d. 9 – 0 – 0.

Al mag.co Alvaro de viana soprastate et per monitionero deputato in detta R.ia fabrica duc.ti tre tarì uno et gr. quindeci cor. et sono per sua provisione del tempo ha servito dali decinove di febraro prossimo passato per tutto lo presente mese di marzo a ragione di carlini vinticinque lo mese dico d. 3 – 1 – 15.

d. 30 – 1 – 15.

d. 196 – 4 – 16 ½.

Lo ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente in partite otto pagati et mandati del m.co comissario Caldarone, fanno la summa di duc.ti cento novanta sei tarì quattro et gr. sedici e mezo con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in questa Città die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 58r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Diego figus deputato pagatore in ditta R.ia fabrica alla despese dela per lo detto Michel Conill alle despese della ditta con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548.

Die ultimo d’Ap.le 1555

A Cola carnevale de Lipari duc.ti undeci tarì uno et grana novi correnti per salme trenta uno et tomola uno de calce portata da patti consignata et venduta per questa R.ia fabrica a ragione de tarì quattro la salma dela moneta di sicilia quali redutti a moneta di regno sono d. 11 – 1 – 9.

Ad Alfonso giani de Lipari alias fiorentino ducati otto et grana setti correnti in parte di salme quaranta et tumula tre di calce consignata et venduta per detta R.ia fabrica a ragione di tarì quattro la salma dela moneta di Sicilia et lo restante duc.ti sei et tarì dui et grana quattordici à complimento de ducati quattordici tarì tre et grana uno che monta ditta calce se li descontano per la barca del debito che deve ala regia Corte dico d. 8 – 0 – 7.

A Francesco Marvito de Lipari duc.ti decisetti tarì quattro et gr. quattro per salme quaranta nove et tomola uno de calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica ala sopradetta ragione dico d. 17 – 4 – 4.

A Cola carnevale de Lipari duc.ti tredeci tari tre et grana quattordici correnti per salme trentasetti e tomola otto de calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica ala ditta ragione dico d. 13 – 3 – 14.

d. 50 – 4 – 14.

(f. 58v)

A Fran.co marvito de Lipari duc.ti trenta sei tari uno et grana sidici correnti per salme cento di calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica in dui barcate misurate in una partita ala ditta ragione dico 36 – 1 – 16.

A Cola carnevale de Lipari duc.ti quindeci tari tre et grana otto correnti per salme quaranta tre et tumula dui de calce consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala ditta ragione dico 15 – 3 – 8.

A mastro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di detta regia fabrica duc.ti correnti quaranta tari dui et grana quattro per pagare mastri et manipoli che fan serv.i ala ditta regia fabrica et vano a bon conto del detto m.ro Angelo dico 40 – 2 – 4.

Ad Alfonso giani de Lipari alias fiorentino duc.ti vinti otto tari uno grana undeci e mezo in parte di pagamento de calce salme cento tridici et tomola quattordici consignata et venduta per questa regia fabrica in due barcate misurate in una ala ditta regione et lo restante duc.ti tridici et grana novi et mezo a complimento de duc.ti quaranta uno tari dui et grana uno se scontano alo ditto per la barca del debito che deve ala regia Corte dico     28 – 1 – 11 ½.

A Fran.co marvito de Lipari per salme quaranta cinque e tumula tre de calce consignata et venduta per detta regia fabrica ala ditta ragione duc.ti sidici tari dui et gr. dui e mezo correnti dico 16 – 2 – 2 ½.

A mastro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di detta regia fabrica ut s.a duc.ti settantadui correnti per pagare mastri et manipoli che fan sevitio ala regia fabrica et vano a bon conto di detto mastro Angelo duc.ti 72 – 0 – 0.

209 – 1 – 2.

(f. 59r)

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del ditto presente mese di Ap.le dico d. 11 – 0 – 0

A me Julio Cesare bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a duc.ti setti cor. per mia provisione dela presente mesata de Ap.le dico d. 7 – 0 – 0.

Al mag.co Diego figus pagatore deputato ut s.a de detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del detto mese d’ap.le dico 6 – 0 – 0.

Al mag.co Pedro bravo scrivano sopra detta regia fabrica deputato et poi confirmato per il mag.co Jo. Calderone per tener li cunti appartati di quella da sua parte duc.ti tre correnti per sua provisione del detto mese 3 – 0 – 0.

