La Platea dell’Abbazia di San Giovanni in Fiore (1652-54)
Il documento conservato all’Archivio di Stato di Cosenza (ASCS, Corporazioni Religiose, B. 8, Vol. 89.) che costituisce la platea di tutti i beni, diritti e rendite, spettanti all’abbazia di San Giovanni in Fiore, compilata durante il periodo 1652-1654, è una copia estratta il quattro giugno 1706, dal notaro regio ed apostolico Ignatio Miliotti di Cosenza ed autenticata dal sacerdote Antonio Borrello, notaro apostolico e cancelliere della curia arcivescovile di Cosenza, da una precedente copia estratta l’otto giugno 1689, in San Giovanni in Fiore.
Allo scopo di fornire un valido riscontro, per la sua compilazione fu utilizzata la precedente platea (detta “vecchia”, “antiqua” o “decennia”) fatta compilare nel 1576 dal cardinale D. Giulio Antonio Santoro arcivescovo di Santa Severina e commendatario dell’abbazia di San Giovanni in Fiore, che attualmente si conserva all’Archivio di Stato di Napoli nel fondo Ordine Costantiniano.
Il documento pur contenendo grossolani e numerosissimi errori che alterano sensibilmente l’onomastica e la toponomastica riportata, costituisce una testimonianza importante per la conoscenza dell’abbazia e dei luoghi dove si trovavano i suoi possedimenti, che oltre alla Sila, si estendevano nei territori di Cerenzia, Caccuri, Rocca di Neto, Strongoli, Santa Severina, Roccabernarda, San Mauro, Cutro, San Giovanni Monaco ed altri.
(f. 2)
PLATEA
Della
Abbadia di Santo
Gioanni in Fiore
Fatta
L’Anno 1652
(f. 3)
PLATEA
dell’anno 1652
L’Abbatia di S. Gio: in fiore nella Provincia di Calabria Citra / Diocese di Cosenza è l’istessa, che nel Cap: Damnamus de Summa / Trinitate, et fide Catholica, vien chiamata florense Monasterium / che fù Instituito dal Beato Abbate Gioacchino, come Capo dell’Ord.e / florense, e da diversi Pontefici, Imperatori, e Rè è Stata adorna / ta di tante grazie, e privilegii, che pare veramente habbiano / fatto à gara in concorrere à favorirla, mentre fino al presente / giorno Si conserva in Archivio quasi pieno di essi, parte de’ quali / Sono ancora in osservanza. Hà una Chiesa dedicata al glorioso / S. Gio Batt(ist)a fabricata già dal predetto Beato Abbate Gioac / chino di Architettura Gotica, e di non mediocre grandezza, seb / bene d’alcuni Archi antichi, e da altre ruine, che vi Sono d’in / torno, appare, che Sia Stato un edificio molto magnifico, e re / spetto ai tempi, et al luogo assai riguardevole, ed ornata di bel / lissime Statue, e molte reliquie, che al presente vi Sono tenu[te] / con molta venerazione.
Have un monastero, ch’è ivi contiguo, dove dimorano da quin / dici Monache dell’Ordine Cisterciense, e per esser da molto tem / po in quà Stato in questo unito il florense instituito già dal B[eato] / Gioacchino in questo monast.o, li quali monaci vivono Sotto l’ / obbedienza del loro Abbate, e con molta osservanza, ed edifi / catione di tutta la Terra, che giornalmente vi concorrono offi / ciano la detta Chiesa, et attendono alle Confessioni de’ Penitenti
(f. 3v)
ed altre Carità temporali, e Spirituali e rendono veramente / riguardevoli ed il luogo, e la Terra Stessa.
Questi Rev.di Monaci hanno la loro mensa Separata dall’altre / entrade dell’Abbate assegnateli dalla felice memoria del / Cardinale Santoro Arcivescovo di S. Severino, et Abbate Com / mendatario di questa Abb.a delli beni Spettanti alla medesi / ma come per Instromento rogato per mano del q.m Notaro mar / cello Santoro di S. Severina à 14. giugno … et accresciuti / poi dalli Successori à Segno che di presente Si ritrovarà haver / da Cinquanta ducati l’anno.
Vi è il Palazzo Abbaziale contiguo à detto monastero consi / stente in una Sala, e quattro Camere, et altrettante Stanze / da basso, quali servono parte per Carcere, e parte per riponere / li grani, e biade della detta Abbazia.
Nella parte Superiore di d.a Chiesa Si è fabricata una Terra / nominata del nome di detta Chiesa di S. Gio: in fiore, quale fù principiata dalla bon: mem: di Salvatore Rota Abbate / e perpetuo Commendatario della detta Abbadia per concessi / one fattali dà Carlo Quinto di felicissima memoria nell’anno / 1530., quale Si conserva nell’Archivio luogo delli Privile / gii n.o 1. l’amministrat.e del Sacramento della detta Terra e / Suo Territorio, Si fà due Cappellani Prete Secolari per de / putati dall’Abbate Commendatario ad nutum, et admovi / bile, come li Stà concesso per Breve Apostolico Spedito à / tempo di d.o Salvatore Rota, che Si conserva in Archivio à / num.o 3. E da questi due Cappellani detto Abb.e è Solito dare
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ogni anno duc.ti 40. per ciascheduno, i quali officiano le messe / ed amministrano li Santi Sacramenti della Chiesa d.a la Ma / trice, sotto l’Invocatione della Madonna delle Grazie, e Se ne / celebra la festa nel giorno della Visitatione.
La predetta Abbazia hà un bellissimo Territorio di Sopra cento / miglia di circuito consistente tutto nella Sila di Cosenza, mà / però fertilissimo, ed abbondante d’ogni Sorte de’ frutti, e biade / e nel tempo dell’estate è frequentato da grandissima quantità / d’animali, Se bene d’Inverno per l’abbondanza delle nevi / Si rende in parte impratticabile.
Il Territorio Sudetto viene descritto nelle concessioni, e privi / legii de’ Sudetti Imperatori, e Rè colli fini descritti nella d.a / Platea nel principio, li quali Si Sono posti anco in questa con / haversene aggiunto, ed intermezzato qualcheduno per mag / gior chiarezza, come hanno giudicato, e dichiarato li Sud.i / huomini periti prattichi del detto Territorio mediante il loro / giuramento, e li Suoi fini sono l’infra(scri)tti cioè. Comincia / dal Vado del fiume di Neto, quale è Sotto il Castello delli Schia / vi, e tira in Sù col fiume di Reyo, e la Strada delli Sici / liani, andando verso mezzo giorno via via, che Si và alla / Terra di Lurica, e dalla Terra andando per la via verso / Sararico, pure tira innanzi via via, e passa per la Cava / detta delli Spagnoli, e fuori alla fiumarella di mellaro di / duo fere allo passo di Pinui cellito, e per la via che Si và allo / melillo cammina pure per la via della Cava, che passa Sopra / la Terra di Campo rotondo, e và à Nicastro, e tira per
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Campo rotondo Sino che arriva al fiume di Sambuco in / Sù, e Sino che arriva al Vado, d’onde principia d.o fiume / quale vado hora communemente Si chiama fontana di / labro, e poi Scende coll’altra fiumarella, che nasce poco / lontano da detta fontana di labro, e và in giù, finche Si / unisce colla fiumarella, che viene da Varvarano, e Siegue / con la detta fiumarella di Varvarano, finche Si unisce col / fiume d.o Ampolino, e discende Secondo và detto fiume / finche Si unisce col fiume di Neto, e Saglie in Sù con l’ / istesso fiume di Neto, finche arriva al termine, che esce / à Borga negra, e passando per detta Borga negra Saglie / per la via vecchia delle Chiave Secondo li fini dell’Ab / bazia detta Sanctorum trium puerorum, e Seguitando la / via per acqua fredda, e per la Stanzata delle fontane[lle] / esce alle d.e Abbate Marco, dove prima era il Territorio / dell’Abbate Marco, Sino alla via che viene della Città di / Cosenza loco detta la Calcara della Staula, e la via / dove ci è un termine, che fere alla Colla dell’Aritara / e poi per la via, che và verso Calamidea, finche Si arriva / alla Colla Sottana della Gradia, e dalla Colla in giù ver / so tramontana Scende alla fiumarella delle sole Cosid.o la / macchia delle fave, e colla fiumarella in giù Sino, che ar / riva al fiume di losa, dov’è la Chiesa di Cravia, e con / il detto fiume in Sù fino che arriva alla macchia di man / dello, e per il Vallone, che verso in Sù esce alla macchia di
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Sappi, e proprio Sotto la macchia di Pelio Rota, e Saglie / per lo Serrale in Sù, esce allo loco detto di macchia di Trono / e per la via và allo Collo di Sarcinella, e per lo Collo in giù Scen / de al fiume di Neto, e per lo fiume viene à frastinito, e da / frastinito in Sù per lo Stesso fiume esce al vado di Neto Sotto / il d.o Castello delli Schiavi, e Si unisce col primo fine nomi / nato di Sopra.
Dentro di questo Territorio vi Sono diverse qualità di Ter / reni, che parte Sono difese da particolari dell’istessa Abbazia, / e parte difese d’altri particolari, e parte communi, vi è / anco una montagna vicino alla Terra Sud.a di S. Gio: come / di ciascheduna Si dirà appresso distintamente.
All’Abbazia predetta appartiene la giurisdizzione delle pri / me Cause Civili, e miste delli Vassalli, ed’altri Commo / ranti in detti Territorii, e l’Abbate Commendatario deputa / il Capit.o, ed à quello aspettano tutti li lucri, ed emolumenti / Secondo il Solito, e consueto della detta Terra.
L’Università della detta Terra di S. Giovanni al presente / viene governata da un Sindico, e due Eletti Cittadini, / li quali Si Sogliono creare alli 28. luglio nel giorno di / S. Giacomo, nel qual giorno Si unisce l’Università à / Sono di Campana con licenza del Capitano, che di quel / tempo esercita la Sud.a giurisdittione, ed il Sindico, ed / eletti antecessori nominano una, ò più persone per l’istessi / ufficii nell’anno da’ venire, e poi dai particolari Cittadini
(f. 5v)
vengono date le loro voci, e quelli, che hanno più voci / Si eliggono per Sindico, ed Eletti, quali poi devono essere / confirmati dall’Abbate Commendatario à Suo legittimo / Procuratore.
Di più è Solito, che la detta Università congregata nel d.o / giorno come di Sopra nominare una, ò più persone per l’ / ufficio di mastro giurato, e poi dal pred.o Abbate Commen / datario, ò Suo Procuratore ne viene eletto, e confirmato / uno delli detti confirmati, e nominati, e questo tale è / m.o Giurato, al quale dal med.o Abbate Si fà la patente / e commissione non Solo di m.o Giurato, mà ancora di / luogotenente del predetto Capitano, e così in absenza / di questo il d.o m.o Giurato, come luogotenente essercita / l’amministratione della giustitia, e nel tempo della / fiera essercita la predetta giurisdittione, come m(ast)ro di / fiera, ancorche vi Sia il Capitanio Secondo l’infrascitto / Capitolo, e conventione fatta colla bon: mem: del detto / Signore Abbate Salvatore Rota.
La medesima Università congregata come di Sopra hà fa / coltà di eliggere un Giudice annuale ad Contractus, con / fare parimente confirmare dall’Abbate Commendatario / come appare dalla Sudetta Platea fatta già dall’anno / 1576. dalla felice memoria del Cardinale Santoro à C.G.
Nel giorno della festività di San Gio: Batt(ist)a, che Si celebra / alli 24. di Giugno Si fà la fiera nella detta Terra, e
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proprio nella Piazza avanti la Chiesa del predetto mo / nastero, la qual comincia dalla mattina della Vigilia / di detto Santo, e finisce la Sera della Sua festa, ed il d.o / M(ast)ro Giurato nella mattina della Vigilia è Solito andare / nel Palazzo dell’Abbate Commendatario, e con idonea pleg / giaria Si fà consignare la bandiera della detta fiera / che Si conserva nel predetto Palazzo, e quella apposta / per il tempo, che dura la fiera nella Piazza della / Terra è obligato riportare nel Palazzo di detto Abbate / e Suo affissatore, il quale nel tempo della fiera hà la / metà di tutti li proventi, e piggioni delle botteghe, che / vi Si fanno Secondo la Conventione facta trà la bon: / mem.a del predetto Abbate Salvatore Rota, ed il m(ast)ro di / fiera nell’anno 1529. quale Si conserva nell’Archivio / al luogo dell’Instrumenti n.o 69.
La giurisdizzione delle prime, e Seconde Cause criminali / e delle Seconde Civili, e miste appartiene all’Ill.mo Sig.r / D. Pompeo Rocci fratello Carnale dell’Ill(ustrissi)mo e R(everendissi)mo mons.r / Berardino Rocci al presente Abbate, e proprio Commenda / tario di quest’Abb.a, e delli Suoi Eredi, e Successori, Secondo / la Somma dell’Instromenti della Compra fattane, e dal / privileggio, e confirmatione ottenuta di S. M. li 11. Ap(ri)le / 1649. essecutoriato in Napoli à 30. luglio 1649., nella quale / ne pigliò il possesso mediante la persona del R(ereverendissi)mo Sig.r Abb.e
(f. 6v)
nella quale ne pigliò il possesso mediante la persona del R(ereverendissi)mo / P. Abbate D. Emanuele Pelusio Sotto il di 17. Giugno 1649. co / me per istromento rogato da not.r Gio Domenico Visciglio delli Don / nici Casale di Cosenza, alli quali ed al presente la detta giu / risdittione viene essercitata da uno istesso Capitano posto / di consenso commune con il d.o Abbate Commendatario, per la buo / na corrispondenza, e parentela, che passa frà di loro.
Ciascheduna Casa della detta Terra paga ogni anno all’Abbate / Commendatario un tarì, che Si chiama il Casalinaggio, il quale / Si Suole assegnare il mese d’Agosto dichiarando, che la Casa / Sottoposta à pagare il detto Casalinaggio S’intende ogni Cam / mera di qualsivoglia capacità, purche non passi trenta / palmi di lunghezza, e passando li detti trenta palmi palmi paga / per due Casalinaggi, e da questo pagamento Sono eccettuate / le pagliarelle Gallinona, che non Sono più larghe di due / palmi di lunghezza, perche così Si è osservato per il passa / to, e Si osserva al presente.
Ogni persona, che Sia Capo di Casa habitante nella med.a / Terra è obligata dare due giornate per Servizio dell’Ab / bate, ò vero pagare un Carlino l’anno con elettione dell’ / Abbate Commendatario, come Si dice nella detta Platea / dell’anno 1576., mà di presente, e da molto tempo in qua non / è Stato, ed è Solito di esiggere il Carlino Solamente.
Item ciascheduna persona Capo di Casa come di Sopra è obligata
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dare al detto Abbate una gallina l’anno, come nella detta / Platea, ma da molto tempo in qua vi è Stato, ed è Solito di / esiggere per Casa un Carlino l’anno, e tanto questo, quanto le / dette giornate Si Sogliono pagare insieme col Casalinaggio nel / mese d’Agosto, e questo della Gallina Sono obligati pagarli / ancora le Vedove, cioè le Cattive, che Siano Capo di Casa, come / Sopra.
Qualsitia persona habitante di d.a Terra, che non habbia / beni, è obligata pagare ogni anno all’Abbate per decima / chiamata da bracciali mezzo tumulo in germano alla mi / sura corrente, che nella Platea vecchia Si chiamava / alla grossa, e questo Sono obligate portarlo fin dentro al / magazzeno dell’Abbate nel mese d’Agosto, e lo paga / no tutti l’huomini habitanti in detta Terra, purche / non Siano in pupillare età, e quelli, che vengono ad ha / bitare di nuovo Sono obligati pagarlo, purche vi vengono / ad habitare nel mese di marzo precedente in giù, che così / Si è Sempre osservato.
Item per ogni bove, che possedono quelli, che habitano nella / predetta Terra di S. Giovanni Sono obligati pagare ogni / anno all’Abbate la decima di un tumulo di grano, e por / tarlo dentro al d.o magazzeno nel mese d’Agosto alla d.a / misura, dichiarando, che Sono obligati à pagare la d.a
(f. 7v)
Decima per qualsia bove, benche Sia Solamente Capo / Comito, come Si osserva anco nell’apprezzo per li fi / scali Regii.
Di più la detta Abb.a esigge ogni anno la Decima delle / pecore, Capre, Agnelli, Capretti, e Cascio da quelle per / sone, che habitano nella detta Terra, qual decima è / tassata in questo modo, cioè per ogni Cento pecore Si paga / Carlini cinque, una pesa di lana, ed una pezza di Cascio, / ò vero Carlini diece in tutto ad elettione dell’Abbate / per ogni mandra di Capre cinque Capretti, ò dodici pez / ze di Cascio, ò vero Carlini ventisette in tutto ad elezz.e / come Sopra, dichiarando che una mandria S’intende / essere da cinquecento Capre al più, che così Sempre Si / è osservato per il passato.
La predetta Abb.a, che hà il Jus di esiggere, ed ogni anno / esigge il Jovatico, il quale è di trè mezzanelle, che alla / misura corrente viene ad essere un tumulo, e trè quarti / di germano alla grossa per ciascheduno paro de bovi, che / arano dentro il Sud.o Territorio tanto de Cittadini, quanto / de forastieri, che Sono obligati portarlo dentro il Sud.o ma / gazzeno, e quelli, che non lo portano, Sono obligati pa / garlo alla migliore voce, ch’è come nella piazza, e Ca / sali di Cosenza, ò dare il germano ad elettione dell’Ab
(f. 8)
bate, il quale per trovar la giusta quantità di detti Dona / tivi, è Solito mandare una, ò più persone il mese di maggio / per tutti li Territorii, ad effetto d’allistare, ed annotare tutte / le para de bovi, che lavorano dentro di essi, e fanno le maesi / ed anche nel mese d’Agosto Suol rimandare à riconoscere / li Juvatici alli Stati l’anno precedente, e quelli, che Si tro / vino haver cominciato à pesare, e non hanno pagato il detto / Juvatico, Sono obligati à pagare al m.o Giurato, e Compagni / ò altri, che và à riscuoterli il pedatico Secondo il Solito della / Terra; Dichiarando, che tutti quelli, che hanno parecchii bovi Se lavorano dentro il detto Territorio Sono obligati à / pagare il detto Juvatico, eccettuati quelli, che non lavorano / in altro luogo, che alla montagna, dove Si paga il mezzo / terraggio, ed alla difesa dell’Abbate, ed in alcune altre di / fese de particolari, che pagano il Censo ogni anno in germa / no all’Abb.a.
Per il mezzo della detta Terra vi passa una fiumarella detta / l’Anguaro, che Si piglia dal fiume di Garga dal luogo detto / l’inclinato di Garga, e d’un’altra parte Se ne piglia dall’ / acqua, che viene dal Vallone, l’Asino, quale Serve per ma / cinare tre moline, ed il Panettiere, che Stanno dentro / della detta Terra, il quale è Solito accommodarsi da uno, / che ci tengono li molinari continuamente, mà quando nci
(f. 8v)
fosse guastamento notabile, e grande, ò che Si giacesse è obli / gata l’Università, la quale à tempo d’estate Si Suol Servire / della detta acqua per adacquare gl’Orti in due giorni della Setti / mana, cioè il giorno di Domenica, ed il mercordi.
Vi Sono trè molini à grano, ed un Pannattiero, li quali, cioè li / molini, Stanno affissati à maria Antonio lo Petrone, ed altri, / per tumola quattrocento cinquanta di germano, e tomola / cento di grano bianco l’anno, ed il Pannattiero per ducati / trentacinque l’anno à Gio Domenico Sellano, e l’Uni(versi)tà / e obligata à portare tutte le mole necessarie per Servizio / di detta molina dal luogo, dove Si fanno à Spesa dell’Abb.e / che è obligato ancora di fare le Cuspe di tavole, Saiette / canalare, ed accommodare la fabrica del molino, e l’ / altre cose Sono obligati à farle li medesimi molinari.
Vi è anco la Taverna, la quale l’Abbate la Suole affittare / per ducati Settata cinque l’anno, come al presente la tiene / Pietro Guzzo, ed il Tavernaro hà facoltà di poter vendere / à grosso, ed à minuto tutte le Sorti di robbe comestibili, ed / alloggiare li forastieri, e li Cittadini non possono alloggiare / forastieri, che ne Siano da loro pagati, ne possono vende / re à detti forastieri vino comprato di fuora della Terra, / e l’oglio non possano vendere à tornizato nè à Cittadini / ne à forastiero, del resto non possano vendere di quelli Solamente
(f. 9)
che si ritrovano nella detta Taverna, mà li venda il / Tavernaro colla Assisa dell’Università con vendere il vino / un tornese di più di quello, che lo vendono gl’altri Cittadini / del vino forastiere.
Le Gianche dove Si fà il macello Sogliono pagare ogn’anno / all’Abbate ducati dodici.