Al mag.co Alvaro de viana soprastate et per monitionero di detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. et sono per sua provisione del detto mese di aprile dico 2 – 2 – 10.

29 – 2 – 10.

289 – 3 – 6.

Lo sopra ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente in partite n.o quindici pagati et mandati del m.co comissario Caldarone, fanno la summa di duc.ti duicento ottanta novi tarì tre et gr. sei con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in questa Città die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 67r)

Cedula de pag.to fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore delle R.ie fabriche in la provintia de Calab.a Ultra et in questa citta di Lipari et per sua absentia et suo nome per mano del Mag.co Diego figus deputato pagatore in ditta R.ia fabrica alla despese dela per lo detto Michel Conill alle despese della ditta con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione del Regno di Napoli deputato in ditta città alle despese p.te con liberanza del ditto R.io off.io de Scrivania de ratione expedita adi VIII di Maggio 1548.

Adi XXVII di maggio 1555

Alfonso giani di Lipari alias lo fiorentino ducati tridici tari dui cor. in parte de salme cinquanta cinque di calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica a ragione de tari quattro la salma dela moneta di sicilia et lo restante duc.ti sei tari tre a complimento de duc.ti vinti che monta ditta calce se li descontano per il debito dela barca che deve ala regia Corte dico 13 – 2 – 0.

A Cola carnevale de Lipari duc.ti sidici correnti per salme quaranta quattro di calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica ala ditta ragione 16 – 0 – 0.

A Fran.co malvito de Lipari ducati sidici tari uno et gr. dui et mezo correnti per salme quaranta quattro e tomola deci di calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica a la detta ragione dico 16 – 1 – 2 ½.

Ad Alfonso giani de Lipari sopra ditto duc.ti tridici tari tre et gr. undeci correnti in parte de salme cinquanta cinque et tomola quattordici di calce consignata et venduta per questa R.ia fabrica a la ditta ragione et lo restante duc.ti sei e tari quattro correnti a complimento di duc.ti vinti et tari uno et gr. undeci che monta detta calce se le scontano per il debito dela barca che deve ala regia Corte 13 – 3 – 11.

59 – 1 – 13 ½.

(f. 67v)

A Fran.co marvito de Lipari duc.ti deci novi tari quattro et gr. uno e mezo correnti per salme cinquata quattro et tomola otto di calce consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala detta ragione 19 – 4 – 1 ½.

A Cola carnevale de Lipari duc.ti sidici correnti per salme quaranta quattro di calce consignata et venduta per detta R.ia fabrica ala detta ragione 16 – 0 – 0.

A m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica duc.ti vinti novi correnti per pagare m.ri et manipoli che fa servitio ala regia fabrica et vano a bon cunto di detto m.ro Angelo dico 29 – 0 – 0.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica duc.ti undeci cor. per sua provisione del ditto presente mese di naggio dico d. 11 – 0 – 0.

A me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano de ratione in detta R.ia fabrica duc.ti sette per mia provisione del detto presente mese di maggio dico d. 7 – 0 – 0.

Al mag.co Diego figus pagatore deputato ut s.a de detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del detto mese di maggio dico 6 – 0 – 0.

Al mag.co Pedro bravo scrivano sopra detta regia fabrica deputato et poi confirmato per il mag.co Jo. Calderone per tener li cunti appartati di quella da sua parte duc.ti tre correnti per sua provisione del detto mese di maggio 3 – 0 – 0.

Al mag.co Alvaro de viana soprastate et per monitionero di detta R.ia fabrica duc.ti dui tarì dui et gr. deci cor. et sono per sua provisione del detto mese di maggio dico 2 – 2 – 10.

153 – 3 – 5.

Lo sopra ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io et generale pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente

(f. 68r)

in partite n.o dodeci pagati et mandati del m.co comissario Caldaron, summa duc.ti cento cinquanta tre tarì tre et gr. cinque correnti con inter.ne de me Julio Cesare Bacchino de off.io de scrivano di ratione ut s.a et per cautela del detto m.co Michel Conill et suo off.le et certitudine de la R.ia Corte ho fatto la presente scritta et sotto scritta di mia pp.ia mano. Data in questa Città die et anno ut s.a.

(Idem q. sup.a Julius Cesar Bacchinus manu p.pia)

(f. 68v)

Cedola del pagam.to fatto in la cita de lipar de d. 153 – 3 – 5 per la mesata de magio.

(f. 69r)

Cedula di pagamento fatto per lo m.co Michel Coniglio R.io pagator di detta Regia fabrica dela cita di Lipari et per absentia et in suo nome per mano delo m.co diego figus deputato pagator in dita R.ia fabrica per lo dito M.co Michel coniglio ale despese de dita cita con intravento di me Joanne rebaglia sustetuto delo m.co Julio Cesare Bachino de oficio de scrivano de racione del Regno de napoli deputato in dita cita alle despese preditta con liberanza del dito R.io oficio de scrivano de racione expedita adi 8 di magio 1548

Adi ultimo di Junio XIII Ind. 1555

A m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di dita R.ia fabrica duc.ti correnti ottanta dui tarini dui per pagare a m.ri et manipoli che fa servitio ala regia fabrica et sono a suo bon cunto dico 82 – 2 – 0.

A Mariano caloero de Lipari ducati quindici tari uno et grana meza e sono per lo precio di salme quaranta una tumula tredice di calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tari 4 la salma de la moneta di sicilia reduti moneta di Regno 15 – 1 – ½.

A Alfonso Jani alias forentino de Lipari ducati dudece tari dui grane dui a complimento di ducati decenove e grane dui per lo precio di salme cinquanta dui e tumuli cinco di calce portata da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tari 4 la salma dela moneta di sicilia facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dela barca dico 12 – 2 – 2.

A Alfonso Jani alias forentino de Lipari ducati undice tari quattro grana dui a complimento di ducati decedotto tari dui grana dui per lo precio de salme cinquanta et tumuli undice di calce portata da pati consignata et venduta a chesta regia fabrica a tari 4 la salma dela moneta di sicilia facendoli boni ducati sei tari tre per lo precio dela barca dico 11 – 4 – 2.

(f. 69v)

A m.ro Angello beneincasa dela cava capo mastro di detta R.ia fabrica duc.ti correnti quaranta dui per pagare a m.ri et manipoli che van a ditta regia fabrica et sono a suo bon cunto dico 42 – 0 – 0.

A Mariano caloero de Lipari ducati sedeci tari quattro et grana dece e meza per lo precio de salme quaranta cinco tumola quindece de calce portata da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tari 4 la salma de la moneta di sicilia redutta moneta di Regno 16 – 4 – 10.

A Alfonso Jani alias forentino de Lipari ducati quatordece tari quattro chindece a complimento de ducati vinti uno tari dui et grana chindece per lo precio de salme cinquanta nove et tumuli quatro di calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tari 4 la salma dela moneta de sicilia facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dela barca dico 14 – 4 – 15.

A Fran.co malvito de Lipari ducati decesette tari dui grana dece per lo precio de salme quaranta otto tumuli dui de calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tarri 4 la salma de la moneta de sicilia reduti a moneta de regno dico 17 – 2 – 10.

103 – 0 – 17.

A Alfonso jani alias forentino de Lipari ducati tredice tari dui et sono a complimento di ducati vinti per lo precio di salme cinquanta cinco di calce porto da pati venduta a chesta R.ia fabrica facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dila barca dico 13 – 2 – 0.

(f. 70r)

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica. per sua provisione del ditto presente mese di gungo dico d. 11 – 0 – 0.

A me Joanne rebaglia ducati sete per la provisione delo m.co Julio cesare Bacchino de oficio de scrivano de racione dico 7 – 0 – 0.

Al mag.co Diego figus pagatore deputato ut s.a de detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del detto mese dico 6 – 0 – 0.

Al Mag.co Joanne minoso soprastante in ditta R.ia fabrica per sua provisione deto mese dico d. 2 – 2 – 10.

253 –0 – 10.

Lo sopra ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Conill R.io pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente in partite tredici pagati per contrati publici per nonesere comissario di detta R.ia fabrica et commandati dalo M.co S.r Joanne Vasches comesario di questa R.ia fabrica sumano ducati ducento cinquanta tre grana dece con intravento di me joanne rebaglia sustetuto ut supra delo m.co Julio Cesare Bacchino de officio de scrivano de racione supraditto et per cautela dela R.ia Corte et del detto michele conniglio o fatto la presente per mano pp.ia et sotoscrita.

Jo Joanne rebaglia scrisi et suscrisi la presente mano propria adi et mese supra.

(f. 70v)

Cedola de pagamento fatto in la cità de lipari de docati 253 – 0 – 10. La mesata de jugno 1555.