La medesima Abb.a Suole affittare la Mastrod’attia della Cor / te di detta Terra delle Cause, però Spettanti alla Sua giu / risdittione, perche quelle delle prime Cause Criminali, e / Seconde Civili, e miste, appartiene al Barone in crimina / libus, e detta mastrod’attia al presente Stà affittata tut / ta unitamente à Vincenzo di Crignano per duc.ti 60. l’anno.
Li Stabili Suole ancora affittare la Dohana, à quale Si / paga dalli forastieri, che vengono in questa Terra, e Terri / torio ad accompagnare, e vendere grano, ed ogni altra / Sorte di robbe di Doh.a, che per il giorno il grano Si Suole / esiggere un grano per tumulo, e per altre robbe à ragio / ne di grana diecidotto ad adh.a.
Affitta ancora le pene, che Si Sogliono esiggere da quelli / alli quali Sono incusate le Cautele, ed obligazioni liquide, / quali pene importano tumula Sette per uno, e quella / adoha è pena con il porto per il portello delli forastieri, Si Suo / le affittare per ducati trenta l’anno, come al presente li tiene / affittate francesco Bossaio.
Per battere, ed accommodare i panni del d.o panattiero Si Suole pa
(f. 9v)
gare un tornese per ogni due braccia di panno, ed alli detti / molini Si pagano due minelle per tumolo ed ogni tumolo / contiene trentadue minelle.
L’Abbate, che hà il Jus della bagliva per tutto il Suo Ter / ritorio Soprad.o, e Si Suole affittare ducati Cento Settanta / l’anno, come al presente Si trova affittata al Sig.r Vincenzo / dipignano, e come è Stata ancora affittata da molti anni / addietro.
Tutti gl’animali, e bestiame, che comprano le dette fese, / e vogliono venire à pascere il Sud.o Territorio, Se Sono fora / stieri, Sono obligati à fidare, altrimenti eo ipso, che entra / in detto Territorio il Baglivo le può Catturare, e farli pa / gare la fida, come Si dirà appresso, e di più la diffida / che S’intende il doppio di quello, che importarebbe la fida / Secondo la qualità d’animali, Se Sono bestiami di per / sone di S. Gio, ò vero di Cosenza, e Suoi Casali non Si possono / astringere à fidare, mà Se con detti animali fanno qual / che danno, in quel caso Sono obligati à pagare la fida, / e diffida alla ragione al baglivo oltre il danno, che Si / deve alla parte. E gl’animali fidati come Sopra possono / pascolare oltre le difese, che comprano ancora per tutti li / Communi dell’Abb.a per la detta fida Si paga come e / spresso cioè per li Cittadini, e gente di Cosenza, e Suoi Casali / per ogni Centinaio di pecore, e Capre Carlini cinque per ogni / bacca grana due, e mezzo, per ogni bove grana Cinque, e
(f. 10)
la diffida il doppio per ogni giomenta mezzo Carlino, per ogni / porco grana uno.
Li forastieri per li loro bestiami Sono obligati à pagare / dell’infra(scri)tto modo cioè.
Per ogni Centinaio di pecore, e Capre carlini dieci.
Per ogni Vaccha grana dieci.
Per ogni Bove grana dieci.
Per ogni Giumenta, e Cavallo un Carlino.
Per la diffida Si paga il doppio.
Item la detta Bagliva da qualsivoglia Sorte di man / dra di pecore, ò Capre tanto de Cittadini di Cosenza, e Suoi / Casali, quanto da forastieri esigge trè pezze di Cascio l’anno / per Setto.
Item per ogni Setto di forno di pece greca bianca il detto ba / glivo esigge ducati diecisette ò diecidotto l’anno tanto da / forastieri, quanto da Cittadini di San Giovanni, e da Casali / e per ogni Setto di forno di pece negra Si esigge ad ognuno du / cati nove, ò dieci tanto da forastieri, quanto da Cittadini / come Sopra, ed in quanto S’intende compresa ancora la / fida della gaccia, ò accetta per Servizio di detti forni.
Item da tutti quelli, che fanno vischio nel Territorio dell’ / Abb.a un Carlino, ed un rotolo di vischio, mà di presente / di questi non ve ne Sono.
E per ogni Setto ò di forno di aramile ò Canali è Solito pa / garsi à detto baglivo Carlini Cinque.
(f. 10v)
Tutti quelli, che vengono à far deda dentro detto Territorio So / no obligati à fidare, e Sogliono pagare Carlini Cinque per / ciascheduno, eccettuati li Cittadini di S. Giovanni, li Casali / li quali non fidano.
Item tutte le Sorti di tavole, che Stanno dentro il sud.o / Territorio, ò vero che vogliono tagliare dentro di esso Sono / obligati à fidare, e Sogliono pagare ducati dieci l’anno / per ciascheduno, Se bene ve ne Sono, che pagano ancora / più, come la Serra detta di Cacurri, che paga ducati / diecisette.
E di più alla detta bagliva appartiene l’erba di Saglio / delle Colture di Garga, il quale baglivo Si Suole accom / modare colli massari, che lavorano le dette colture, mà / quando Garga Si vende ad herbaggio, la detta herba di / Saglio và tutta con la detta vendita, eccettuato So / lamente il prato della pira, il quale ogni anno appar / tiene à d.o baglivo.
Io Vincenzo dipignano hò disposto quanto di Sopra.
L’Abb.a Sudetta di San Giovanni dentro al prescritto Terri / torio possiede quattro difese Sue particolari, che Sono / la difesa detta del Convento Buonoligno, Garga, e Cam / po di manna, le quali Si Sogliono Seminare, e vendere / ad herbaggio, e ghianda come Siegue.
Della Difesa detta del Convento
Questa difesa, che Stà vicino la Terra di San Giovanni
(f. 11)
comincia dalla Terra in giù con il Vallone d’Auretta / finche Stende al Vallone d’Altino, e con il detto Vallone / d’Altino Sciende, finche arriva al fiume d’Albo.
E con il detto fiume Scende al fiume di Neto, e da Neto in / Sù arriva al Vallone, che Scende dalla Terra, e per il d.o / Vallone fere per l’Acquaro Sudetto, e con esso tira Sino / al detto luogo, dove comincia il Vallone d’Arianella.
Questa difesa è Solito ogni trè anni lavorarsi à massaria / che l’anno Seguente Si vende ad herba, et il terzo Si rom / pe di nuovo à maese, non Se ne cava frutto alcuno, qu(a)ndo / Si fà à massaria è Solito distribuirsi dall’Abbate Com / mendatario alli massari della Terra terzo per terzo con / forme Stà divisa per diversi terzi chiamati Semigali / Carlo magno Vavarezza, manco piano Cignale longo, / e macchia di C(L)upo è Solito affittarsi per il d.o anno, / che Si fà à massaria per tomola duecento venti sette / di Germano alla misura grossa portarli dentro il ma / gazzeno quando è Stato affittato questo presente anno 1652.
E dopo la raccolta è Solito l’Abb.e vendere la spica / ad herba Sino che Si Serra la detta difesa l’anno Seguente / e per quel ch’è Solito venderli venticinque, e trenta ducati, / e l’anno presente Si è venduta l’herba à Carlo Russo / per ducati tredici, e la Spica alli eredi di Andrea Ser / ravalli di mangoni per ducati diecisette.
(f. 11v)
Nell’istesso anno è Solito vendersi ad herba una parte della / detta difesa detta il prato di Sanizale, quale non Si fa / à massaria, ed è Solito vendersi Sei, ò Sette ducati l’anno.
Quando la detta difesa Si vende ad herba, Si Suole vendere / per prezzo di ducati Settanta compresa l’herba del prato / detta il Semisale anticamente. Perche in detta difesa vi / era molta quantità di alberi di quercie, e Carigli, Si / Soleva vendere la ghianda, quando ve n’era, e però Si / esigeva anco il carnaggio di un porco di quelli, che vi s / tavano, mà adesso per essere mancati detti alberi rare / volte vi è ghianda, e così di rado anco si vende.
Vi sono ancora molte piante di Castagne vicino alla terra / le quali Si Sogliono vendere dall’Abbate ogni anno die / cisette, ò diecidotto ducati, come Sono State vendute l’ / anno passato 1651. per ducati diecidotto.
Della Difesa detta Buonolegno
Da una parte Stà contigua alla detta difesa del Convento / e Comincia dal Capo del Vallone della ou(re)tta, dove unisce / coll’acquaro loco detto la Colle del mercante, e tira in giù / per il detto vallone, finche arriva al Vallone d’Attino, e / e Vallone, Vallone in giù Sino al fiume d’Arbo, e d’Arbo / tira in Sù Sino alla fiumara di Garga, dove comincia / l’acquaro della Terra, e l’acquaro acquaro ritorna Sino / al detto luogo detto la Colla del mercante, e fere dove
(f. 12)
principia il Vallone dell’Au(re)tta, ed in questa difesa vi / Sono comprese due colture, una detta dell’Aur(e)tta, e l’altra / della Culturella, le quali nella Platea precedente Stanno / poste distintamente, e da parte, mà perchè di presente / Si Sogliono coltivare, ed affittare tutte insieme in uno / poste unitamente.
Questa difesa è Solito lavorarsi à massaria ogni trè anni / e vendersi ad herba, come Si è detto dalla detta difesa / del Convento, e il Terzo anno, che Si fà à maiese, non Se / ne Cava cosa alcuna, Se non vi fusse della ghianda, che / quando Carica Sempre appartiene, e Se la vende l’Abb.e / è parimente divisa à diversi terzi nominati la Scala / d’Astino Linzana, e macchia delle Castagne, l’Astrone / l’inclinata d’Artino li Crotoni la detta Cuturella, ed’ / Aureto, li quali terzi l’Abbate li distribuisce à Cittadini / di San Giovanni, li quali Sogliono lavorarla per il / prezzo, ed affitto conveniente, ed è Solito affittarsi in / tutto la detta difesa tumula trecento, e Sette alla / misura grossa portato dentro il magazzeno, come è / Stata affittata l’anno passato 1651. à diversi massari / e quando Si vende, è Stata venduta questo presente anno / 1652. ad Andrea Scarsello.
La Spica della detta difesa Si Suol vendere Sincome la / Spica della Sopradetta difesa del Convento, e per l’istesso / prezzo più, ò meno.
(f. 12v)
Item nelle due difese Si eligge il passaggio, cioè per ogni / mandra di Vacche, che vi passa Carlini cinque per ogni / morra di porci, uno per ogni morra di pecore, una pecora / e questo dalli forastieri.
Della Difesa detta Garga
Questa difesa comincia dalla via publica, che và al passo / del fiume Garga, e poi confina con il terreno di Gio Dome / nico Pecore e ….. per la Catena grande in giù / ed esce alle case di marco mello al presente posseduti da / Andrea Oliviero, e tira per lo prato delle pera, e passa / il fiume di Garga, e prende la Cuttura di marcarello / Sattano, e Saglie per la Strada, che esce alla Serra di / Gaio, e và alla Stradalati di marc’Antonio Nicoletti / e per il termine fere allo lano vecchio per il Cavone / in Sù, e Siegue lo termine Sotto le Case di matteo Rosa / al presente possedute da Gio Domenico Pecora, e per / il detto termine ascende all’istessa fiumara di Garga / e la fiumara in Sù esce la Scala di Casciano, e per la / detta fiumara in Sù passa il fiume verso mezzo gior / no, e Siegue lo termine termine, e fere Sopra lo pi / no di Garga, che Stà vicino la Strada, ch’era il / passo del fiume di Garga, d’onde S’è incominciata / questa difesa per la maggior parte, e circondata di / un termine, che Si conosce notabilmente.
(f. 13)
E divisa l’istessa difesa di Garga in più Colture, cioè / la Coltura grande Valle imp.ne manciana maccarello Sottano / Pantano, Filiulli, Carrala, ò vero Benacchia S. Barbara / di D. Giacomo Primacchiata, Fabrica, Picolelli, monaci / Scorciata, mancarello, Soprano, Cepira, e prati.
La Coltura grande Stà confinata al fiume Garga dalla / parte inferiore, e con il Terreno di Gio Domenico Pecora / dalla parte Superiore, e con il termine, che và alle Case / di marco mello, quale è Solita affittarsi tumola ottanta / fù affittata di Germano l’anno, Se Sebene l’anno / passato fu affittata Solamente Sessanta, perche l’ / Affittatore volse gratificare il Sig.r Giuseppe mancini / che l’hà havuta ottanta dico 80.
La Coltura detto Valle confina al fiume di Garga, e colla / via publica che và alli Casali, e colla Coltura dell’Imp.re / che Si Suole affittare tomola trentotto, come fù affittata / l’anno passato à Bartolo Tancreda dico 38.
La Cultura dell’Imp.re confina colla detta via publica, con / il detto fiume, e colla Sopradetta Cultura di Valle, che Si / voleva affittare ventisette tomola di germano, come fù / affittata l’anno passato à Francesco d’Ipolito 27.
La Coltura di manicolla confina colla detta Strada, che / và alli Casali, e colla Strada, che và al Vallone delle Case / e con il detto fiume, che Si Suole affittare tomola qua
(f. 13v)
rantadue, come fù affittata l’anno passato à Bartolo Tan / credi dico 42.
La Coltura di mancarello Sottano confina colla via publica / che và alli Casali con il fiume, e con la Cultura dell’Imp.e / Si Suole affittare tumula trentacinque, come fù affittata / l’anno passato à Gicomo marra dico 35.
La Cultura di Pontano Rotondo confina con il d.o fiume, e / colla Coltura delli Piccolilli, quale Si Suole affittare to / mola ventidue, com’è Stata affittata l’anno passato / à Carlo Antonio morra dico 22.
La coltura delli felicetti S’include nella detta Cultura di / pantano Rotondo Si affitta insieme con essa.
La Coltura detta Carrata, ò vero Penacchia confina / colla via publica, e colla coltura di Santa Barbara / e Si Suole affittare tomola ventidue, com’è Stata / affittata l’anno passato à Bartolo Augetti dico 22.
La Coltura di Santa Barbara confina colla via publi / ca, che và alli Casali con il detto fiume, e colla Col / tura delli monaci, quale Si Suole affittare per tomola / trentatrè, com’è Stata affittata l’anno passato à / Palmo Curcio di Pedace dico 33.
La Coltura detta D. Giacomo confina al detto fiume colla / Coltura detta Scorata, quale Si Suole affittare tomola / quattordici, come è Stata affittata l’anno passato
(f. 14)
à Gio Domenico Pecorolico dico 14.
La Coltura delli Pianachetti confina con il d.o fiume, e colla / Coltura delle manciate, e colla Coltura della Scorciata / quale è Solita affittarsi tomola ventidue, com’è Stata / affittata l’anno passato à Leonardo Vinca dico 22.
La Coltura della fabrica confina colla via publica delli / Casali, e con la Coltura di mancarello Soprano Solita / ad affittarsi tomola venticinque, com’è Stata affittata / l’anno passato à Vincenzo Languinia dico 25.
La Coltura delli Piccolilli confina con detto fiume colla / Coltura dello Rotundo, e colla coltura delli piccolilli / quale è Solita affittarsi tomola venticinque, com’è / Stata affittata l’anno passato à Lorenzo Pelusio 25.
La Coltura di mancarello Soprano confina colla via / publica grande, che và alli Casali colla Coltura della / fabrica, e con le Terre di marco molla, da piè di che / è Solito affittarsi tomola trentatrè, com’è Stata / affittata l’anno passato à michele Angelo Scafo / glio dico 33.
La Coltura nominata della Pira confina con la macchia / e con lo Terreno di marco mollo, e con il detto fiume Gar / ga, la quale è Solita affittarsi, che và con la bagliva / e resta à prato di taglio à beneficio del Baglivo.
Dentro la detta difesa vi Sono molti prati di taglio, che
(f. 14v)
Dentro la detta difesa vi Sono molti prati di taglio, che sono / contigui con il detto fiume di Garga, li quali prati apparten / gono parimente al Baglivo, e quell’herba, che non Si può / tagliare, resta per li bovi, che coltivano le Sud.e colture / li Padroni de’ quali convengono con il d.o baglivo.
Quando la detta difesa Si fà à massaria Si Suol fare ancora / la Coltura detta Stradolati, la quale confina alla via / publica Sopra, e Sotto il vallone d.o Stradolati, e tira con / lo Vallone in Sù, che confina con le Terre, e Case di Gio / Pietro Guglielmo, che hoggi lo possiede Gio Pietro Mollo / quale è Solito affittarsi tomola trentasei, come è Stato / l’anno passato à francesco Marazzo dico 36.
La Sudetta difesa confinata, e divisa come Sopra Si Suole / fare à massaria ogni trè anni una volta, e l’anno che / Si fà à massaria oltre le Sud.e rendite in germano, quasi / tutte S’intendono alla misura grossa, e portato al ma / gazzeno dell’Abbazia.
Si Suol vendere ancora la Spica d’herba, la quale è Solita / vendersi duc.ti ottanta, come fù venduta l’anno passato / à mons.r Vescovo di Cariati, e l’anno Seguente Si vendè / ad herba, e Se ne Cava Scudi Centotrenta, e Scudi Cento / quaranta, Se bene l’anno presente è Stata venduta / Solo Cento trenta, il terzo anno Si rompe à maese / ed ad ogni modo Si vendono li mensagni, ò li vacanti
(f. 15)
d’herba, e Si Sogliono vendere duc.ti quindici in circa.
Campo di manna è l’altra difesa dell’Abb.a, la quale è confi / nata nell’infra(scri)tto modo cioè, cominciando dal fine del Vallo / ne dello molinello, dove unisce il fiume di Noto tira in giù / con il d.o fiume finche arriva alla macchia di midi sù / dove il detto fiume Neto Si unisce col fiume d’Appollino / e tira in Sù per lo fiume ad Agnara hoggi posseduta / dal Sig.r Giulio di Chiara, e Carlo Cosentino, e dallo / Stretto d’Agnara Sino alla Calata di Colle di fiore, Sino / al Vallone detto molinello Sinche finisce col fiume di / Neto di dove Si è incominciato.
Tutta la detta difesa contenuta dentro delli Sud.i con / fini alli 8. di Settembre Si Serra, e Si fà Camera chiusa / à beneficio dell’Abb.a con riguardarli, che nessuna / Sorte d’animali vi possono pascere eccettuati li bovi, che / arano dentro all’istessa difesa, e dura à guardarsi co / me Sopra Sino al primo di marzo Seguente, che in questo / giorno Si Sferra tanto quella parte, che è proprio di / essa Abb.a, quanto quella, che Stà concessa à tutti / l’infra(scri)tti particolari con il Censo, ò Canone perpetuo / in germano per il Jus arandi, che vi hanno, e fino alli / 8. di Settembre, che viene, vi possano pascere tutti li Cittadini di S. Giovanni, e li fidati del Baglivo / come l’altri convene.
(f. 15v)
Si Suol vendere la detta difesa per il tempo, che Stà ri / guardata come Sopra in due partite, cioè in una la parte / detta Campo di mana Sottana, e l’altra detta la Leo / naccia Campo di manna Soprana, che dal Vallone del / molinello in Sù è fino al Vallone dello molinello.
Nella parte d.o Campo molinello di manna Sottana Si Suole / vendere ogni anno l’herba à ghianda de Stanzi delle / Capre, e l’herba Si Suol vendere ducati Cinquanta l’ / anno poco più, ò poco meno Secondo l’annata la glianda / Si vende Secondo carrica, e dalle volte Si è venduta / ducati Cento cinquanta, e più, e quando non carrica, Si / vende Si vende poca cosa, ò niente, e questo anno Si è / venduta tanto l’herba, come quella poco glianda / che gl’era à francesco maria Candelisi, e Giuseppe / Puzzella per prezzo di ducati Cento ricevuto però lo / Stanzo di Capre il presente anno Si è venduto à Sar / torio Secreto per ducati cinquanta, Se bene pochi anni / prima è Stato Solito di mettercisi due Stanzi, li quali / Solevano pagare ducati quarantuno per ciasched.o / e così l’Abb.a ne Cavava ducati novanta, e le / Capre del detto Stanzo possano andare pascendo non / Solo per tutto il Campo di manna Sottana, mà an / cora nella Leonaccia, mà però alli tempi, e luo / ghi Stabiliti Secondo il Solito.
(f. 16)
Quando la detta difesa Si vende come Si Suole esiggere / dal Compratore per ogni centinara de’ porci uno che Si chiama / la Carnata, quale Sebene molto tempo fà Si esigeva / dalli monaci del monastero di S. Gio: da mons.r Pisano / già Abbate Commendat.o di questa Abbazia fu rein / tegrato nell’Abb.a nell’Instromento della Compra della / Terra di Vallone delle Case fatta Servizio della men / sa monacale à di p.mo X.bre 1618. rogato dal notar / Domenico Pancelli di S. mauro.
Dentro li Sud.i Confini di Campo di manna Sottana vi So / no due pezza di Terra nominati un Colle delli bovi, / e l’altro Visiglietta, per il detto anno, che Si fanno à / Massaria, come di p(rese)nte Stà affittata à Paolo Gu / glielmello di S. Gio:, e quando non Si Seminano van / no compresi nella detta vendita di Campo di manna / come Sopra, e Stanno confinati, cioè Visiglietta dalla / parte di Sopra confina colla difesa dell’Ill(ustrissi)mo Sig.r / Carlo Rota Barone di Belvedere, ed appresso Segui / ta l’altra parte d.a lo timpone di Colle de bovi / che è l’altro pezzo di Terra Sud.o, il quale dall’altra / banda confina coll’altre Terre, che Sono con detto / Campo di manna Sottano.
La Leonaccia è Solito parimente vendersi ogni anno / ad herba, e l’anno passato Si vendeva ordinariam.te
(f. 16v)
ducati quaranta l’anno, mà di presente Stà venduta à / Andrea Oliviero per duc.ti 26. conforme Si è venduta an / cora da alcuni in quà poco più ò meno, et in questa ven / dita non S’intende compresa la ghianda, che si tro / vasse dentro la detta Leonaccia ogni volta, che il Com / pratore non Si fusse convenuto altrimenti.
Dentro la detta Difesa di Campo di marma vi Sono molti / pezzi di Terra, che Si possedevano da diversi particolari / in vigore di Concessione fattarni dalli Abbati Predecessori / e ne pagano il Censo ò Canone in germano alla medesima / Abbadia nel mese d’Agosto portatoli dentro del magazzeno / alla misura grossa di S. Gio., e le dette concessioni Sono per / natura, e passi emfiteotici, come costa dalla detta Platea / decennia dal foglio 22. av.ti, e per molti Instromenti di con / cessione, che Si ritrovarono nell’Archivio della d.a Abbadia / e li detti pezzi di Terra al presente Sono posseduti dalli in / frascritti cioè.
Ill(ustrissi)mo Sig.r Carlo Rota de Baroni di Belvedere possiede un / pezzo notato nella Platea decennia à foglio 45. Sotto / nome di Simone del Palazzo posto nel luogo detto la Casa / di Campo di manna, che confina con francesco Oliviero / di Gio:, e con Gio: Pietro, e con altri heredi Paolo di Conci / e di Gio Tomaso Gentile, ed altri Eredi di Belloro Gentile / e con Visciglietta, che và colla difesa di Campo di manna
(f. 17)
e come Sopra, che Sarà da quaranta tumolate in circa, e / paga ogni anno di Censo tomola Sei di germano alla detta mi / sura come Sopra dentro il magazzeno di S. Gio: al d.o tempo.
Francesco Oliviero di Gio: di questa Terra possiede un pezzo di terra / nel Sopradetto luogo posto nella Platea decennia à fog: 22. / Sotto nome di M(ast)ro Pietro Cola, e Pompeo di Martino di Pietra / fitta, che è proprio al Vallonetto, e confina con il detto Signor / Carlo Rota, e dalla parte di Sopra l’eredi di Belloro Gentile / e dall’altro lato lo Vallone in giù dalla Leonaccia, che Sarà / di tomola trenta in circa, paga ogni anno all’Abb.a di cenzo / ò Canone tum.a Sei di germano portato al magazzeno come / Sopra dico tom.a t.a 6.
Io francesco Oliviero di Gio: affermo q.to di Sop.a.
Gio Pietro di Conci di S. Gio:, e d’altri figli ed eredi di Paulo pos / sedono un pezzo di Terra dentro il detto luogo di Campo di manna / che nella Platea decennia Si vede esser quello, ch’è notato / à Carte 26. Sotto nome di Gio: Conci, e goda Stà confinato / con il detto Sig.r Carlo Rota, e li Sopradetti heredi di Belloro Gen / tile, che Sarà da quindici tum.a in circa, e paga ogni anno / come Sopra tom.a uno, e mezzo. t.a 1 ½.
Gio Tomaso Gentile, e fratelli di S. Gio: figli, ed Eredi di Belloro / Gentile possedono dentro il Sudetto luogo d.o di manna un pezzo / di Terra, che nella Platea decennia Si vede esser notato da trè / partite, cioè à foglio 23. Sotto nome di Cesare, e di Tiberio mancino
(f. 17v)
di Pietra fitta tom.a quattro, e mezzo di Censo ed à foglio / 25. Sotto nome di Virgilio Coco per t.a cinque, ed à d.o fog. / Sotto nome di Pietro luise Coco per tumola cinque, che / in tutto fanno la Somma di tomola 14 e mezzo di censo / ed hoggi Stanno confinati con il d.o Sig.r Carlo Rota con il / d.o Giulio di Chiara con Gio Giacomo Sillano l’eredi di / Gio Antonio di Costanzo, e Gio Domenico Scigliano, che / in tutto fanno tomola Sessanta di Terra in circa, e pagano / ogni anno di Censo tom.a come S.a quattordici, e ½. t.a 14 ½.
+ Segno di Croce di proprie mani di D.o Gio Tomaso Gentile / quale Si obliga, ut Supra, … . Io francesco Gentile mi / obligo ut Supra. Il Sig.r filippo di Reggio, e margarita / figlia eredi di Gio Antonio di Costanzo dentro la detta difesa / possedono un pezzo di terra, che nella Platea vecchia è / descritto à foglio 25. Sotto nome di matteo Conci per tum.e / trè di Censo, e gli altri due Si vede, che Sia la partita / notata foglio 25. Sotto nome di Cola Azzinchatore per / tom.a due, ed hoggi il detto Suo pezzo di terra tutto uni / to, che confinato colli eredi di detto Belloro Gentile con / lo Cugnale di mauritio Petitto di Pietra fitta, e con / il Vallone di Leonaccia, che Saranno da trenta tomo / late in circa, e paga di Censo ogni anno come Sopra / tom.a cinque di germano. t.a 5.
Io filippo di Riggio app.o e prometto pag.re c.e S.a.
(f. 18)
Il sig.r Mauricio Petitto di Pietra fitta possiede un pezzo di / terra over cugnale dentro il Vallone dello molinello, che nella / Platea vecchia Stà notato à Carte 29. Sotto nome di Giusti / niano Petitto, ed hora confina con Gio Dom.co Scigliano / alla Colla delli Pisani colli eredi di Belloro gentile, e Gio / Giacomo Sellano, che Saranno da tomolate cinquanta / in circa, e paga ogni anno come Sopra tom.a nove di grano / germano alla d.a misura. t.a 9.
Io Mauritio Petitto prometto ut S.a.
Gio Domenico Scigliano di San Gio: in fiore possiede uno / pezzo di Terra nel detto luogo, che nella Platea decennia / Stà notato à fog.o 26. Sotto nome di Parfuro di Paduano / ed anco Stà posta in loco detto Ordiscetto confina con il D.r / Giulio di Chiara, maurizio Petitto, e Gio Giacomo Sillano / e con l’eredi di Belloro Gentile, che Sarà da tomola ven / ti in circa, e paga ogni anno come Sopra tom.a due di / germano. t.a 2.
Il predetto Territ.o di presente Si possiede per il mag.co D.r / Geronimo Visciglio delli Donnici, come marito della m.ca / fulvia Scigliano figlia del d.o Gio Dom.co gia morto.
Io D.r Girolamo Visciglio prometto come di Sop.a.
Gio Giacomo Sellaro di S. Giovanni possiede un pezzo di / Terra in detto luogo di Campo di manna, che nella Platea / decennia Stà notato à fogli 26. Sotto nome di Tomasso
(f. 18v)
Passaquale, che hora confina con il d.o Giulio di Chiara / con Gio Dom.co Scigliano, l’eredi di Belloro Gentile, e / Mauritio Petitto, che Sarà da venti t.a incirca e pa / ga ogni anno all’Abb.a di Censo come Sopra tom.a due / di Germano alla d.a misura grossa. t. 2.
+ Il Segno della Croce delle proprie mani di d.o Giacomo Sellano / idiota, quale Si obliga pagare come S.a.
Il D.r Giulio di Chiara di S. Gio: e Carlo Cosentino di Cacurri pos / sedono una Continenza di terra in d.o luogo d.o l’ordichella / che alla parte di dentro li confini di Campo di manna colli / eredi di Belloro Gentile, Gio Domenico Sellano, Gio Giaco / mo Sellano Barbarella, D. Tomaso di Ippolito, e poi tira / in giù coll’istessi confini buona quantità di Terre fuori / delli detti confini di Campo di manna Sotto Agnara, e poi / parte, che Stà dentro li detti confini di Campo di manna / paga ogni anno il Censo di tom.a quattordici di Germano / all’Abb.a, quali Si Sogliono affittare, e pagano la metà / il D.r Giulio di Chiara, e l’altro Carlo Cosentino, che la / parte d’Agnara, che Stà fuori alli Confini di Campo / di manna non paga Censo, mà quando Si Semina / paga il iuvatico Secondo il Solito delle altre terre / che non pagano Censo in Platea Veteri fol. 20., et fol. / 23. germano. t.a 14.
L’università del Casale di mangone possiede un pezzo di / Terra dentro la detta difesa di Campo di manna, quale
(f. 19)
è nella platea Vecchia Stà notato à Carlini trentasette / Sotto nome di ferrante di Rogliano alias lo Barbarelli per / tom.a diecidotto, e mezzo di Censo, che l’altre quattro Sino alla / Somma di tom.a ventidue, e mezzo, quanto paga di presente / Sono due delle partite, che Seguono fogl: 39. alle Sopradette / che hora Sono tutte ricuperate, Sono loco d.o la Barba / rella, che confina colle Terre del d.o marcello Berardi, e con / Gio Pietro, e filippo Olivieri con lo cugnale di mauritio Pe / titto allo Vallone, e con il d.o Giulio di Chiara, che Sarà / in tutto tomola Settanta in circa, e paga l’anno to / mola ventidue, e mezzo di Germano di Censo alla detta / misura grossa, e portate come Sopra. t.a 22 ½.
Io Sigismondo Nicoletta Sindico di detta Bagliva à nome / di Pietro Paolo Grano eletto di mangone à nome di detta / Università di mangone prometto ut S.a.
- Tomaso d’Ipolito di S. Gio possedeva un pezzo di Terra loco / detto nel Campo di manna notato nella Platea vecchia / à foglio 24. Sotto nome di Cesare mancino comprato per d.o / Tomasso dalli eredi di Silvio macta, quale pezzo di Terra / hora Stà ricoperato coll’altre Terre del med.o D. Tomasso, e / proprio il luogo detto Colle de fiore, ed à quella parte / dove Stà lo Ceraso. Dichiarando, che dal Vallone verso la / Leonaccia, che Stà dentro li confini di Campo di manna / paga l’infra(scri)tto Censo, e il resto del d.o pezzo di Terra resta
(f. 19v)
fuori li detti confini di Campo di manna, paga il Juva / tico, e paga ogni anno di Censo un tomolo di germano / alla detta misura grossa ut S.a. t.a 1.
Io D. Tomasso d’Hippolito affermo ut Supra e prometto di / pagare il d.o tom.o uno ogni anno. t.a.
Gio Pietro, e figlio Oliviero di S. Gio: figli et Eredi del q.m / N.r Pietro Gio: Oliviero possedendo dentro il detto Terreno / di Campo di manna un pezzo di Terra, che nella Platea / vecchia Stà notato à Carte 40. delle quali parte ne / possedono, che hora Stà confinata alla detta Barba / rella dell’Uni(versi)tà di mangoni con il d.o marcello Berardi / e Gio Domenico Guglielmello, che Sarà da 25. to / mola in circa, e paga di Censo ogn’anno come Sopra / tom.a Sette. t.a 7.
Io filippo Oliviero accetto ut Supra, e prometto pagare / ut Supra.
Gio Domenico Guglielmello dentro alla d.a difesa di / Campo di manna possiede un pezzo di terra, che nella / Platea vecchia non Si è possuto ritrovare hoggi con / fina con Gio Pietro, e filippo Olivieri la Barbarella / di d.o marcello Berardi, e Sarà da tom.a Sei in circa / paga ogni anno di Censo come S.a t.a uno. t.a 1.
+ Il Segno della Croce de proprie mani di Gio Domenico / Guglielmello idiota, quale Si obliga pagare come / di Sop.a.
(f. 20)
Il D. Marcello Berardi possiede dentro la difesa un pezzo di / Terreno, che nella platea vecchia Stà notato à Carta 38. al / nome di marcello Berardi per tum.a otto di Censo, che l’altre / Sei, che paga al p(rese)nte non Si Sono possute ritrovare, ma Si / crede, che Siano di quelle partite, che Seguono alla Sud.a, ed / hora Stà confinata colla Sudetta Barbarella con Gio Pie / tro e filippo Oliviero, e Gio Domenico Guglielmello, che / Sarà da tom.e cinquanta in circa, che paga ogni anno all’ / Abb.a di Censo tum. 14. come di S.a. t.a 14.
Salustio di mauro di mangone figlio ed erede di Cola fran.co / di mauro possiede un pezzo di terra, che nella Platea vec / chia Stà notato à Carte 39. Sotto nome di minerva di / Berardo moglie di Gio Geronimo di natale hora confina / con Aurelia, e Cintia di Berardo, e colla Barbarella, paga / ogni anno di Censo alla d.a misura come Sopra t.e due. t.a 2.
Aurelia, e Cintia di Berardo nel d.o loco possedono un pezzo / di terra, che nella Platea vecchia Stà notato à carte / 38. Sotto nome di Consamo di Berardo hora confina con / il detto D.r Salustio di mauro, e colla Barbarella paga / ognuno tum.a due ed un quarto alla misura come / Sopra. t.a 2 ¼.
Io Domenico Berardi à nome di d.a Aurelia mia madre / e Cintia mia Zia aff.o ut S.a.
Oltre le dette difese dell’Abbatia Sono infinite altre difese / di diversi particolari, tanto di San Gio: quanto de forastieri / e de Casali di Cosenza, li quali parte pagano il Terzo di
(f. 20v)
Germano all’Abbazia, e parte in denaro, vi Sono ancora / delli altri, che non pagano Censo, mà Solamente iuvatico / quando Si lavorano, come Si è detto di Sopra, e quelle, che / pagano il Censo in denari, Sono obligati à pagare ancora / il d.o iuvatico, quando Si Seminano.
Oltre alli Censi di Campo di manna in Germano dentro d.o / Territorio di San Gio: in fiore vi Sono ancora l’infrascritti / nell’infrascritti luoghi, che Sotto la med.a natura, e / patti emfiteotici hanno havuto le Commiss.ni dell’Abb.a / e ne paga il Censo in germano nel mese d’Agosto ogni anno / alla d.a misura grossa, e portato come Sopra Sin dentro / al d.o magazzeno di San Gio:
Il Monastero di S. maria de Domenicani di Pietrafitta / nel d.o Territorio possiede una difesa, che nella Pla / tea vecchia Stà notato fog: 29. Sotto nome d’An / tonio, e Gio Pietro, ed Ascanio Trombino, che è il / luogo d.o Agnara, ed hora Stà confinato colle Terre di / D. Tomasso d’Ippolito D. Luzio Pasquale di Pietra / fitta Carlo Cosentino, Lorenzo Barbieri, ed il fiume / d’Ampolino, che è di Capacità di tumulate Cento / trenta in circa, e paga di Censo tum.a quindici l’anno / all’Abb.e nel mese d’Agosto alla misura grossa, e / portato Sin dentro il magazzeno come di S.a. t.a 15.
Io fr: Raimondo Giodiacio di montalto Vicario di S. Dom.co / di Pietrafissa approvo la Sudetta partita, e prometto / pagare il Sud.o Censo di tum.a 15. di germano ogni anno
(f. 21)
nel mese d’Agosto hoggi li 31. 9.mbre 1652.
Pietro Paolo Petitto di Pietrafitta possiede una difesa dentro / al d.o Territorio, che nella Platea vecchia Stà posta in / più partite à Carlini cinquantadue Sotto nome di Pietro / Petitto D.r Perello Cosentini tomola due, e mezzo, uno di / Censo, e di Gio: Pascale per tomola uno, e mezzo, ed à / nome di Gio Domenico Terricciano per altre tomola due / e parti due di Censo, che in tutto fanno la Somma di tom.a / Sei, e quarti uno, e nel detto luogo d’Agnona ò Ampolino / ed hora Stà confinata con detto Lutio Pascale, Gio To / maso Scigliano, Lorenzo Barbiero, Ottavio maffeo, e li / Communi di S. Gio: ne paga ogn’anno di Censo come S.a / tom.a Sei, e quarti uno, oltre il Censo in denari notati à / Suo luogo. t.a 6 ¼.
Nunziato Petitto dentro il Sudetto Territorio possiede un pezzo / di Terra, che nella Platea vecchia Stà notato à Carte / 52. Sotto nome di Tiberio, e di Pier luise Petitto in luogo / detto Ampolino, che confina colli detti Pietro Paolo Petitto / erede d’Ottavio Mauffeo, e li Communi di S. Gio: paga ogn’ / anno di Censo quarti tre come S.a il Censo in denari. t.a ¾.
Pietro Gio: Azzimbatore per le Terre di Ragnalo Azzim / batore possiede dentro il d.o Territorio un pezzo di Terra / in d.o luogo lo Ponte di Ampollino, che nella Platea / Stà notato à foglio 52. Sotto nome di Prospero Torchiaro / come ed’hora Stà confinato col d.o Pietro Paolo Petitto, e d.o
(f. 21v)
Ottavio maffeo, e li Communi Sud.i paga ogni anno di / Censo come S.a quarti trè, oltre il Censo in denari. t.a ¾
+ Il Segno della Croce d’Alfonso Azzimbatore fratello del q.m Pietro / Gio Suo erede, il quale approva, e promette pagare come / Sopra in questo di 30. 8.bre 1652. Io Domenico la Cava Sono / Testimonio. Io Filippio di Riggio Sono Test.o.
Domenico Maffeo figlio d’Ottavio di S. Gio: in fiore in d.o luo / go di Agnara nello ponte di Ampolino possiede un pezzo / di Terra, che nella Platea vecchia Stà notato à fog.o 52. / Sotto nome di Giacomo mancino, che adesso confina con / Pietro Paolo Petitto, Pietro Paolo Secreto, e li Communi / della Terra di S. Gio: paga ogni anno tumula due, e quar / ti uno come Sopra oltre il Censo in denari notato ap / presso fol: cinquantadue. t.a 2 ¼.
Pietro Paolo Secreto di S. Gio in d.o luogo possiede una dife / sa proprio nel d.o luogo di Celesto nella Platea vecchia / Stà notato à Carte 52. Sotto nome di Bartolo Petitto / che confina col detto Ottavio maffeo, e colli detti / communi di S. Gio: ne paga l’anno in Germano t.a / due, e quarti uno come di Sopra. t.a 2 ¼.
Francesco maria, ed Angelo Barbero DD. felice Guarano / possedono un pezzo di terra dentro il Sud.o Territ.o in / luogo detto montenegro, e madriasane, che nella / Platea vecchia Stà notato à Carte 53. Sotto nome di / Gio Vincenzo Rota, che confina RR. PP. di S. francesco
(f. 22)
di Paola, della S(anctis)S(i)ma Annunciata di Pedaci, colli Preti / del S(anctis)S(i)mo de Pedaci, ed’altri paga ogni anno di Censi all’ / Abbazia come Sopra tum.a Sei di Germano alla detta / misura. t.a 6.
Carlo Cosentino possiede una difesa nel d.o luogo di mon / tenegro d.o lo Serrone, che nella Platea vecchia Si vede / e Stanno notate à foglio 54. Sotto nome di Gio Pietro / francesco Cola Maria Castellano, che confina colli Eredi / di francesco Anna di Parissi Fulvio Cosentino, e Pietro / Paolo Secreto paga ogni anno di Censo tum.a uno, e / mezzo alla detta misura ut S.a. t.a 1 ½
Il Giuseppe Scigliano possiede una difesa dentro il d.o Ter / ritorio e nella montagna il luogo detto macchia / di Trono, che nella Platea Vecchia Stà notate à car: 77. / Sotto nome di Cola Ponitio, che confina colle Terre di luca / di luca, Agostino, e Gio Giacomo Abruzzino, Giacomo / Sanguinta, e Pelio Rota, che Sarà di cinquanta tu / mulate in circa, e paga ogni anno di censo perpetuo come / Sopra tum.te quindici di Germano alla detta misura gros / sa tumula. t.a 15.
Gio Domenico, e Gio Tomasso Azzimbalare possedono un / pezzo di Terra nel d.o luogo di macchia di Trono, che nella / Platea vecchia Stà notato à Carte 50. Sotto nome di / D. Vincenzo Azzimbalare, che Stà proprio alla partine / e confina con D. Gio: Scigliano, con Dom.co Polibio
(f. 22v)
d’Opisono da quattordici tumulate pagano in ogni / trè mesi tumulate Cinque, e quarti uno di germano / di Censo come Sopra, e li detti trè anni sono finiti / nell’anno 1650., e viene ad essere ogni anno tumula / uno, e quarti trè. t.a 1 ¾.
Io Tomaso Azzimbasare.