(f. 71r)

Cedula di pagamento fatto per lo m.co Michel Coniglio R.io pagator di detta Regia fabrica dela cita di Lipari et per absentia et in suo nome per mano delo m.co diego figus deputato pagator in dita R.ia fabrica per lo dito M.co Michel coniglio ale despese de dita cita con intravencione di me Joanne rebaglia sustetuto delo m.co Julio Cesare Bachino de oficio de scrivano de racione del Regno de napoli deputato in dita cita alle despese preditta con liberanza del dito R.io oficio de scrivano de racione expedita adi 8 di magio 1548.

Adi ultimo di Julio 1555 XIII Ind.

A Fran.co malvito de Lipari ducati corenti quatordice tari tre grana decesette per lo precio de salme 40 tumuli 10 de calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tarri 4 la salma de la moneta de sicilia reduti a moneta de regno dico 14 – 3 – 1.

A m.ro Angelo beneincasa dela cava capo mastro di dita R.ia fabrica duc.ti correnti quaranta cinco tari dui grana chindici per pagare a m.ri et manipoli che fa servitio ala regia fabrica et sono a suo bon cunto 45 – 2 – 15.

A Alfonso jani alias forentino de Lipari ducati tredice tari dui grana quatro e meza a complimento di ducati vinti e grana quatro e meza per lo precio di salme cinquanta cinco tumula 2 di calce porto da pati venduta a chesta R.ia fabrica facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dila barca dico 13 – 2 – 4 ½.

73 – 3 – 17.

(f. 71v)

A Fran.co malvito de Lipari ducati decesette tari dui grana tredece per lo precio de salme quaranta otto tumula tre de calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tarri 4 la salma de la moneta de sicilia reduti a moneta de regno dico 17 – 2 – 13.

A Alfonso jani alias forentino de Lipari ducati tredice tari dui et grana undeci e meza a complimento di ducati vinti grana undeci e mezai per lo precio di salme cinquanta cinco tumula 5 di calce porto da pati venduta a chesta R.ia fabrica facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dila barca dico 13 – 2 – 11 ½.

A Fran.co malvito de Lipari ducati quindeci grana sette per lo precio de salme 41 tumula 7 de calce porto da pati consignata et venduta a chesta R.ia fabrica a tarri 4 la salma dico 15 – 0 – 7.

A Alfonso Jani alias forentino de Lipari ducati sedice tari quattro et grana dece nove a complimento di ducati vinti tre tari dui grana decenove per lo precio di salme 64 tumula 14 di calce porto da pati venduta a chesta R.ia fabrica facendoli boni ducati sey tari tre per lo precio dila barca dico 16 – 4 – 19.

Al Mag.co Jacobo Mal’herba architettore di detta R.ia fabrica. per sua provisione del ditto presente mese di Julio dico d. 11 – 0 – 0.

A me Joanne rebaglia ducati sete per la provisione delo m.co Julio cesare Bacchino de oficio de scrivano de racione dico 7 – 0 – 0.

(f. 72r)

Al mag.co Diego figus pagatore deputato ut s.a de detta R.ia fabrica duc.ti sei per sua provisione del detto mese di julio 1555 dico 6 – 0 – 0.

Al Mag.co Joanne minoso soprastante in ditta R.ia fabrica per sua provisione deto mese dico d. 2 – 2 – 10.

A lo M.co Juliano domilane ducati tre per sua provisione de dito mese di Julio come scrivano de lo M.co S.r cap.o Perledes peso de ditta R.ia fabrica 3 – 0 – 0.

11 – 2 – 10.

Lo sopra ditto pagamento fatto per lo Mag.co Michel Coniglio R.io pagatore ut s.a per mano del Mag.co Diego figus deputato ut s.a pagator consistente in partite dodece pagati per mandati delo M.co S.r Joanne Vasches sumano ducati cento sesanta sei tari uno grana dece sette e meza con intravento di me joanne rebaglia sustetuto ut supra delo m.co Julio Cesare Bacchino de officio de scrivano de racione supraditto et per cautela dela R.ia Corte et del detto michele coniglio e suo oficialle o fatto la presente scritura et sotoscritta di mia pp.ia mano die et anno ut s.a.

Jo Joanne rebaglia sustetuto ut s.a mano propria

166 – 1 – 17 ½.


Creato il 8 Agosto 2023. Ultima modifica: 8 Agosto 2023.

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