Li Padri di Pietrafissa dentro il Territorio possedono un pezzo / di Terra loco detto la marinella, che nella Platea / vecchia Stà notato à foglio 51. Sotto nome d’Antonio / Mancuso, e Gio Battista di Basilio in due partite, che / confina colle Terre di Gio maria Iaquinto il fiume / di Cesa, et il Vallone dell’Orso, e colli eredi di francesco / d’Opisio devono pagare di Censo ogni trè anni, che / Sono finiti nell’anno 1651. tumola quindici, e quarti / trè di germano alla detta misura nel mese d’Agosto / portato nel magazzeno come Sopra, che Sono ogni / anno tomola cinque, e quarti uno. t.a 5 ¼.
Daniele Spina figlio ed erede di Gio Batt(ist)a Spina di Spez / zano piccolo tiene una Coltura della Cutarella di S. / Nicola in loco detto S. Nicola Sessano, che Stà notata / nella Platea vecchia à fol: 16. e 36. la quale / adesso Stà reclusa, et incorporata nelle dette Terre / di d.o Daniele comprate da diversi Padroni di detto / q.m Gio Battista, e confina colle Terre, che il d.o / q.m Gio Batt(ist)a comprò da marco Antonio d’Horatio
(f. 23)
Leonetti di Petitto, che li detti dicono le granatella / di S. Nicola Sottano, e confina colle Terre di S. Nicola / Soprano, quale Cutonella, da dieci, ò dodici anni indietro la / tenevano affittata li detti marco Antonio ed Oratio Leonetti / per tum.a quattordici, ò quindici di germano l’anno, mà / da d.o tempo, che il d.o Gio Batt(ist)a le loro terre S’impossessò / anco della detta Cutonella, e non ne hà pagato, ed al p(rese)nte / non ne paga più, che Tummola Sei di Germanno alla / detta misura portato come Sopra, ne Si è possuto Sapere / in che modo ne Sia entrato in possesso. t.a 6.
L’Abbate di S. Gio in fiore dentro il Suo Territorio tiene / una Continenza di montagna detta delli Communi, per / che il pascolo dell’herba è commune à tutti li Cittadini / di S. Gio: ed altri di Cosenza, e Suoi Casali, colli quali / Si gode la Communanza, e vi pascevano ancora li fidati / del Baglivo dell’Abb.a.
Comincia la detta montagna dal fiume di neto, e pro / prio nel luogo, che Si dice Burganessa, e tira in Sù / per la via Vecchia, che passa Sotto la Vigna del mo / nastero della Paganella, e poi Saglie alle Chiate Secon / do vanno li fini della d.a Abbazia della Paganella d.a / Santa maria Sanctorum trium Puerorum, e Seguitando / per la via via per l’acqua fredda, e per la Scancala / delle fontanelle esce alle Castagne d.e dell’Abb.te marco
(f. 23v)
per la via via finche Si trova la Strada, che viene / dalla Città di Cosenza loco detto la Calcara della Sta[ula] / e Seguitando l’istessa via via, dove è un termine / che fere alla Colla dell’Anstona, e poi per la via via / che và verso la Calancidea finche arriva alla Colla / Sottana della Gradia, e della Colla in giù verso Tra / montana Scende alla fiumarella delle gole loco detto / la macchia delle Cave verso la fiumarella in giù / finche arriva al fiume di lesa, dove è la Chiesa / di Craria con il detto fiume in Sù finche arriva alla / macchia di mannello, e per il Vallone dell’Orso in Sù / escie alla macchia di Tappie, e proprio Sotto la mac / chia di Pelio Rota, e Saglie per lo Serrale in Sù, e / fere al luogo di macchia di trono, e per la via via / và allo colle di Sarcinella, e per lo Colle in giù Scende / al fiume di neto, e per il fiume in giù, finche ritorna / à burga negra, di dove incomincia il primo termine / di detta montagna.
Questa montagna essendo boscosa anticamente fù / concessa in coltura dall’Abb.i Predecessori dall’anno / 1539. fù fatta una Conventione trà la bo: me: dell’ / Abbate Salvatore Rota, e l’Università di Cacurri / che di tutte quelle Terre, che Si Seminano dentro di d.a / montagna Se ne paghi all’Abb.a il mezzo terraggio
(f. 24)
cioè mezzo tumulo di Germano alla grossa per tumu / lata di Terra Seminata condotta al magazzeno di S. / Gio: nel mese d’Agosto, come in d.o Instromento, che / Si conserva nell’Archivio dell’Abb.a n.o 80., ed hoggi / la detta montagna è posseduta da diverse persone, / e la maggior parte da gente di S. Gio:, li quali tutti / pagano mezzo terraggio, quando di Semina come S.a / dichiarando, che il detto Terraggio Si paga tanto, q(ua)ndo / Si Semina in Germano, quanto anco quando vi Si Semi / na grano, orgio, ed altre biade, ed ogni Sorte di legumi / come anco Se vi Si Seminasse lino, ò Cannavo, nel / qual caso Si paga la Decima cioè ogni dieci Sar / cine una.
Si eccettua una quantità di terra, che possiede nella / detta montagna l’Abbazia della Paganella, quale / non paga il mezzo Terraggio, cominciando dalla Scan / zala tira verso Ponente per la via via, che và à / S. Gio: in fiore, finche arriva all’acqua dell’Anto / nata, e per lo Carrolo, che Stà Sopra d.a acqua dell’ / Ansonata esce alli piani di faruntazzo, che hoggi lo / possiede Pietro Gio Greco, e per lo Stesso Carrolo arriva / alla Strada, che và à Senigale, e per la detta via / cala à neto nel luogo, dove le Si giunge con il fiume
(f. 24v)
Albo, le quali terre, cioè tutte quelle, che Stanno / di là delli detti termini verso mezzo giorno, di dove Stà / il monastero della Paganella appartengono ad essa Ab / b.a della Paganella, mà però l’herbaggio è commune / come Sono tutti gl’altri terreni della detta monta / gna verso tramontana della banda di S. Gio in fiore / paga il mezzo terraggio all’Abb.a di S. Gio: c.e S.a.
Nella detta montagna da dodici, ò quindici anni in quà / Sono State fatte molte vigne da Particolari di S. Gio / nell’infrascritti luoghi, per li quali al presente giorno / non hanno pagato di risposta cosa alcuna, mà in / quell’anno 52. è fatta conventione trà l’Ill(ustrissi)mo S.r / Pompeo Rocci fratello, e Padrone Generale di mons.r / Ill(ustrissi)mo Bernardino Rocci Abbate nell’Università / di S. Gio:, che per l’avvenire per le dette vigne Si / paghi ogni anno all’Abbate il Canone, ò Censo di / grana Sedici per tumulata di terra, che Sarà à / vigna tanto per quelle, che Sono fatte di presente, quanto / per quelle, che Si faranno per l’avvenire, ed in essecut.ne / di questo Si Sono mandati quattro huomini periti à Sti / mare, e misurare le dette vigne coll’assistenza del / mag.co Capit.o e Giudice come Sopra deleg.to, ed hanno / Stimato, e riferito circa la quantità d’esse, e capacità
(f. 25)
come Siegue, di che Se ne dovrà Stipulare istrumento colla / detta Università, colle debite Solennità di ottenerne ancora / il beneplacito Apostolico, Se Sarà di bisogno.
Alli 18. Ott.re detto anno 1652. Si è celebrato l’Instromento / della detta Conventione nel modo come Sopra tra il Sud.o / Ill(ustrissi)mo Sig.r Pompeo Rocci, e l’Uni(versi)tà di S. Gio: precedente / publico parlamento, ed è Stato rogato dal not.r Paolo Buffo / ne di S. Gio.
- Gio Pietro Scigliano possiede una Vigna dentro la detta / montagna in loco detto lo Vallone del melo di Capacità / di tumulate due, e Stuppelli quattro, che confina / colla Vigna di Giuseppe di Rende, e detti Sud.i francesco / e Paolo Secreto, e di Luc’Antonio Basilio paga ogn’ / anno in perpetuo dentro la Terra di S. Gio: nel mese / d’Agosto il Censo ò Canone alla detta ragione di grana / Sedici per tumulata Carlini quattro l’anno. – 2 -.
Io D. Gio Pietro Scigliano aff.o e prometto ut Supra pagare / ut Supra.
Giuseppe di Rende possiede una Vigna in d.o luogo / di Capacità di Stuppelli cinque confina colla Vigna / di detto Gio Pietro, e colle Terre dell’istesso attorno at / torno paga ogni anno di Censo come S.a un Car / lino dico. – 10 – .
Il D.r francesco, e Paolo Serriti possedono una Vigna in
(f. 25v)
detto luogo di Capacità di una tumulata, e due Stup / pelli, che confina colla Vigna di D. Gio: Pietro, e di Luca / Antonio Basilio della parte di Sopra paga ogni anno come / Sopra due Carlini. – 1 – .
Luc’Antonio Basilio possiede in d.o luogo una / Vigna di Capacità di quattro Stuppelli confi / na colli detti D. Gio Pietro, e francesco Sancio / paga ogni anno come Sopra grana otto. – – 8.
L’Eredi di Giuseppe Barbieri possiedono una Vi / gnola di Capacità di mezzo Stuppello in loco / detto lo pendino di marimazzo, che Stà Sola / e confina da tutte le bande colle Terre di Gio: / Pietro d’Ippolito paga ogni anno di Censo / come Sopra un grano. – – 1.
Pietro Gio Brunetto possiede una Vigna loco / detto la Perdice Sopra pietra Santa di Capa / cità di mezzo Stuppello, che confina collo / Vallone Seccagno, e con la Vigna di Tomasso / di Vono, e paga ogni anno come Sopra un grano. – – 1.
Tomaso di Vono possiede una Vigna in d.o luogo / di Capacità di quattro Stuppelli, che confina / con il d.o Pietro Gio Brunetto, e Giacinto fac
(f. 26)
ciuolo paga ogni anno di Censo come Sopra / grana otto. – – 8.
Giacinto facciuolo possiede una Vigna in d.o luogo / di Capacità di quattro Stuppelli, e mezzo, che / confina con il d.o Tomaso, e Gio Angelo Spa / dafore, paga ogni anno di Censo come Sopra / grana nove. – – 9.
Gio Angelo Spatafore nel detto luogo delle per / dici possiede una Vigna di due Stuppelli di / terra confina con il D.r Giacinto, e Gio Batt(ist)a / Catanzaro, e Gorio Ciambrone paga ogni anno / come Sopra grana quattro. – – 4.
Gio Batt(ist)a Catanzaro nel detto luogo possiede una / una Vigna di Capacità di Stuppelli quattro, che / confina con il d.o Gio. Angelo Spatafore, e Gio / Ciambrone, e Giacinto facciuolo, e colla Vigna / di Giacomo Gallo, e Sopra Scipione di marco pa / ga ogni anno di Censo come Sopra grana otto. – – 8.
Luc’Antonio Scarcello nel detto luogo possiede una / vigna di tumulate una, che confina dalla par / te di Sotto colla timpa d.a di marinazzo con uno / pezzetto di vigna di detto Giacinto facciuolo, e / colla Vigna di Giacomo Gallo, e Sopra Scipione
(f. 26v)
di marco paga ogni anno di Censo come Sopra gra / na Sedici. – – 16.
Filippo lignanello nel detto luogo possiede una / Vigna di mezzo Stuppello confina con il d.o / Luc’Antonio Scarcello, e Giacinto facciuolo / paga ogni anno di Censo all’Abb.a come / Sopra grana uno. – – 1.
Scipione di marco nel detto luogo possiede una / vigna di Stuppelli quattro confina con fran.co / Gallo, e con il detto Luc’Antonio paga ogni / anno di Censo come Sopra grana otto. – – 8.
M(ast)ro Vitaliano Juriscolino in detto luogo le perdici / possiede una vigna di cinque Stuppelli, che / confina con Antonio Stella con il Vallone / Siccagno dall’altro lato le Terre del Signor / Giulio di Chiara paga ogni anno di Censo / come Sopra grana dieci. – – 10.
Antonio Stella paga in luogo d.o possiede una / Vigna di Capacità di una tumulata Paolo / marco, Vitaliano, e con Paolo Ciofa paga / ogni anno come Sopra grana Sedici. – – 16.
Francesco Juliano in detto luogo le perdici / possiede una Vigna di mezzo Stuppello, che con
(f. 27)
fina con il detto Antonio Stella, e colle Terre del S.r / Giulio di Chiara circum circa paga ogni di censo / come Sopra grana uno. – – 1.
Francesco Gallo nel detto luogo possiede una vigna / di due Stuppelli, che confina con Scipione di ma / uro, e Stà vicino alla vigna d’Ottavio Azzimba / tore paga di Censo ogni anno come Sopra grana / quattro. – – 4.
Paolo Confa possiede una Vigna in d.o luogo di mezzo / Stuppello, che confina con Antonio Stella, ed at / torno vi Sono le Terre del d.o Sig.r Giulio paga / ogni anno di Censo grana uno. – – 1.
Ottavio Azzimbatore possiede una Vigna in luogo / d.o Corallo di matone Andrea Gallo di Stupelli / due confina con francesco Jacovo, e matteo Gallo / paga di Censo ogni anno come Sopra gr.a 4. – – 4.
Diego Gentile possiede in d.o luogo di materi una / Vigna di Stuppelli cinque, che confina con Pietro / di Gio M(ast)ro Paolo, filippo, Giuseppe Iuliano, e di / letto masito paga ogni anno di Censo come S.a / grana dieci. – – 10.
Gio Pietro di filippo in d.o luogo possiede una Vi / gna di Stuppelli quattro, che confina con Diego / Gentile, e diletto manna, Ottavio Azzimbatore / paga ogni anno di Censo grana otto. – – 8.
Giuseppe Iuliano in d.o luogo possiede una Vigna
(f. 27v)
di Stuppelli quattro confina con Diego Gentile / e diletto manna paga di Censo c.e S.a grana otto. – – 8.
Diletto manna hà una Vigna in detto luogo, che / al presente la possiede, e tiene in pegno An / tonio Bonone di Capacità di Stuppelli Sette / confina con Diego Gentile, Giuseppe Iuliano / e di Sotto con matteo Gallo, paga di Censo come Sopra grana quattordici. – – 14.
Matteo Gallo in detto luogo possiede una Vigna / di Stuppelli Sei, che confina con Salvatore / Olivieri, Pietr’Antonio Peluso, ed il detto / Ottavio Azzimbatore paga ogni anno di / Censo come grana dodici. – – 12.
Pietro Antonio lonaosso nel luogo detto de / matteri possiede una Vigna di mezzo Stup / pello, che confina con Pietr’Antonio Peluso / e colle Terre di Giuseppe Manna, e la Stra / da publica dalla parte di Sopra paga di / Censo come Sopra un grano l’anno. – – 1.
Pietr’Antonio Pelusi in detto luogo possie / de una Vigna di Capacità di Stuppelli Sei / che confina con Salvatore Olivieri, matteo / Gallo, Pietr’Antonio Amoroso, e di Sopra / la via publica paga di Censo come Sopra / grana dodici. – – 12.
(f. 28)
Salvatore Olivieri in detto luogo possiede una Vigna / di tumulata una Stuppelli quattro, che confina / con il d.o matt(e)o Gallo, Pietro Antonio Pelusio, e / Cesare Spatafora, paga ogni anno di Censo come / Sopra Carlini due, e grana quattro. – 1 – 4.
+ Il segno della Croce del med.o Salvatore Idioto che pro / mette pagare ut S.a.
Giacomo Gallo possiede una Vigna in d.o luogo, ch’è / di Stuppelli Sette, e confina con Ottavio Azzimba / tore l’eredi di Prospero di marco, e Cesare Spata / fora, e d’altri paga di Censo come Sopra grana / quattordici. – – 14.
Prospero di Marco in d.o luogo possiede una Vigna / di Stuppelli quattro, che confina con Giuseppe / Manna D. Carlo Virando, e Prospero di marco, e / paga ogni anno di Censo come Sopra grana dodici. – – 12.
Giuseppe marca nel d.o luogo possiede una Vigna di Stup / pelli quattro, che confina con Onofrio Secreto Spa / tafora, e Salvatore Licinio paga di Censo come So / pra grana otto. – – 8.
Salvatore Cicinio possiede una Vigna in d.o luogo / di uno Stuppello, che confina con Giuseppe Marca / e colla via publica, e col Vallone Seccagno trà / esso, e Salvatore Oliviero paga ogni anno di Censo
(f. 28v)
come Sopra grana due. – – 2.
Onofrio e Secreto possede una Vigna di quattro Stup / pelli, che confina con Giuseppe marca, e Cesare / Spatafora, e Prospero di marco paga di Censo ogni / anno grana otto. – – 8.
Gio Giacomo Barbiere possiede una Vigna in d.o / luogo di maestri di Stuppelli due, che confina / con Tomasso Olivieri Gio Domenico d’Ambrosio / paga ogni anno di Censo come Sopra grana 4. – – 4.
Tomasso Olivieri hà una Vigna in d.o loco di uno / Stuppello, che confina con detto Gio Giacomo / Paolo Secreto Onofrio Secreto, e Gio Domenico / d’Ambrosio paga di Censo come Sopra gr.a due. – – 2.
Gio Domenico d’Ambrosio possiede una Vigna / di tre Stuppelli, che confina con Pietro Ric / cardo, Tomaso Gio Giacomo, e Santo Guzzo / paga di Censo come Sopra grana Sei. – – 6.
Santo Guzzo possiede una Vigna in d.o luogo, che / è di trè Stuppelli confina con il d.o Gio Domenico / Domenico Lignarello, e dalla parte di Sotto lo Va / Vallone corr.ti paga di Censo come Sopra gr.a Sei. – – 6.
Saltorio Scafaglio possiede una Vigna in d.o luogo / di Stuppelli trè che confina colla via publica / e dall’altro lato con il Vallone Seccagno, ed è
(f. 29)
vicino alla vicino alla Vigna d’Antonio Barone / mà non confina, paga di Censo ogni anno gr.a Sei. – – 6.
Antonio Barone possiede una Vigna in d.o luogo di / materi di Capacità di Stuppelli due, che confina / con Gio Domenico Sellaro, e la via publica pa / ga ogni anno di Censo come Sopra gr: quattro. – – 4.
Francesco Cristiano possiede una Vigna in d.o luogo / di Stuppelli due, che confina con Agostino Scar / pello, Onofrio Secreto, e di Sotto un Vallone paga / ogn’anno di Censo come Sopra grana quattro. – – 4.
Agostino Scarpello hà una Vigna di quattro Stuppelli / che confina con il d.o francesco, e Giuseppe marca / eredi di Pietro Scarcello dall’altro lato di Sopra / la via publica paga ogni anno di Censo grana / Otto. – – 8.
Gio Domenico Sellaro possiede una Vigna in d.o luo / go di un tumulo, e quattro Stuppelli, che con / fina colla Vigna d’Antonio Barone, e la via / publica, e paga ogni anno di Censo come Sopra / Carlini due, e grana quattro. – 1 – 4.
Gio Domenico de Perri possiede una Vigna in d.o / luogo de materi dentro alle Terre Sue prop.e / di un Stuppello paga ogni anno di Censo come / Sopra grana due. – – 2.
(f. 29v)
Michele Iaquinto possiede una Vigna, ed horto / in loco lo passo dell’Accumbaro detto lo pendice / di tumulate trè, che Stà in mezzo delle altre / Sue Terre, e non vi hà altre vigne paga / ogni anno di Censo come Sopra carlini quattro / e grana otto. – 2:8.
Marc’Antonio Nicoletta possiede una Vigna in / mezzo delle altre Terre Sue proprie in loco d.o / lo passo della luposa di Stuppelli Sei, che / paga ogni anno di Censo come S.a grana dodici. – – 12.
+ Segno di Croce di detto marco Antonio idiota, che / promette pagare come di Sopra.
Giacinto Cucchiara possiede una Vigna loco d.o / la Colla di nelio di due tumulate con Gio / Domenico Schipano, e colle Terre degli eredi di / di d.o Gio Domenico la Cava, paga di Censo ogni / anno come Sopra all’Abb.a Carlini tre e gr.a / due dico. – 1:12.
Gio Domenico Schipano possiede una Vigna in / loco detto di Stoppelli Sei, che confina con / il detto Giacinto, e con l’Antonio Barberi / e con Orlando paga di Censo come Sopra ogni / anno grana dodici. – – 12.
Cola maria Barbieri con Orlando tiene una
(f. 30)
Vigna in detto luogo di quattro Stuppelli, che con / fina con il detto Gio Domenico, e con francesco Gen / tile paga il Censo di grana otto. – – 8.
Francesco Gentile tiene una Vigna in d.o luogo di / Stuppelli due, che confina con il d.o Cola maria / e Sopra vi sono le Terre delli detti eredi di notar / Gio Domenico paga ogni anno di Censo come S.a / grana quattro. – – 4.
Domenico Doppiso possiede una Vigna in d.o luogo / le Colle di nelio di un tumulo, e Stuppelli 4. / che confina con Cesare Scigliano, Paulo d’Orlando / e Livia Russo paga ogni anno di Censo come S.a / carlini due, e grana quattro. – 1:4.
Cesare Scigliano in d.o luogo possiede una vigna / di una tumul.ta, che confina con D. Domenico / et attorno attorno le terre dell’istesso Domenico / paga ogni anno di Censo come Sopra gr. Sedici. – – 16.
Paulo d’Orlando in d.o luogo di Colle di nelio tiene / una Vigna di Stuppelli Sei, che confina con il / detto Livio Russo, paga ogni anno di Censo come / Sopra grana dodici. – – 12.
Livio Rosso in d.o luogo possiede una Vigna di / una d’una tumulata, che confina con il d.o / Domenico d’Opisio e Paolo d’Orlando paga / il Censo come Sopra di grana Sedici. – – 16
(f. 30v)
Daniele martino tiene una Vigna di due Stup / pelli, che confina con il d.o Domenico d’Opisio / Sant’Iaquinta, e le altre Terre vacanti dell’ / istesso Domenico paga il Censo ogni anno come / Sopra grana quattro. – – 4.
Giacinto Scafogli possiede una vigna in luogo / d.o lo Vallone delle gole in contro la macchia / di Cravia di quattro stuppelli, che confina con / Michele Angelo Scafoglio, e di Sotto la fiuma / rella delle gole, che paga ogni anno di Censo come / Sopra grana otto. – – 8.
Michele Angelo Scafoglio in d.o luogo tiene una / vigna di tumulate Sei Stuppelli, che confina / con il D. Giacinto la d.a fiumarella francesco ed / Angelo Tancredi paga ogn’anno di Censo come / Sopra grana otto. – – 8.
Angela Tancredi in d.o luogo tiene una Vigna / di una tumulata confina con il d.o michele / Angelo, e francesco Tancredi, e Carlo Azzim / batore paga di Censo come Sopra gr.a Sedici. – – 16.
Francesco Tancredi in d.o luogo tiene una Vigna / di Stuppelli Sei confina colli detti michelan / gelo, Angelina, e Carlo Azzimbatore paga / ogni anno di Censo come S.a grana dodici. – – 12.
Carlo Azzimbatore in d.o luogo tiene una Vigna
(f. 31)
di due Stuppelli confina colli detti francesco, ed An / gelina, e con michele martino di mansilio paga / ogni anno di Censo come Sopra grana quattro. – – 4.
Michele martino di mansilo in d.o luogo tiene una / Vigna di una tumolata confina con il d. Carlo / Azzimbatore, e Giuseppe Scafoglio paga il Censo / come Sopra grana Sedici. – – 16.
Il Giuseppe Scavoglio in d.o luogo tiene una Vigna / di due Stuppelli confina con il D. michele, e Carlo / Azzimbatore paga di Censo ogni anno come Sop.a / grana quattro. – – 4.
Giacomo marra possiede una Vigna loco d.o / la macchia delle fave, che è una tumulata / confina con michel’Angelo Russo, e Dome / nico Olivieri paga ogni anno di Censo come / Sopra grana Sedici. – – 16.
Michel Angelo Russo tiene una vigna nel d.o / luogo, che è d’una tumulata confina con / il d.o Giacomo, et il D.r Giulio di Chiara paga / ogni anno come Sopra il Censo gr.a Sedici. – – 16.
Dom.co Olivieri in d.o luogo tiene una Vigna / di una tomolata, e due Stuppelli, e confina / con il detto Giacomo, e Pietro francesco Tala / rico paga il Censo come Sopra gr.a venti, cioè / Carlini due. – 1 -.
(f. 31v)
Pietro francesco Talarico in d.o luogo tiene una / Vigna di una tumolata, e Stoppella due, e / confina con detto Domenico, e la Strada Tra esso / e il d.o Antonio di Chiara della parte di Sopra / paga di Censo come Sopra carlini due. – 1 -.
Il sig.r Antonio di Chiara in luogo detto tiene una / Vigna di una tomolata, e Stuppella due / che confina con il s.r Giulio di Chiara, e Do / menico Oliviero, et il d.o Pietro francesco della / parte di Sotto, e di Sopra Antonio di Rasio / paga il Censo Come di Sopra grana Sedici. – – 16.
Il sig.r Giulio di Chiara hà in d.o luogo una vi / gna di una tum.ta, e due Stuppelli confina / con il s.r Antonio Polibio d’Opiso, che paga ogn’ / anno di Censo Carlini due. – 1 -.
Polibio d’Opiso hà in d.o luogo una Vigna di una / tumulata confina con il Sig.r Giulio di Chiara / Alfonso Serrano, et Agostino Spatafora paga / di Censo come Sopra grana Sedici. – – 16.
Matteo Giaquinto hà una Vigna in d.o luogo / di quattro Stuppelli confina con Agostino Spa / tafora con il Vallone, dove Stà la fiumarella / paga di Censo come Sopra grana otto. – – 8.
Angelo Spatafora hà una vigna in d.o luogo di
(f. 32)
Stuppella cinque, e che confina con il S.r D. Giu / lio, e paga ogni anno di Censo come Sopra un / Carlino. – 1 -.
Antonio di bono hà una Vigna in d.o luogo di Stup / pelli trè, che confina con il Signor Antonio di / Chiara, ed’Agostino Talarico, e di Sotto la fiu / marella paga ogni anno di Censo c.e S.a gr.a Sei. – – 6.
+ Il Segno della Croce di detto Antonio Idiota, che / promette pagare come Sopra.
Agostino Talarico hà una Vigna in d.o luogo di / Stuppelli due, che confina con Antonio d’Vono / ed Antonio di Chiara paga ogni di Censo come / Sopra grana quattro. – – 4.
Vincenzo Mannara, e fratelli tiene una Vigna / in d.o luogo di una tumulata, e Sei Stuppelli / confina con Gio Pietro Pignattelli, e l’Vallone / Seccagno, paga di Censo ogni anno come Sopra / grana ventotto. – 1:8.
Gio Pietro Pignattelli in d.o luogo tiene una Vi / gna di tomolata una, e Sei stuppelli confina / con il d.o Vincenzo, e Vallone, e con Gio Domeni / co Sangaco paga ogni anno di Censo circa Sopra / due Carlini, e grana otto. – 1:8.
Gio Domenico Sangaco in d.o luogo ha una Vigna / di una tumolata, e Sei Stuppelli, che confina
(f. 32v)
con d.o Gio Pietro, e Terre vacue paga ogni anno / due Carlini, e grana otto come Sopra di Censo. – 1:8.
Tomasso, ed altri figli, e Eredi d’Ippollito Spata / fora hà una Vigna in detto luogo lo Ionaro di / quattro Stoppelli confina con marco Terraciello / Pietro Gio Bianco, paga ogni anno di Censo gra / na otto. – – 8.
Marco Terraciello ha vigna in d.o luogo di Stop / pelli, qual confina colli due eredi paga di censo / come Sopra grana otto. – – 8.
Pietro Gio Bianco in d.o luogo tiene una Vigna di / Stuppella due confina colli detti eredi, e Sotto / la fiumarella paga di Censo circa Sopra grana / quattro. – – 4.
Giuseppe Talarico hà una Vigna in d.o luogo di / Stuppella trè, che Stà Separata, confina / coll’istesso Vallone chiamato del Iararo paga di / Censo come Sopra grana Sei. – – 6.
Marco Antonio Piccolillo hà una Vigna in d.o / luogo, che pure confina, con alcune, mà Stà / in mezzo alli Terreni del Signor Antonio, e / Giulio di Chiara, e di Stoppelli trè, paga gr:a / Sei come Sopra. – – 6.
Gio Batt(ist)a Rota in d.o luogo tiene una Vigna / che pure confina con alcune di Stuppelli quat
(f. 33)
tro, cioè francesco la Cava, Gio, Adriani, ed al / tre Terre paga di Censo come di Sopra grana / otto. – – 8.
Giuseppe Caputo in d.o luogo tiene una vigna / di mezzo Stoppello confina con francesco Ar / curi, e dalla parte di Sotto vi è Gio Batt(ist)a la / Cava la fiumarella, che viene da Pietra / Santa paga ogni anno di Censo c.e S.a gr.a uno. – – 1.
Francesco Arcuri in loco d. Pietra Santa tiene / una Vigna di Stoppella cinque confina con il / d.o Giuseppe, e Paolo menardo, e la d.a fiuma / rella paga come Sopra di Censo un Carlino. – – 10.
Paolo di Ventura menardo hà una Vigna in d.o / luogo Stuppella trè confina con il d.o fran.co / Arcuri, e con altre Terre di esso francesco / e michele Angelo Scigliano paga come S.a / di Censo grana sei. – – 6.
Michele Angelo Scigliano in d.o luogo hà una / Vigna di una Tumulata, che Stà da parte / Sola, e di Sotto vi è la fiumarella Sud.a paga / di Censo come Sopra grana Sedici. – – 16.
Francesco la Cava figlio di N.r Gio Domenico hà / una Vigna in d.o luogo Petra Santa di due tumu / late confina con Giuseppe Batt(ist)a Rota, ed Angelo
(f. 33v)
Mirabello, e francesco Nicocci paga ogni anno / di Censo come Sopra Carlini trè, e grana due. – – 2.
Io Lorenzo Barbiero à nome del d.o francesco la / Cava mi obligo come Sopra.
Angelo mirabello hà in detto luogo una Vigna / di Stoppella Sei, confina col detto Angelo mi / rabello, francesco Tiricoci Pietro Gulzo, ed / Eredi di Leonardo Barca paga grana dodici / come di Sopra. – – 12.
Francesco Tricocci in d.o luogo hà una vigna di / Stroppelli Sei confina con d.o Angelo masca / no, francesco la Cava paga di Censo ogn’anno / come Sopra grana dodici. – – 12.
Pietro Gulzo hà una Vigna in d.o luogo di Stopel. / Sei confina con Angelo mascaro, e l’eredi / di Leonardo Barca paga ogni anno di Censo / come Sopra grana dodici. – – 12.
Bernardo ed altri figli ed heredi di Leonardo Bar / ca in d.o luogo hà una vigna di Stoppelli cin / que, che confina con donato Rivello con d.o / Angelo Maccaro, e Pietro Guzzo paga grana / dieci come Sopra. – – 10.
Santorio d’Ippolito in d.o luogo tiene una Vigna / di una tumulata, e Sei Stuppelli, confina
(f. 34)
con Gio Batt(ist)a d’Ippolito, ed altri eredi di Gio / Pietro d’Ippolito, e Sotto la fiumarella paga / di Censo grana ventotto d.o di Sopra. – 1:8.
Gio Batt(ist)a d’Ippolito in d.o luogo tiene una Vigna / di una tumulata confina con d.o Sartorio, e fran.co / d’Alessio dalla parte di là della fiumarella paga / come Sopra grana Sedici. – – 16.
E più in luogo d.o lo pentino del funaro il d.o tiene / un’altra Vigna di due Stuppelli confina da / parte Isola, e vi Sono le Terre Sue medesime / intorno paga di Censo come Sopra gr.a quattro. – – 4.
Luc’Antonio Borza in luogo detto lo fornaro ha / ve una Vigna di Stuppelli Cinque confina colla / Vigna d.o Santorio Angelino Tancredi, e la / via in mezzo ad esso, e d.o Sartorio paga ogni / anno come Sopra un Carlino. – – 10.
Angelo Mascaro in d.o luogo hà una Vigna di / Stuppelli Sei, confina con Angelo mirabello / e francesco Tricocci Pietro Gulzo, e li eredi / di detto Leonardo Barca paga grana dodici / d.o di Sopra. – – 12.
Francesco d’Alessio in d.o luogo hà una Vigna tu / mulata una, e due Stuppelli confina con / Gio Batt(ist)a d’Ippolito, e la fiumara in mezzo / paga ogn’anno come S.a due Carlini. – 1 -.
(f. 34v)
Giuseppe Pignanello have una Vigna in d.o / luogo di Pietra Santa di tumulate due / e Stoppelli quattro comune con not.r Anto / nio Pignanello, e Giulio Cesare Longobardi pa / ga ogni anno come Sopra tarì due. – 2 -.
Io Giuseppe Pignanello accetto la Sopradetta / partita, e mi obligo pagare alli Sopradetti / Carlini quattro.
Giulio Cesare Longobardi tiene una Vigna in d.o / luogo di Stoppelli trè confina con il d.o Giuseppe d’ / Antonio Ferraro dalla parte di Sotto paga ogn’ / anno di censo come Sopra grana Sei. – – 6.
Gio Pietro d’Alessio tiene una Vigna in d.o luogo di / Stoppelli due confina colla fiumarella, ed intor / no di là confina la fiumarella, vi è la detta / Vigna di Gioseppe Pignanello paga di censo ogni / anno come Sopra grana quattro. – – 4.
Antonio Ferraro hà una Vigna in d.o luogo di / Stoppello quattro confina con michele Spatafora / e Giulio Cesare Spatafora, e Giulio Cesare lon / gobardi paga ogni anno di Censo come Sopra gr.a otto. – – 8.
Perri Gentile hà una Vigna in d.o luogo di Stoppelli / trè confina con Andrea Barbieri con Gio: Pietro / Pignanello, e la fiumarelli paga ogni anno co / me Sopra grana Sei. – – 6.
(f. 35)
Michele Spatafora hà una Vigna in d.o luogo di / Stoppelli due confina con Antonio ferraro, e di Sotto / la fiumarella paga ogni anno di Censo come S.a gr. 4. – – 4.
Pietro Gio Pignanello hà una Vigna in d.o luogo d’una / tumulata confina con Perri Gentile, e con Roberto / Leonetti paga ogni anno di Censo grana Sedici. – – 16.
Roberto Leonetti ha una Vigna in d.o luogo di Stoppole / tre confina con il d.o Pietro Gio: e di Sotto la fi / umarella, che Stà incontro alla Vigna d’Antonio / ferraro paga di Censo ogni anno come Sopra gr.a sei. – – 6.
Domenico Iacquinta hà una Vigna in loco detto Ar / cevadia di una tumulata confina con Biasio / Iaguinta, e dall’altra parte di Sotto la fiuma / rella maria di Schiano paga ogni anno di Censo come / Sopra grana Sedici. – – 16.
Biasio Iacquinta hà una Vigna in d.o luogo di una / tumulata confina con Domenico Iacquinta, e / maria figlia, ed il Vallone incontro al d.o Pietro / Gio: paga ogn’anno di Censo come Sopra grana / Sedici. – – 16.
Maria foglia ha una vigna in d.o luogo di Stop / pelli Sei confina con il d.o Biasio, e Gio Batt(ist)a / Scarcello, e Luca Giovanni Iacquinta paga di / Censo ogni anno come Sopra grana dodici. – – 12.
Gio Batt(ist)a Scarcello in d.o luogo tiene una Vigna
(f. 35v)
di Stoppilli quattro confina colla d.a maria fig.a / e Luca Gio Iaquinta paga di Censo ogni anno come / Sopra grana otto. – – 8.
Luca Giovanni Iacquinta in d.o luogo hà una Vigna / di uno Stoppello confina con il detto Gio Batt(ist)a Scar / cello, maria boglia, e Pietro Gio Pignanello di / là dal fosso paga di Censo ogni anno come Sopra / grana due. – – 2.
Nuntiato Artese in d.o luogo possiede una Vigna / di uno Stuppello confina con il d.o Gio Batt(ist)a Scar / cello, e maria foglia paga ogni anno di Censo / grana due. – – 2.
Luca Gio mirando tiene una Vigna in loco detto / il Collo di Stoppelli Sei confina con Gio Pietro / Scarcello, e Gio matteo longobardo paga ogni / anno di Censo grana dodici. – – 12.
Gio Pietro Scarcello tiene una Vigna in d.o luogo / di Stoppelli Sette confina con il d.o Luca Gio. / e Gio mactio longobardi paga ogni anno di / Censo come Sopra grana quattordici. – – 14.
Gio matteo Longobardi hà una Vigna di uno / Stoppello, e mezzo in d.o luogo confina con / il d.o Luca Gio: e Gio Pietro Scarcello paga / ogni anno di Censo come Sopra grana tre. – – 3.
Francesco Antonio Strongoli hà una vigna in d.o
(f. 36)
luogo lo Celso di Stoppeli due confina con Cola / maria Barbieri, e Giulio Olivario paga ogni / anno di Censo ut Supra grana quattro. – – 4.
Cola maria Barbieri ha una Vigna di Stoppelli / uno in d.o luogo confina con il d.o fran.co Antonio / e Giulio Oliviero, paga ogni anno di Censo gr.a due. – – 2.
Giulio Oliviero ha una Vigna in d.o luogo di mezzo / Stoppello confina colli d.ti Cola m.a, e francesco / Antonio Strongoli paga ogni anno di Censo come / Sopra grana uno. – – 1.
Signor filippo Secreti in d.o luogo possiede una / Vigna di tumola uno e Stoppelli quattro con / fina con Gio Tomaso Azzimbatore, Agostino / Lucente paga ogni anno di Censo come Sopra / grana venti quattro. – 1:4.
Gio Tomasso Azzimbatore hà una vigna in d.o / luogo di Stuppella Sei confina con il detto s.r / filippo Agostino Lucente, e Gio Batt(ist)a Vasili / paga ogni di Censo grana dodici. – – 12.
Io Gio Tomasso Azzimbatore.
Agostino Lucente hà una Vigna in d.o luogo / di Stuppelli trè confina con il s.r filippo Strati / e Gio Tomaso Azzimbatore, e francesco paga / ogni anno di Censo come Sopra grana Sei. – – 6.
Francesco Scarcello hà una Vigna in d.o luogo di
(f. 36v)
Stoppelli quattro confina con il detto Gio Batt(ist)a, e Gio Tomaso / Azzimbatore paga ogni anno di Censo come Sop.a. – – 8.
Gio Batt(ist)a Vasili hà una Vigna in d.o luogo di uno / Stuppello, e mezzo confina con Agostino Lucente / e Gio Tomaso Azzimbatore, e francello Scarcello / paga ogni anno di Censo come Sopra gr: tre. – – 3.
Antonio Barbieri di Cerchi hà una Vigna in d.o / luogo di Stoppelli trè confina con il s.r Gio / Russo, ed altre Terre Schette del med.o Antonio / paga ogni anno come Sopra grana Sei. – – 6.
Il s.r Gio Russo hà una vigna in d.o luogo di tu / molate due, e Stoppelli quattro confina con / il d.o Antonio, e di Sopra con Giuseppe Scarcello / e francesco Parello paga ogni anno Carlini quat / tro di Censo come Sopra. – 2 -.
Giuseppe Scarcello in d.o luogo hà una Vigna di tu / mulate una, e Stoppelli due, confina di Sotto / con il s.r Gio, e francesco Percello paga ogni anno / di Censo come di Sopra Carlini due. – 1 -.
Io Giovanni Russo dico, e prometto pag.re come S.a.
Francesco Perrello hà una Vigna in d.o luogo di / tom.te una, e Stoppelli due confina con il d.o s.r / Gio: e Giuseppe Scarcello, ed all’altra banda / Coladara via med.te paga ogni di Censo come S.a / grana venti. – 1 -.
(f. 37)
Coladara ha una Vigna in d.o luogo di un Stopello / confina con il d.o francesco Parello via med.te / paga ogni anno di Censo come Sopra grana due. – – 2.
Io Coladara affirmo ut S.a.
Il Sig.r Giuseppe mancini hà una vigna in detto / di una tum.ta, e Stoppelli quattro confina con / Cola Oliverio, Gio Tomasso Scigliano ed altre / libere del Signor filippo Secriti, Gio Tomaso / Scigliano paga ogni anno di Censo come Sopra / grana ventiquattro. – 1.4.
Cola maria dipignano hà in d.o luogo una Vi / gna di Stuppelli trè, confina con Gio Pietro / Pignattello, ed altre Terre libere del d.o Signor / filippo Secreti, ed esso Cola maria depignano / paga ogni anno di Censo come Sopra gr: 6. – – 6.
Gio Pietro Gentile hà in d.o luogo lo Celso una / Vigna di Stoppelli due, e tom.te una, confinante / con Cola m.a dipignano, Gio matteo Longobardo / e Tullio Grimaldo paga ogni anno di Censo come / Sopra grana venti. – 1 -.
Gio matteo Longobardi tiene una Vigna in d.o loco / di Stuppelli due confina con d.o Gio Pietro, e Tullio / Grimaldo paga di Censo come Sop.a grana quattro. – – 4.
Tullio Grimaldi in d.o luogo hà una Vigna di
(f. 37v)
Stuppelli quattro confina colli detti Gio Pietro / e Gio matteo, e Gio Tomaso Gentile paga di / Censo come Sopra grana otto. – – 8.
Gio Tomaso Gentile hà in d.o luogo una Vigna di Stuppelli 4. confina con fabritio Paladino / con il d.o Tullio, ed altre Terre di esso Gio Tomaso / paga di Censo come Sopra grana otto. – – 8.
+ Il Segno della Croce di d.o Gio Tomasso di proprie / mani quale Si obliga, ut Supra ideo tactis.
Gioseppe Puzzella hà una Vigna in loco detto Ar / cavadia di Stupp.e 4. confina con Gio Domenico / lo petrone, e Pietro delarico, e michele Torchia / ro, e paga ogni anno di Censo come S.a gr: otto. – – 8.
Gio Domenico lo Petrone hà una Vigna in d.o luoco / di Stoppelle trè confina con il detto Giuseppe / e francesco Russo, michele Turchiaro paga / ogni anno di Censo come Sopra grana Sei. – – 6.
Francesco Russo hà una Vigna in d.o luoco di Stopp.e / trè confina con il d.o Giuseppe Pozzella Gio Do / menico, e Pietro Talarico paga ogni anno di Censo / come Sopra grana Sei. – – 6.
+ Segno di Croce del d.o fran.co idiota, che promette / pagare come Sopra.
Gio Pietro Arcuri in loco d.o il Celso possiede un / horto di Celsi di Capacità di uno Stuppello con
(f. 38)
fina con Cola maria di pignano, e lo Vallone / dello Celso come Sopra grana due paga il Censo. – – 2.
Agostino Amoroso hà una Vigna in d.o luogo Ar / chavodia d’uno Stoppello confina con Pietro / Talarico micchele Cucchiara paga ogni anno / di Censo come Sopra grana due. – – 2.
Pietro Talarico hà una Vigna in d.o luogo di Stop / pilli trè confina con il d.o Agostino Amoroso / francesco Russo, e michele Cucchiaro paga ogn’ / anno di Censo come Sopra grana otto. – – 8.
Michele Cuchiaro in d.o luoco hà una vigna di Stop / pella trè confina con il detto Agostino Amoroso / Pietro Talarico, e Giuseppe Puzzella paga di Cen / so come Sopra grana Sei. – – 6.
Io Pietro foglia hò una Vigna in loco detto la / Staula di tum.ta due confina con Domenico Greco / ed altre Terre del d.o Dom.co paga ogni anno di Cen / so come Sopra un Tarì, e grana dodici. – 1.12.
Dom.co Greco hà una Vigna in d.o luogo di Stuppella / Sei confina con Carlo Ratta il d.o Gio Pietro, e / Tomaso Tricoli paga ogni anno di Censo come / Sopra grana quattordici. – – 14.
Tomasso Tricoci ha una Vigna in d.o luogo di Stup / pella Sette confina con il d.o Dom.co Greco, e Sal
(f. 38v)
vatore di Rende paga ogni anno Censo come S.a / grana quattordici. – – 14.
Salvatore di Rende hà una vigna in d.o luogo di Stop / pella Sei confina con il D.r Tomaso Tricocci, e Gio Pie / tro melluso paga di Censo come Sopra grana dodici. – – 12.
Giacomo di Luca hà una Vigna in d.o luogo di una / tumolata confina con Gio Pietro melluso, lelio / Brunetto, ed Antonio di Petrone, paga di Censo / come Sopra grana Sedici. – – 16.
Gio Pietro melluso hà una Vigna in d.o luogo di Stop / pella Sette, confina colla Vigna di detto Salvatore / Rende, e Gicomo di luca, ed Antonio Petrone paga / ogni anno di Censo come Sopra grana quattordici. – – 14.
Lelio Brunetti hà una Vigna in d.o luogo di Stoppella / Sei confina con D. Giacomo di luca, fran.co Pergolo / e Gio Batt(ist)a la Cava, paga ogni anno di Censo come / Sopra grana dodici. – – 12.
Francesco Pergolo ha una Vigna in d.o luogo di Stoppella / Sei confina con Domenico Settissa con d.o Celio, e fran / cesco della Cava paga ogni anno di Censo come Sopra / grana dodici. – – 12.
Antonio lo Petrone hà una Vigna in d.o luogo di uno / Stoppello quello confina con Vitt.a luzza d.o Giacomo / di luca, e Gio Pietro melluso, paga ogni anno di
(f. 39)
Censo come Sopra grana due. – – 2.
Gio Batt(ist)a la Cava in d.o luogo la Staula ha una Vigna / di uno Stoppello confina con Giuseppe Caputo, francesco / Pergolo, e Celio Brunello paga di Censo come Sopra gr.a / due. – – 2.
Angelino Oliviero hà una Vigna in d.o luogo di uno Stop / pello confina colle Terre di Sartorio Olivieri attorno / attorno paga di Censo come Sopra grana due. – – 2.
Gio matteo Tansaro hà una Vigna in d.o luogo di uno Stup / pello confina colle Terre di Andrea Iuliano, e Sua So / cera attorno attorno paga di Censo come S.a grana due. – – 2.
Bartolo Artese hà una Vigna in d.o luogo d.o buono giorno / di Stoppella tre confina con Gio Tomaso Valente, Do / menico foglia, et altre Terre di esso Bartolo, paga di / Censo come di Sopra grana Sei. – – 6.
Gio Tomaso Valente ha una Vigna in d.o luogo di Stop / pella due, dove confina con il d.o Bartolo, e Luc’An / tonio Berardo paga ogni anno di Censo c.e S.a gr: 4. – – 4.
Luc’Antonio Berardo hà una Vigna in d.o luogo / di Stoppella quattro confina con il d.o Gio Tomasso, e / Gio Antonio Polito paga ogni anno di Censo come S.a gr.a otto. – – 8.
Gio Antonio Polito, hà una Vigna in d.o luogo di Stop / pella quattro confina con il d.o Luc’Ant.o Berardo / Domenico marasa paga di Censo come Sopra grana / otto. – – 8.
Domenico marasco hà una Vigna in d.o luogo di Stuppella / due confina con il detto Gio: Antonio, e Gio di Perri / paga di Censo ogni anno come di Sopra grana quattro. – – 4.
(f. 39v)
Gio di Perri hà in d.o luogo di bongiorno una Vigna / di Stoppella quattro confina con Giuseppe Spatafora / ed Antonio Olivieri di florito paga ogni anno di / Censo come Sopra grana otto. – – 8.
Giuseppe Stafora ha una Vigna in d.o luogo di Stoppella / quattro confina con il d.o Gio. de Perri, e Gio Antonio / Olivieri di florito paga di Censo come Sopra gr: otto. – – 8.
Antonio Olivieri di Florito hà una Vigna in d.o luogo / di Stoppella due confina con il d.o Giuseppe, e Gio. / de Perri, e coll’eredi di Pietro Gio: Iaquinta pa / ga ogni anno di Censo grana quattro. – – 4.
L’Eredi di Pietro Gio Iaquinta ha in detto luogo una / Vigna di trè Stoppella confina con il d.o Antonio / Olivieri ed altre loro Terre libere pagano di Censo / come Sopra grana Sei. – – 6.
Mauritio Bruno hà una Vigna in loco detto lo Vallone / dello milo di mezzo Stoppello confina con minico / Gio foglia, e le Terre di Giuseppe lingarello, paga / di censo ogni anno come Sopra grana uno. – – 1.
Domenico Gio foglia hà una Vigna in d.o luogo di / una tumolata confina con maria Gaetano / e Cola Olivieri med.te lo Vallone, paga di Censo come / Sopra grana Sedici. – – 16.
Cola Olivieri in d.o luogo ha una Vigna di Stoppella / quattro confina con il d.o Domenico Giovanni fo / glia, ed altre Terre libere di d.o Cola paga ogni anno / come Sopra grana otto. – – 8 .
(f. 40)
Cola maria magro hà una Vigna in d.o luogo di Stop / pella trè confina con d.a Maria Gaetano, ed Incontro / la Vigna di marco Antonio d’Ambrosio paga di Censo / come Sopra paga come Sopra grana Sei. – – 6.
Andrea Oliverio hà una Vigna in d.o luogo di una tum.ta / e Stoppella due confina con marc’Antonio d’Ambrosio / ed altre Terre di esso Andrea paga di Censo come Sopra / Carlini due. – 1 -.
Io Andrea Oliverio mi obligo pagare come di Sopra.
Marc’Antonio d’Ambrosio hà una Vigna in d.o luogo di / Stoppella due confina con il detto Andrea Oliverio, An / drea Locato, e Cola maria macro paga ogni anno / di Censo come Sopra grana quattro. – – 4.
Carlo Talarico hà una Vigna in d.o luogo, che è di mez / za Stoppella, confina con Rosato Ambrosio, e le Ter / re di Giuseppe Pignanello paga come Sopra di Censo / grana uno. – – 1.
Rosato Ambrosio hà una Vigna in d.o luogo di Stoppella / due confina con il detto Carlo Talarico, e le Terre del / d.o Giuseppe Pignanello paga ogni anno di Censo all’ / Abbate come Sopra grana quattro. – – 4.
Lorenzo Barbiero paga annue grana undici, e mezzo / per le Terre di Ampolino, che nella Platea vecchia / Si notano à Scipione Bisonto. – – 11 ½.
Io Laurenzo Barbiero aff.o ut S.a.
Domenico Maffeo paga annue grana ventidue, e mezzo
(f. 40v)
per l’eredi di Agata allo Ponte d’Ampollino, che / nella Platea Vecchia fog: 52. Si notano à Giacomo / martino oltre il Censo in Germano notato foglio 36. – 1:2 ½.
Il mag.co Pietro Paolo Secreto paga annue grana venti / due, e mezzo per l’eredi Celestella, che nella platea / vecchia à foglio 52. Si notorno à Bartolo Pietro, e / fratelli, oltre il Censo in germano notato a fog: 36. à t.o. – 1:2 ½.
Vi sono ancora alcuni Terreni detti li Communi, li quali / Si Sogliono pascere communi da tutti li Cittadini di S. / Gio, e di Cosenza, e Suoi Casali, e dalli fidati del baglivo / dell’Abbazia di S. Gio: e Sono l’infra(scri)tti luoghi, cioè / li Piani di Ampolino, Canale, li Ritasi, il Piano / dello melillo, e Lorica S. nicola.
Il Commune delli piani d’Ampolino comincia dal d.o / fiume, e proprio nel luogo detto lo passo de coco, e / tira con il fiume in Sù finche arriva alla volta / grande, e proprio alla Cortina delle Vacche, e poi pi / glia à mano destra verso Coporosa, e volta in giù / per lo Spartone delle Terre di Porisi, e confina colla / difesa di Pietro Paolo Secreto e colla dif.a delli / Eredi di Antonio locanto, ed appresso colla difesa / di Simone di martino, e poi via per lo Casalino / del q.m Claudio Petitto, ed appresso colla difesa di Pietro / Paolo Petitto, dove piglia per lo Carrolo Carrolo / della parte di Sopra, e poi confina colla difesa di / Nutiato Petitto, ed appresso colla difesa di Pietro
(f. 41)
Paolo Petitto, e per la Colle di D. lutio Pasquale tira colli / confini di lorenzo Barbieri, e delli monaci di S. Domenico di / Pietrafissa, e ritorna al passo di Coco, dove fù cominciato, e que / sti communi come Sopra descritti Sono tutti li piani contenuti / dentro li detti confini contigui alla detta difesa di Lorenzo, le / quali Stanno alla falda della montagna, e terminano / nel fine di essa montagna, e dove comincia il piano, che / e commune, conforme è ancora il piano, che Stà alla par / te del fiume, che è Commune del Reg.o, dove li Cittadini / di San Giovanni hanno ancora facoltà di poter pascolare / conforme tutti gl’altri Casali di Cosenza, colli quali gode / la Communanza.
In luogo detto Canale vi è ancora un Commune il quale prin / cipia proprio dalla fontana di labro, e tira in giù la fiuma / rella dell’istessa fontana chiamata Sabuto Sino al passo / Petrarva, di dove volta alla via, che ritorna verso la detta / fontana di labro in loco detto li rizzosi, dove è una difesa / che fù già delli Rizzusi, che hoggi la possiede il Sig.r Anto / nio Cavalcante +.
Vi è un Commune, il quale comincia dal passo del Vallone, e / proprio dove era la forgia, e per lo Vallone in giù Si unisce / con l’altro Vallone, e per lo Vallone in Sù esce alla Strada / publica, che và verso li Casali di Cosenza, e per la via ritor / na al passo Sopradetto del Vallone.
In luogo detto Lurica vi è un Chiano, ch’è parimente commune
(f. 41v)
e per lo mezzo vi passa il fiume d’Albo, il quale comincian / do dalla difesa di nocella hoggi posseduta dalla Signora / Flaminia Barbassa confina colli fini della detta difesa, e / tirando in Sù verso Cosenza confina colla difesa di francesco / di Simone d.a Scarda, esce allo passo di lorica, e per lo piano / d.o le volte di quella esce per dritto all’altro Commune, al Terri / torio Reg.o, e per lo passo di ponnicollito passa al fiume Albo, e / fere alla via proprio in loco detto alla Cava delli Spagnuoli / per la via vecchia, e per lo piano volta all’altro fiume d.o / de lorica, dov’è la Terra, e poi fere alla fontana di notar / Ottavio di martino, ed esce alli piani di Cornacchio, che con / fina con una difesa Solo del detto Carlo Rota, e per li fini dell’ / istessa difesa Solo arriva al fiume Albo, e tira in giù / per l’istesso fiume, quanto tira l’istessa difesa Sola, che / confina con il medesimo fiume, e poi per li med.mi confini / della difesa Sola torna indietro verso la Chiusa di Roval[e] / e passa Sopra la detta Chiusa con un tiro di pietra, e con / fina colla difesa di francesco Sonatore, e tira per lo piano / in giù Sino al ponte di nocilla, e Stà passato la Terra di / nocilla, e torna alle dette difese di nocilla, di dove fu / cominciato, il quale commune circoscritto come Sopra, e tutto / il piano, che non Si ara, che Stà compreso dentro alli detti / confini, e le difese chiamate di Sopra per li confini tengono / Solamente quello tiene la Scesa, e la Costa della montagna / ch’è il piano tutt’è commune.
(f. 42)
Item in loco detto S. Nicola è proprio dove Si dice la Torre di / Volpe in testa è lo Commune come Sopra, quale confina colla / difesa di San Nicola Sottana dalla parte di Sopra di detta / difesa, e fere al macchione del forno della pece, in mezzo del / quale vi Sono due pini, e nel pino Sottano vi è una pietra / grande, e ripartite in più parte, e proprio dove è nel mez / zo del detto macchione vi è un galapo, e Sorge per detto Ga / lapo à detto forno della pece, ed à d.o forno Siegue di pia / no per mezzo del pinetto per lo Colono, e Siegue alli pini / alto di Sopra lo macchione libero di detta difesa, che / confina colla difesa delli monaci di monte Oliveto / di Pelosi detto Vallone alle Case, e Siegue la Terra in Sù / che confina con macchia di Pietro, e finisce allo Ca / stello di Volpe intesta acqua fundente nel destro verso / mezzo giorno, ed à d.o Castello asciende al galapo verso al / bosco verso Tramontana, ed esce alle fornelle, e di là Se / guita come tengono li confini di S. Nicola Settano / e Si unisce colla difesa di San Nicola Settano, ed à d.i / limiti in Sù, come comincia il term.to d.o di sopra.
Io Vincenzo dipignano Perito eletto per detto mag.co Delegato / hò deposto, ut Supra. Il segno della Croce di proprie / mani di detto marco Antonio Nicolella ut S.a Perito.
Io Santo Oliviero decte hò deposto ut S.a.
Io Francesco maria Saccomanno fui presente, ed alla
(f. 42v)
lettura della presente Platea letta in presenza deli retroscritti / huomini periti, et accett.e di essa per li eletti huomini periti.
Io Francesco Oliverio fui presente ut s.a.
Io filippo Oliverio fui presente ut s.a.
Io Andrea d’Ippolito fui presente ut s.a.
Io Gio Batt(ist)a Strongoli fui presente come di Sop.a.
Io Diego Oliverio Sono testim.o ut s.a.
Die 19. mensis Octobris Sec(und)ae Ind.s 1652. in Terra Roccae neti Dioecesis Sanctae / Severinae prov(inci)ae Calabriae Citra.
Mag.cus U.J.D. Philippus de Bardis ad p(raesen)tis Cap.us Terrae S. Joannis in flore / ac renovatione, Seu nova confectione Plateae bonorum, Seu Jurium / Spectantium ad Abb.am S. Joannis in flore Judex S.R.C. et Regiae / Cam.ae Sum.ae Sp(ecia)l(it)e(r) pelve.ti assumptis Secum mag.co Joanne vito Pigna[tello] / ed Andrea Battaglia, et mag.co Dionisio de Ciccio eiusdem Terrae Viris / discretis et bonae famae, ac in Similibus negociis, et infrascriptis Terri / toriis, et locis practicis, et expertis una mecum notario, et Actuario / infra(scri)pto de mandato, et testibus accessi ad infra(scri)pta loca Gabellas / Terras, et Culturas interrogando ipsos mag.cum Joannem Vitum, et / Andream, et alios infra(scri)ptos illorum possessores, et Censuum debito / res praevio Juramento eidem allato de quantitate, et qualitate / infra(scri)ptarum Terrarum, pascuum, defensarum, Censuum, et aliarum / responsionum, ac de illorum confinibus, aliisque qualitatibus et / circumstantiis, nominibus, et cognominibus possessorum, et / debitorum possessivè de quantitate tam debita, aliisque desuper / necessariis, et opportunis, et Solum ibidem essemus auditis eorum di / ctis depositionibus, idem mag.cus Capit.nus, et Judex ut S.a delegatus ha / bens praemanibus plateam antiquam bonorum, et eius Abb.ae factam / de anno 1576., et praesertim à fol. 137. usque ad folium 156 ubi [sunt]
(f. 43)
adnotata bona eiusdem Abb.ae existentia in d.a Rocca Neti eiusd. / partitas cum eorum dictis, et depositionibus concordando mandavit / mihi notario, et act.o Int(ot)o describi, et designavi infra(scri)pta loca / gabellas, Culturas, et Census cum expressione, et declaratione li / mitum, et terminorum qualitatum, et quantitatum, prout in / praesentia mag.ci Cap.nei ut S.a delegati dictorum Peritorum, et infra(scri)ttorum / Censualium, et debitorum, ac quantitate praevii Juramenti eo / rum dicta, et depositiones eorum recipi Singula Singulis leg(it)me reservando, ut in eum quisque modum descripsi, et confirmavi / presentibus testibus Santo Oliverio de Terra Sancti Joannis in / flore, francisco maria Saccomanno de Grimaldo, Cesare Turano / de Civitate Cotronis.
L’Abbadia di San Giovanni in fiore hà una grancia nel Terri / torio della Rocca diretto in loco Serrato chiamata Santa maria / delle Serrate, dove vi è un priore con due monaci, li quali hanno / la mensa Separata dall’Abb.a dell’entrate, e tiene alcune Case, / Vigne, Terreni intorno.
Nel detto Territorio della Rocca vi è il corso Iuca, la maggior / parte del quale appartiene all’Abb.a di S. Giovanni, cioè, che / ogni volta, che Si Semina, vi hà il mezzo terraggio, che è il / Censo tt.o alla grussa per ogni tom.a di terra, e Si paga dentro la / detta Terra della Rocca nel mese d’Agosto, il quale Censo de luca / ed altri Terr.ni, che appartengono all’Abb.a comincia dall’ombro / di Vinetta, e tira per dirittura à deto alla volta di Nicoli, e con / altri in giù, finche arriva à term.re d.o attilo per lo termine, escie / alla fiumarella di Vetrano in Sù à Cavolino, e per lo termine / à Cuocolino in Sù, esce alla difesa della Corte Baronale, e prop.o
(f. 43v)
accanto della Valle dell’Olmo, e la Terra, Seu Stazzi per le / mandre Soprane, che confinano colla detta difesa, cala per un / termine in giù, finche esce alla via, che viene da Strongoli / alla difesa per la via finisce al detto Omero di netto, che è il / primo tenimento, e termine d.o di Sopra.
Dentro la detta Circonscrittione di Terra, oltre le Terre, che rispon / dono come Sopra alla detta Abb.a di S. Gio: ve ne Sono molte, le / quali Sono d’altre Abbatie d’altri Padroni particolari, che Sono / l’infrascritti cioè.
Il Seminario di Santa Severina vi possiede un Cugnale à canto l’ / ombra divinetta d.o di Carvolino, e S. Pietro Cramasto, che confi / na colle Terre del sig.r Gio Vito Pignatti reditie alla d.a Abb.a d.a / la Cella della difesa, e colla Gabella di Tricoli, che è della / Corte Baronale della Rocca, il quale Cugnale non rende alcuna / cosa à d.a Abb.a.
Il Sig.r Gio Vito Pignanello, e Domenico Susanna possiedono un / Censo di Terre deli terrati, che rende il mezzo terraggio à S.ta / maria della Patria confina da una parte con il Vallone delle man / dre Soprane.
Domenico Susanna possiede un terr.o d.o le marinelle passato il Vallone / delle mandre, che Si dice ancora Valle torta, e rende terrag.o alla / detta Abb.a dello Patire, e confina col d.o Vallone delle mandre So / prane, e colle Terre di Celestino, e col Vallone, che Scende dalla / mortella, e la volta di S. Elena.
Il Sig.r Gio Vito Pignatti possiede le Terre d.e il piro russo, dove Si / fanno le mandre Sottane, e le Terre, che furono di Bartolo Pi / callo, che confina insieme, e pagano lo mezzo terraggio à Santa
(f. 44)
Maria dello Patire, e confina ancora colla Valle della martella / verso Tramontana, e verso ponente con Valle torta, e la via, che / è Sopra marinetta.
L’istesso Gio Vito possiede le Terre poste alla Valle della martella / e Cesauro, che rendono alla detta Abb.a del patire, e confinano verso / Tramontana con la Valle della Ducca, e d’altro colla difesa, e da / basso con la via, che Si và al dattilo.
Item lo detto Gio Vito possiede un pezzo di Terra d.o S. Elena reddititio / alla detta Abb.a del Patire, e parte con il patrimonio di esso sig.r / Gio Vito, e con il fiumarello, e Sopra con il marinetto.
Item lo detto possiede il patrimonio, che è Suo libero, e confina col / piano di lavello, e colle volte della pira.
Item lo detto Gio Vito possiede un pezo di terra d.o di S. Elena reddititio / alla detta Abb.a del patire, et un vignale poco distante dal d.o / patrimonio, che è parimente libero del d.o Sig.r Gio Vito.
Item lo detto possiede un pezzo di terra in loco d.o la Valle del Para / sino, che fù delli Caponzachi, che confina con la gabella di Co / varlino verso ponente, e Vitravo verso tramontana, e colle Terre / di Pietro Paolo de Vito dall’altra parte, e con lo Vallone del piano / delli fraili.
Dionisio di Cicco tiene in loco detto li cerceti un pezzo di terra confina / con la Gabella di Tricoli colli Secreti del Sig.r Gio Vito, e la via / publica.
La Corte della Rocca Baronale possiede insieme con Domenico Su / sanna la volta di Cavallo, ch’è libera della med.a Corte con / fina Sopra, e Sotto colla Valle del d.o Sig.r Gio Vito dell’Abb.a, e / con il fiume neto, e le piane di Cavallo.
Item la detta Corte possiede un pezzo di terre in loco detto la Colla
(f. 44v)
della lupara, che rende il mezzo terraggio alla Sopradetta Ab / bazia del Patire confina colle Terre d.e la Colla degl’Ogliastro, e / colli piani di Iuca, che furno di marc’Antonio laurello.
Item la detta Corte insieme con il detto Sig.r Gio Vito pignalello possie / dono un pezzo di terre nel luogo detto la Valle della Bruca, che / dalla parte di Sopra verso Tramontana confina con li Stazzi delle / pecore verso Ponente con le Valle della martella, che rende / il mezzo Terraggio alla detta Abb.a del Patrim.o.
Item la detta Corte possiede un Vignale grande, che fù del q.m marc’ / Antonio Taurello, dove Si dice li piani di fuca, che rende il / mezzo terraggio alla detta Abb.a del Patire, confina con il piano / frasso del detto Signor Gio Vito, che risponde alla d.a Corte, e colle / Terre di Pietro Paolo Oliverio, che furono di Geronimo difino / verso ponente, che rendono il mezzo terraggio alla Abbazia / di S. Gio:
Il Priore di S. Pietro Nissi possiede la Gabella di S. Nicola confi / na colla Valle di Covello lo dattilo, e le coste del magazzeno.
Il Seminario di Santa Severina possiede due vignali in loco d.o lo / Carvolino, che non pagano all’Abb.a cosa alcuna confina colla / Gabella di S. Nicola, e le destre del magazzeno.
Domenico Susanna tiene la volta di Covello, che rende alla Patire / confina colli piani di Covella.
Il resto di tutte le Continentie dentro li Sudetti confini descritti nella / prima partita del Soprad.o Territorio de Iuca, cioè dall’ombro / di Vinetta in giù al dattilo come Sopra paga il mezzo terraggio / all’Abb.a di S. Gio: eccettuate Solamente le Sud.e terre come / Sopra descritte, e confinate, e dentro di esso vi Sono molti pezzi / di Terra posseduta da diverse persone, che hanno il Jus arandi, e / pagano il mezzo Terraggio come Sopra all’Abb.a di S. Gio, e Sono
(f. 45)
descritte le partite loro Separatamente nella detta platea vec / chia dal fogl: 143. Sino al fogl: 155., ed il resto delle Terre contenute / nelli detti confini di fuca come Sopra parimente rendono il mezzo / terraggio, quando Si Seminano, all’Abbazia di S. Gio in fiore come / Si dice anco nella detta Platea, come Si dice à fogl. 155., e quelli / che possedono le dette Terre, che pagano il mezzo terraggio all’ / Abb.a di San Gio: in fiore nel d.o Censo di Suta descritto come Sopra Sono / gl’infra(scri)tti, cioè.
La Corte Baronale di d.a Terra il Sopradetto Gio Vito Pignetto, il / d.o Dionisio di Cicco della Rocca, li PP. Agostiniani di detta / Terra, Pietro Paolo di Vico della med.a Terra ognuno per la / Sua parte, come Stanno descritti nella detta Platea vecchia in / detti fogli ognuno à Suoi luoghi.
Io Gio Vito Pignanello Santo nomine proprio, quanto come pro(curato)re / gen(era)le dell’Ill(ustrissi)ma Sig.ra Marchesa di Crucoli, e Baronessa della / Rocca di Neto.
Io fr. Salvatore della Rocca di neto Priore nel Convento di Sant’ / Agostino affermo ut S.a.
Io Dionisio di Cicco affermo ut S.a
+ Il Segno della Croce di Pietro Paolo Vico idiota.
Oltre le Sudette Terre di Sopra del corso di fuca come Sopra confinato / l’Abb.a di S. Gio: nel detto Territ.o della Rocca possiede altre / terre, delle quali ogni anno, che Si Seminano ne riceve il mezzo / terraggio come Sopra, e Sono gl’infra(scri)tti cioe.
Il detto Gio Vito Pignatto della Rocca possiede un pezzo di terre / in luogo detto la Valle di S. lusunetto di Sei tumulate in circa, che / nella Platea vecchia è notato à 1411. à nome di Siderio Pignatto
(f. 45v)
confina colle Terre del med.o Sig.r Giò Vito, che furono delli / eredi di minico Ponvalli, e di Ciccio Visciro, che paga il mezzo / terraggio, quando Si Seminano come Sopra.
Item un’altro pezzo di Terra di tt.a 15. inc.a loco de Vercataro, che / nella Platea Vecchia Stà notato à fogl. 149., et in nome di / Cola m.a Parcali confina colla Via publica delle dette Terre / di Pietro mannario Ruggia possedute da Quinti laubeo, e le / Terre dell’istesso Gio Vito, che rendono à S: Anastasio.
Item tt.a dieci di terra in loco d.o Cardaci, che nella Platea vecchia / Stanno notate Sotto nome di Gio. Paolo Carvello à Car: 150. con / fina colla difesa Baronale della Rocca, e colle Terre d’Antonio / de laurenzo, che furono già di Quinto Garba.
Item un pezzo di Terra di tt.a dodici in circa in luogo detto la Terra / deloscaturo, che nella Platea vecchia à Cart: 150. Sotto nome / dell’Eredi di minico Pancali confina colle Terre dell’istesso / sig.r Gio Vito, che furono di desiderio, e colla via publica delle / due parti.
Item in loco la Terra di Santa maria tum.a Sette, e mezzo / in circa, che nella Platea Vecchia Sono notate à nome di / luca marinaro à fogl. 150. confinano colle Vigne di Santa M.a / di Serrato, e con altre Terre dell’istesso Sig.r Gio Vito, che furono / delli Eredi di Stefano Pancali, e di Candiano Papadia.
Item tom.a trè incirca in luogo detto lo Viscaro, che nella Platea / Vecchia Stà notato Sotto nome di Cesare Scarvello confina co[n] / la Chiusa di Santa maria la chiusa della Corte, ed altre / Terre dell’istesso Gio Vito.
Item tom.a Sei in d.o luogo detto Transiano, che nella Platea / vecchia Sta notato à c. 150. à nome di Cesare Scarcello confina
(f. 46)
colla Chiusa di Santa maria della Corte, ed altre Terre di d.o / Gio Vito, che furono degli Eredi di Gio Turco novelloso.
Item t.a cinque in circa in loco d.o di Ronfino, ed alla Platea vecchia Stanno / notate à 152. à nome di D.a Innocenza Leonella confina con l’altre / Terre dell’istesso Gio Vito, che furono di Desiderio Pignatti, e Cesare Scar / cello, e dell’eredi di Stefano Pancacio.
Item tt.a due in loco detto Variella, che nella d.a Platea Stà notato à / fogl: 152. à nome d’Anibale Vipancotti confina con un Vignale d’ / esso Gio Vito, che fù del d.o Annibale, e colle Vigne di Diego manna / rino, che furono di Gio ferrante di Laurenzo Com’ S.a.
Item t.a Sei incirca in luogo detto di Sopra la Chiusa di S. maria / che nella Platea Vecchia Stà notato à Carte 152. à nome / di Giliberto leoncello confina colla detta Chiusa, e collo Colle dello / Scateno, ed altre Sue terre.
Item tum.e tre, che Stanno in controversia trà esso Sig.r Gio / Cito, e Titta Carrea in luogo d.e le Cesina della Terra di Santa / maria, che nella Platea vecchia Stanno notate à Carte 152. / à nome di Gio di Buono confina con Dionisio di Cicco, e Pietro / Paolo Vico, e con le terre di San martino della Rocca, che furo / no d’Antonio Gambica.
Item tre tom.te in circa in loco detta la Valle dello lupo, che in / detta Platea Stà notato à foglio 153. à nome di Gio Andrea di / Pancali confina colli Communi della Terra ed altre Terre d’esso / Sig.r Gio Vito, che furono di Luca marinaro.
Item un pezzo di Terra di tumulate quattro in circa in luogo detto lo / Senoperlo, che nella Platea vecchia Stà notato à fol. 154. à nome / di Ciccio Trosiano confina colle Cesine di Censo la piccola le terre / delli monaci di S. maria delle Terrate, che furono di Desiderio / Signanillo.
(f. 46v)
Item uno vignale di tum.te quattro in circa in loco d.o allo Colle / Sopra le vigne del pozzo di detto Gio Vito la via publica, e con / vicina di Domenico Riso.
Io Gio Vito Pignatti aff.o quanto di Sopra.
Oltre le Terre di Sopra l’Abb.a di S. Giovanni nel d.o Territorio della / Rocca possiede altre Terre, delle quali ogni anno, che Si Seminano / ne riceve il mezzo terraggio come S.a, e Sono l’infr(ascritt)i vid(e)l(ice)t.
Domenico Susanna di Strongoli possiede un pezzo di Terra, che / paga il mezzo terraggio, come Sopra, che nella Platea vec / chia Stà notato à fol: 147. à nome di Quinto Garbeo posta / in loco detto Vinetta, che confina colla via, che va alli difesa / verso tramontana, e verso Ponente colle Terre d.e di S.a prop.e / di Domenico Vito mediante, e verso levante colle Terre, che / già furono di Bartolo Pancale hoggi possedute dalla Chiesa / matrice di San martino della Rocca rendono parimente il / mezzo terraggio all’Abb.a, che Sono da tumulate 24. in circa.
Diego mannarino di Santa Susanna tiene un pezzo di Terra / di tumulate 15. in circa, che nella Platea vecchia Stà nota / to à fol: 147. Sotto nome di Quinto Garbeo, e paga il mezzo / Terraggio come Sopra.
Item tiene il Sud.o tumulate due in circa, che nella Platea / vecchia Sono notate al fogl: 149. à nome di Gio ferrante / di Lorenzo confina colle Terre del med.o sig.r Gio Vito, che furo / no d’Annibale Pignatti med.te il fisco.
Andrea di Lorenzo della Rocca possiede un pezzo di Terra di / tom.a dieci in circa, che nella Platea vecchia Stà notato / in d.o foglio 147. Sotto nome di D. Quinto Garbeo confinia colla / difesa dell’Uni(versi)tà con le Terre, che furono di Desiderio Signatti
(f. 47)
hoggi possedute dalli PP. Agost.ni della Rocca, che parimente pa / gano il mezzo terraggio all’Abb.a come Sopra.
Io Gio Vito Pignatti in nome della d.a Antea mia zia aff.o ut S.a.
Il Monastero di Santa maria di Terrata possiede un pezzo di Terra / in luogo d.o le Vallitelle da tum.te dodici in circa, che nella P. V. / Stà notato à fol: 148. Sotto nome di Desiderio Pignatto, ed à fol. / 170. à nome di Cesare Scarcello confina colla Chiusa di S. m.a, e / colle Terre delli PP. di Santo Agostino della Rocca, e furno / del detto Desiderio, e paga ogni anno il Censo all’Abbazia di San / Giovanni colle altre Terre delli medesimi PP., che furono di / messer Gio Vito Pignatti, e pagano ancora il Censo all’Abb.a / di San Giovanni, quali terreni dalle Vallitelle pagano il / mezzo terraggio come Sopra.
Pietro Paolo di Vico nella Rocca possiede un pezzo di Terra / in luogo d. Carcidonii da tum.te 18. in circa, che nella Platea / vecchia Stà notato à fol: 149. Sotto nome d’Antonio Scar / cello confina colle Terre della Corte della Gabella di Parnunto / essendo la via che cala dalla colle dell’acqua, e la via, che / và à Strongoli, e colle Terre di Santo Agostino.
Item lo detto tiene tum.e due, e mezzo in loco Carcidonii, che / in P.V. Stà notato à foglio 152. à nome di Cola inconocchia / tore confina colla via publica, e colle Terre del monastero / di S. Agostino già possedute da Scipione Russo, e la Gabella / di S. Biasio.
Item lo detto tiene tum.e due e mezzo in luogo detto la / Terra di S. m.a, che nella P.V. à fol: 151. à nome di Cola / maria defino confina colle Valli di S. martino con li Terreni / delli Pauli.
(f. 47v)
+ Segno di Croce di Pietro Paolo Vico idiota.
Giacomo Castagno tiene tumulata uno, e mezzo, in luogo che / in Platea vecchia e notato à foglio 151. à nome di Candiano / Paradio confina colle Terre del sig.r Gio Vito già possedute da / luca marinaro Silio marchise.
Item lo detto tiene tom.e due di Terra loco d.o le Cesine hog / gi d.o Donato lionara, che nella Platea vecchia à foglio / 152. à monte di Caterina, ed Elisena Vemere confina / colla terra di Dionisio di Cicco, che era già di Giovannella / di Bono, e detto Signor Gio Vito, che era prima d’Antonio / Gambarone.
+ Il Segno della Croce del d.o Giacinto Casagno Idiota.
Il Monastero di Santa Catarina delli PP. di Santo Agostino / della Rocca tiene tumulate due in circa in luogo detto / le Vallutelle, che nella Platea vecchia va car.te à nome / di Gio Silio marchese confina con lo Vignale del d.o Gio / Vito Pignatto la Chiusa dello Prato d’Antea di Laurentio / e la via publica.
Item tumulate otto incirca in loco detto Carcidorii, che nella / Platea vecchia è notato à Carte 152. à nome di Gio Verreri / confina colla Gabella della Corte li Communi della Terra / e dionisio di Cicco.
Item tomolate Cinque in circa in loco detto lo Colle de macri / che nella Platea vecchia à Carte 155. à nome di Gio Paolo / Canello colla possessione di Santa maria di Terrata, che / fù di Dezio bernale verso ponente, e verso Ponente, e verso
(f. 48)
levante la via publica, che va à Iuca, e verso Tramontana / la Chiesa di Tonsina di detto Signor Gio Volo Pignatto.
Item Sei tomolate loco detto lo Prato confina colla Chiesa di S. / Nicola, che è della Cap.la della S(anctis)S(i)ma Trinità verso Ponente / e verso Tramontana la chiusa delli d’Aritea di Lorenzo, e con / il Vignale di fra Salvatore Laurenti.
Io fr: Salvatore della Rocca Proc.re nel Convento di Sant’Agost.no / affermo, ut Supra.
Il fr. Salv.re laurelli tiene un Vignale in detto luogo li purili con / fina con le terre del d.o monastero, e con la Chiusa dello la / urello.
Io fr. Salvatore aff.o ut S.a.
La Chiesa matrice della Rocca detta di Santo martino possiede / tumulate quattro in circa loco detto li parcili, che nella Pla / tea Vecchia à Carte 151. à nome di Gio Silio marchese con / fina con le Terre del d.o Signor Gio Vito, e le tenenze d’am / bedue le parti.
Item tumulate Sei in luogo d.o le Vinetta, che nella / detta Platea Vecchia à c. 151. à nome di Bartolo Pancali / confina colle Terre di Domenico Susanna già di Quintio / Garbeo, e la pellica del Vombro di Vinella da un’lato, e dall’ / altro la via della Chiusa de Vico dall’altro la via Sotto / le Chiuse di Vinette, che và alla difesa, e pagano il mezzo / terraggio come Sopra.
Io D. Michele longo Zurbo aff.o ut S.a.
Gio Batt(ist)a Carcea tiene un tum.o e mezzo alle Valletelle di / Santa maria, e li porcili del signor Gio Vito Pignatti.
(f. 48v)
E più tum.a trè in Circa alli colli dell’acqua confina colli PP. / Agostiniani, e la via publica, che và à Strongoli.
Gio Batt(ist)a Garcea tiene un pezzo di terra in luogo d.o il Vescobato da tt.e Sei in circa, che in d.a Platea è notato à C. 151. à no / me di Gio filio marchese confina colla via publica colle Terre / del sig.r Gio Vito, che erano di d.o Pancali.
+ Il Segno della Croce di Gio Batt(ist)a Idiota.
Eleonora Cancelli tiene un pezzo di Terra loco d.o S. Angelo di tu / m.te otto in circa, che nella Platea vecchia è notato à Carte / 151. à nome di Scipione Russo confina colli communi della Terra / colla via publica, che viene dalla Colle dell’acqua, e paga il / mezzo terraggio come Sopra.
Elisabetta Seu Lucia Redio tiene tum.te due, e mezzo in circa / in d.o luogo S. Angelo, che alla detta Platea Sono à Carte 151. / à nome di Cesare fresco confina colli communi della Terra / e Donn’Eleonora laurelli, che già fù di Scipione Russo.
Item tumulate Sette, e mezzo incirca in luogo dette le Valli / dello pozzo, che nella Platea vecchia à carte 152. à nome di / Gio Pancali confina colle Terre di detta Eleonora Laurelli / e Pietro Paolo Vico, che furono di Cola maria Pancali.
Il Sig.r Dionisio di Cicco tumulate Sette in circa in loco detto car / ledonii, che in Platea vecchia Sono notate à Carte 153. à / à nome di Gio di Buono confina colla Gabella della Corte / e li Communi della Terra, e le Terre di Sant’Agostino.
Item tumulate trè in Circa alla Terra di Santa maria confi / na colle Terre di detta Bianca, e del d.o Sig.r Gio Vito.
Io Dionisio Cicco affirmo ut S.a.
(f. 49)
Domenico Riso della Rocca tiene tumulata quattro in circa / in loco d.o le terre di Santa maria, dove Sono le pira, che nella / Platea vecchia è notato à Carte 155. à nome di Girolamo / di modello Spariano confina colle Terre, che Sono indiff.li trà / il Signor Gio Vito Pignatti, e Titta Carcea, che furono gia di / Gio: di Buono, e le Terre di Celio laurello, che furono di Luca / marinaro, e colle Terre del sig.r Gio Vito, che furono di Desiderio / Tignallo.
Item tumulate due in Circa in loco detto lo timpone delle Vigne / cioè le Cesine Sopra lo detto Timpone confina colle Terre di Dio / nisio di Cicco verso Tramontana, e del d.o Signor Gio Vito verso po / nente.
+ Il Segno della Croce di d.o Domenico Idiota.
Giulia faenza tum.e Cinque in circa in loco detto la Terra di S. / maria, dove Si dice li Chiantri confina colla vannitella, e con / Domenico Riso, e con il Signor Gio Vito Pignatto.
Gio Antonio Pancali della Rocca tiene tumulate due in circa / in d.o luogo li Chiazzi confina colla detta Giulia faienza, e / le timpe vicino la terra.
Lelio laurelli della Rocca tiene tum.te due in Circa in loco detto / la Serra di S. maria confina colla via publica, e và à S. maria / delle terrete Domenico Riso, e la terra di esso q.m Dionisio.
+ Il Segno della Croce di Pietro Paolo di Vico genero del d.o Celio / in Suo nome.
Tutte le retroscritte Terre, Vignali, Gabelle, e Colture confina / te come à dietro pagano il mezzo Terraggio all’Abbadia, q(ua)ndo / Si Seminano, come Si è detto in principio.
(f. 49v)
Dichiarando, che quello mezzo Terraggio Si deve pagare, quando / nelli p(rede)tti terreni, oltre il grano, ed orgio Si Seminassero ancora / altre Sorte di biade, d’ogni Sorte di legumi, delli quali Si paga / il mezzo terraggio, come del grano, e quando vi Si Seminasse / lino, ò Cannavo Si paga alla d.a Abb.a la decima, cioè ogni / dieci Sarcine una, e così ancora Se vi Si Seminasse ogni al / tra robba.
L’Abb.a di S. Gio in fiore nel Sopradett.o Territ.o della Rocca di Neto / tiene molti Censi, e terreni, che li rispondono in denari, e / pagano il Censo perpetuo ogni anno nel mese d’Agosto Sotto na / tura, e patti emfiteutici, li quali distintamente Sono notati / e descritti colli nomi delli possessori, e confini di essa Terra / nella detta Platea Vecchia dal foglio 140. Sino al foglio 145. / li possessori delli quali hoggi Sono l’infra(scri)tti vid(e)l(ice)t.
Diego mannarino paga un Censo annuo di Carlini nove per / una Chiusa di Vigna in loco detto Vinetto tom.te dodici in circa / che è notato nella detta Platea à fol: 140. Sotto nome di / Quinto Garbeo. – 4.10.
Item il d.o possiede una vigna in d.o luogo di Vinella, che / ne paga grana ventisei, e mezzo nella Platea vec / chia, e not.o al foglio 142. à nome di Gio ferrante / di Lorenzo. – 1.6.
Item il d.o possiede una quatturciata d’agliastri d’olive / in luogo d.o la motta, dove Si chiama la Croce, ne paga / ogni anno grana tre, e mezzo, che in d.a Platea è / notata al d.o fog.o 140. Sotto nome del d.o Quintio Gar / beo. – – 5.
(f. 50)
La Venerabil Cappella della S(ancti)S(si)ma Trinità nella Chiesa / di S. martino della Rocca Juspatronato del sig.r Gio Vito / Pignatto possiede una Vigna con Terreno vacuo in / torno di tumulate Sei in circa in loco detto S. nicola / ne paga ogni anno grana ventidue e mezzo nella / Platea vecchia e not.o al foglio 14. Sotto nome di / Desiderio Pignatto. – 1.2.
Item in loco detto Sopra S. Nicola possiede un Vignale / arborato d’olive di 3. tom.te in circa per le quali paga ogni / anno grana cinque, e nella detta Platea à Carte 141. / à nome di detto Desiderio. – – 5.
Item una Vigna, ed un Vignale di una tum.ta in loco d.o / Vinella, per il quale paga grana dieci, e mezzo l’anno / à Carte 141. à nome di Censo, e nella detta Platea è not.o / à f.o 141. à nome di d.o Desiderio. – – 12.
Item uno vignale di due tom.te incirca in d.o luogo di / Vinella paga grana ventiquattro, ed è notato nella / d.a Platea à Carte 143. Sotto nome d’Annibale Ti / gnallo. – 1.4.
Item una possessione loco detto S. nicola ne paga grana / 13. di Censo, e nella Platea Vecchia Stanno notato à / fol: 143. Sotto nome di liberto Laurello. – – 13.
Io Gio Vito Pignatto aff.o quanto di Sopra.
Li PP. Agostiniani di S. Catarina della Rocca tengono / un Vignale di tom.e cinque d.o le Vallicolli, che pagano / di Censo annuo grana 18., e mezzo et à fogl: 141. à nome / di Desiderio Tignello. – – 18 ½.
Item in loco detto Sotto la Terra tiene un pezzo di Terra
(f. 50v)
con Olive, che paga grana due, e mezzo, che nella d.a / Platea ed à Carte 142. à nome di Scipione Russo. – – 2 ½.
Io fr: Salvat.re della Rocca di neto Priore aff.o ut S.a.
Il Sig.r Dionisio di Cicco della Rocca possiede una Vigna / con Terreno vacuo, ed altri alberi di tom.e 22. in circa / in luogo detto le macchiole, e ne paga ogni anno car / lini quindici, ed in d.a platea Sono notate à Car: 141. in / nome d’Ottavio Laurello. 1 – 2:10.
Io Dionisio di Cicco aff.o ut S.a.
La Corte Baronale della Rocca possiede tre molina / con trè terre in luogo d.o la volta delle moline trà / esse molina, e lo fiume di neto, e ne paga ogni anno / Carlini trenta di Censo, e nella d.a Platea è à Carte / 142. 3 – -.
Item in una Chiusa di vigne di dodici tom.e in circa in / loco detto Vinetto, e ne paga Carlini dieci, e mezzo che / in d.a Platea e à foglio 142. à nome di Colamaria / de fino. 1 – 5.
Item in loco detto di Sopra tiene un Vignale di tom.e / due in Circa, e ne paga di Censo ogni anno grana 24. / e nella detta Platea à Carte 143. in nome di Catanea / laurella. – 1:4.
Item un pezzo di bosco con olive loco detto lo triale, e ne / paga grana diece, che in d.a Platea à fol: 144. à no / me di essa med.a Corte. – – 10.
Io Gio Pietro megnatto Proc.re Gen(era)le dell’Ill(ustrissi)ma Sig.ra / Marchesa di Crucoli, e Baronessa della Rocca aff.o ut S.a.
Il sig.r Gio Vito Pignatto di d.a Terra possiede una Vigna
(f. 51)
in luogo detto Trusino, che ne paga grana trenta / nove, e mezzo, che nella detta Platea ed à foglio / 142. à nome di Gio filio marchese. – 1:19 ½.
Item una chiusa in detto luogo, che ne paga Carlini nove / in detta Platea à carte 144. in nome del Signor maria / lucifero. – 4:10.
Item un terreno detto delli Porcili di tumola Sette inc.a / che ne paga carlini tre posto in detta Platea à Carte 145. / in nome del Signor Gio Vito Pignetto. – 1 – 10.
Item un’altra chiusa di tum.a trè delle Vallitelle, che / ne paga grana dieci, che è à d.o foglio 145. in nome / di detto Gio Vito. – – 10.
Io Gio Vito Pignatto affermo quanto di Sopra.
Il monastero di Santa maria della Terrata hà una / Vigna in d.o luogo lo Colle de marci, che ne paga / ogn’anno grana quindeci, ed in detta Platea, et à / fogli 144. in nome di Gio Andrea Pancali. – – 15.
Item un pezzo di Terra nella chiusa Sotto la via delle / Vallitelle di tum.a Sette in circa, ne paga ogn’anno / grana diecisette, e mezzo, e Stà notata in detta / Platea à Carte 145. in nome di Gio Vito Pignatto. – – 17 ½.
Domenico Riso tiene un pezzo di terra in loco Sotto la / motta, dove si chiama la Croce, dove ne paga grana / trè, e mezzo, che Stà notato in d.a Platea fol: 145. / in nome del monastero di Santa Catarina. – – 3 ½.
(f. 51v)
D.to hoggi lo possiede il med.o Monastero, e ne paga / il Censo.
Io fr: Salvatore Proc.re affermo ut S.a.
Nel medemo Territorio della Rocca la detta Abb.a di S. Giovanni / possiede una Chiusa detta di Santa maria delli monaci / quale è Camera chiusa per tutto l’anno di essa Abbadia, ed è / vicino al monastero di Santa maria della Terrata, e confina / colle Vallettelle di d.o monastero verso Ponente, e colle Terre del / monastero verso Levante con la Chiusa di Trusina del detto s.r / Gio Vito Pignetto verso Tramontana, che fù già di mario Luci / fero, Salvatore Carvello, e di detto Tignallo, e di Sopra vi è / la Strada, quale passa per mezzo della Chiusa da una parte / e và al Vescaturo, quale Chiusa è tutta circondata di un / termine, e dentro vi Sono alcuni alberi di Celsi, ed è di tom.a / venticinque in c.a , la quale Si Suole affittare ducati diece / l’anno, come per il passato l’hà tenuta il d.o Gio Vito, ed al / presente la tiene il P(ad)re Priore del monast.o della Terrata / e nella Platea vecchia è notato à fol: 146.
L’Abbate di S. Giovanni possiede ancora nel d.o Territorio della / Rocca di neto una Gabella d.o Scillopio Sottano, la quale / comincia dal fiume di neto, e proprio nel luogo, incontro / dove è la frinscita di Scrivo, ch’è dalla banda di là / di d.o, e Saglie per la volta di ligina, ed esce alla Tigna di / Santo Giannello, e per la Tigna fere allo Vallone delli peda
(f. 52)
laci, e poi Saglie per dritto alla timpa di menzo, e tira fin dove / Si domanda il Canalicchio, e per lo vallone d.o Canalicchio in giù / esce al timparello, dov’era l’ogliastro, che confina colla Gabella della / Corte Baronale della Rocca, e vicino al detto timpanello vi è la Strada / che và alla detta rocca, per il termine, che Stà tra la detta Ga / belluzza, e Sciloppio Sottano esce à neto, e proprio per dritto al terreno / detto il Vodetto, che Stà dalla banda di là da neto, e per lo fiume in giù / ritorna al primo termine della volta, che Stà dirimpetto alla firicisa / di Sciocco, come Si è detto di Sopra, quale Gabella coll’accrescimento / fà del fiume di neto, Sarà di Capacità di Salmate cinquanta in / circa.
Dentro la detta Gabella vi è la volta delle molina, dove Si fa l’Orto / delle pera, ed un pezzo di prato, che Serve per l’animali, cinque, che / vanno à macinare coll’acquaro, e vi è il termine attorno attorno / li quali Sono Stati concessi dall’Abbate Sotto nara, e patti emfi / teotici alla Corte baronale della Rocca con peso di D.ti trè di Censo / ogni anno, quali Si pagano annualmente come Sopra nella nota / de Censi, quale terreno Sarà di tomola venti in Circa, ed è terminata / attorno attorno con un termine grande.
Questa Gabella per anni Sei la gode con farci arare, e dalla à massa / ria, e per l’altri trè anni Seguenti la gode l’università della Rocca / vendendosi l’herba, e quando Si fà à massaria è Solito affittarsi / per tom.te duecento Sessanta l’anno, come li trè anni passati l’hà / havuta in affitto Andrea Battaglia di detta Terra, che Sono fi / niti nel mese d’Agosto pass.to dovendoli trè anni avvenire à goder / si l’herba la med.a Com(uni)tà come Sopra.
Io Dionisio di Ciccio Sindico hodierno della Rocca di neto à nome d’ / essa Uni(versi)tà aff.o quanto di Sopra, e fui presente.
(f. 52v)
Io D. michele Angelo Zurlo Arciprete Sono Testim.o.
Io Santo Oliviero fui presente Test.o.
Io Cesare Verano fui presente, e Sono Testimonio.
Mag.cus U.J.D. Ph(ilipp)us de Bardis ad p(raese)ns Capitaneus Terrae S. Joannis in / flore, ac in renov(ati)one, Seu novae confectae Plateae bonorum / et Jurium Spectantium ad Abbatem S. Joannis in flore Sedore / per S. R. coll.e cons.m et Reg.a Cam.a Sum.ae Spe(ci)al(ite)r delegatum assumpto / Sed cum Bancarolo Romeo, et Giliberto Scigliano de Terra Belve / deri malae Pezze, nec non mag.co Sancto Oliviero, et Nicola ma[ria] / Azzimbatore de Terra Sancti Joannis in flore, viris deferatis, et / bonae famae, ac in Similibus negociis, et infra(scri)ptis terminis, et locis / predictis, et expertis una cum notario, et Actuario de mandato / ac Testibus infra(scri)ptis accessit ad infra(scri)pta bona loca, Gabellas, Ter / ras, Seu Culturas interrogando p(raedi)ttos Barcarolum, Gilibertum / Sanctum, et Nicolaum mariam, praevio Juramento per me val / lato, de qualitate, et quantitate Inscriptorum Gabellarum et / de illarum Confinibus, aliisque qualitatibus, et circumstantiis no / minibus, et cognominibus domorum aliisque de super necessa / riis et opportunis, et dum ibidem essemus auditis eorum dictis, et / depositionibus idem mag.cus Capitaneus ut s.a delegat.s habens prae / manibus Plateam antiquam bonorum eiusdem Abbatis facta / in anno 1576. et p(raesen)tim à folio usque ad folium ubi Sunt annotata / bona eiusdem Abbatis, et in Civitate Civentiae, et cum eorum dictis, et / depositionibus concordando mandavit mihi not.o, et Actuario in / fra(scri)pto descripsi, et designavi infraptas gabellas, ac Culturas, cum / expressione, et declaratione limitum, et terminum qualita / tum, et quantitatum, p.t in p(raese)ntiam eiusdem mag.ci Capitanei / ut Supra delegati, et dictum Suum Peritum, à q(ui)bus praevio Juramento
(f. 53)
et eorum dicta, et depositiones recipi Singula Singulis congrue / referendo in eum qui Sequitur modum descripsi, et designavi presen / ntibus pro testibus.
In nomine D(omi)ni Amen. Anno à nativitate eiusdem Domini n(ost)ri mille / simo Sexcentesimo quingentesimo tertio regnante D. Philippus 4°. de / Austria Dei Gratia Rege anno eius vero tertia februarii Amen die / vero 19. mensis maii Ind.ne 6.a in terra Cutri nos declarando notum / facimus, qualiter eorum p(raedic)to die mi(hi)que Judicis, notarii, et Ins(o)l(id)um / Se Socium praesentia per Ill.um mag.cum Sigismundus Nicoletta Sup(radic)tae / Terrae S. Joannis in flore Cal.ae citra Provinciam, et delegato / per Regiam Cameram Sum.ae mediantibus literis commissionalibus / expeditis Neapoli februarii die 3.a mensis Julii anni proximi 1652 / in banca Josephi Paliotta, quibus ass.ri Ill.um et R.um Bernardinum / Rocci V. Signaturae S(ancti)S(si)mi D. N(ost)ri Papae Referendarium, et dispersona / Apostolica habere istae Abb.am prescriptae Terrae S. Joannis in flore / cum omnibus Juribus redditibus Jurisd.bus, Introitibus, et proventibus / ad mensam Abbatialem, quorumcumque, et qualitercumque Spe / ctamus, et dubitamus, ac lapsu temporis modo aliquo defraudanti / in maximum damnum praeterae Abbatiae diminui praecedente in / ista p(raedi)tto mag.co Capit.o Emanuelem Belusium agentem Gen(era)lem / et Curatorem d.i Ill(ustrissi)mi et R(everendissi)mi D(omi)ni Abb.i Conm.rii Statuit ipse mag.cus / Capit.us, et Delegatus Plateam Antiquam in anno 1576. confectam tem / pore, quo Sigismundus Nicolella Capitaneus et Delegatus Plateam an / tiquam in anno erat Commissarius Ill(ustrissi)mus et R(everendissi)mus D. Julius Antonius / Sanctorus Archiep(iscop)us, et Cardinalis S. S(everi)nae renovatae, et in meliorem / utilitatem, et Clariorem modum, et formam redigere vocatis tam / prius vocandis, ne ullo umquam tempore, alicui p(raese)ntes locus relin / quatur propterea requirimus nos Judicem notarium, et testes, quod
(f. 53v)
Super hoc trium off.m impediri deberemus, qua reperte fatta / Statim assumptit Secum fabium de bona et Jo(ann)em Paulum C[ar] / dacem ambos praedictae Terrae Cutri Viros descretos bonae vitae, et famae / et in Similibus negotiis expertos, cum quibus requisivit, etiam / nos Sup(radic)tos in D(omi)num notarium, et testes, et accedere deberemus ad / infr(ascript)as Terras culturas possessiones, et defensas, nec non ad p(raese)ntiam / Instr(umentor)um Censuarios, et debitarum, et pro quibus Causis teneantur et / obligati existunt mensam Abbatiae, et ad recognoscendos limites, et / confines omnium Sup(rascrip)tarum Terrarum culturarum poss(essi)onum, et defen / sarum cum omnibus qualitatibus, et Circumstantiis tam de / Jure, quam de facto consuetudinem in Similibus requisitis, et / postmodum nominibus, et cognominibus ipsarum Censuariorum / et debitarum etiam positionibus ipsorum unam vel plura publi / cum, Seu publica Instrumentum, Seu Instrumenta con / ficere deberemus ad futuram rei memoriam, quorum inte / rest, et interesse poterit negavit ad istam p(ri)n(cip)ali mag.ci Capitanei / ut Supra delegati p(rincip)ali accessimus ad infra(scri)pta loca, quae Subs(crip)to modo / confinavimus cum espressione, et declaratione limitum ter / minorum, et confinium, nec non praesentia dictorum debito / rum Censuariorum, à quibus preciso Juramento eorum / dicta et depositiones recepimus de quantitate etiam debiti in / modum qui Sequitur, et in fidem Signavi Rogliano datum / ut S.a
Io fabio di Bono dico ut S.a.
Io Gio Paulo Cardace dico.
Ego Petrus de Rosa Judex premissis interfui loco + Signi.
Io Gio Canti Sono Testim.o.
Io Vincenzo di pignano Sono Testim.o.
(f. 54)
Io Matteo Vincia Sono Testimonio.
Io Antonio Nicoletta Sono Testim.o.
Ita est quia Supra. Nicolaus Bassanus de Terra S. Joannis in / flore manu prop.a rogatus.
Ferraro. L’Abb.a di S. Gio in fiore tiene una possessione nel Territ.o / del Casale di S. Gio monagi diocesi di S. Severino una Gabella chia / mata ferraro, che confina colle Terre dell’heredi del q.m fabritio live / rio, che furono delli q.m ligismando, e Cola factizzi collo Vallone Sic / cagno, colle Terre di minico, ed Alfonso Guercio, che al presente / Si possedono in vigne per diversi particolari di Cutro, che ne pagano / il Censo al Ven(erabi)le de PP. Domenicani di detta Terra di Cutro, ne / pagano il Censo al Ven(erabi)le ed alli eredi di d.o di Guercio colla Gabella / d.a Panarella della Baronal Corte di Cutro, e con la via publica / che và a S. Giovanni, e per lo Vallone Saglie in Sù finchè / Si giunge colle Sopradette terre delli detti de fatizzi al p(rese)nte / delli eredi di d.o q.m Fabritio Oliverio, e Stà notato nella / Platea vecchia fol: 161. al presente d.a Gabella Stà affittata / insieme con un’altra gabella d.o fiore della med.a Abb.a, quale / e posta nelli Territorii della Rocca Bernarda, e S. mario, a Gio : / lorenzo foresta di Cutro per tom.a di pane grano Cento, e dieci, ed / altre tom.a dieci di orgio per ciascheduno anno 1654. atteso al p(rese)nte / anno 1653. e franco per essersi dato à maisi med.te atto Stipulato per / not.r Luca Carrea mastro d’atti della Corte di detta Terra di Cutro / alli 6. di Sett.re 1652. Sigismondo nicoletta Cap.o et delegato.
La Sud.a Abb.a tiene nella Soprad.a Gabella di Terreno alcune Vi / gne, che al presente Sono Vignali reddititii in Censo perpetuo, / quale Si deve anno quolibet nel mese d’Agosto dall’infra(scrip)ti par
(f. 54v)
ticolari di Cutro Sotto natura, e patti enfiteutici vid(e)l(ice)t.
Gio Geronimo mosca possiede un vignale in loco detto Terrano, che / nella Platea Vecchia Si nota à fol: 162., e Gio francesco Pu / gliese, ed Agostino Benincasa confina al Vignale, che si possie / de per Gesimondo di Vona, e figli, che fù di d.o Ant.o Guercio / che paga ogni anno grana quindici. – – 15.
+ Signum Crucis propriae manus Sup(rascrip)ti Joannis Hieronimi / mosca Idiota.
Sigismondo di Vona, Gio francesco, e fabio di Vona ten / gono nel Sudetto Luogo d.o Terrano un Vignale grande / che nella Platea vecchia Si notano à foglio 162. / à minico Guercio, e d.o Antonio Guercio, et à fogl. / 164. a d.o Innocenzo Sono li Confina con Gio Geronimo / mosca con la Terra, che confina colla destra / e con il Vignale di Gio francesco Coraldo, e d’altri / confini, e ne pagano ogni anno tarì trè, e gr: 16. – 3:16.
Li Soprad.i Sigismondo, Gio francesco, e fabio di Vona / pagano altri tarì uno, e grana otto per li Vignali / che nella Platea Vecchia fol: 163. Si notano à / Sansore Guerci fol: 164. à d.o francesco Guercia, qual / confina con il Vignale, che al presente possiede Cola / tagliaferro la Serra confina la destra di Terrano / la via publica, ed essi med.mi di vona, che furono / del q.m Innocenzo Senali, dichiarando, che la grana / che mancano Sono inclusi alla Sop(rascrip)ta partita / d’essi med.mi di Vona, quali Vignali novamente ad
(f. 55)
esso li Si concedono. – 1:8.
Ego p(raedic)tus not.s Paulus franciscus Buffonius me hic Subscri / psi Hiesimundi de Vona nuncupivi de propria eius vo / luntate. Io Gio francesco di Bona mi obligo / ut Supra.
Io Fabio di Vona mi obligo come S.a.
Cola Tagliaferro tiene una Vignale nel d.o luogo di / Terrano, che nella Platea Vecchia fol: 162. Sono à / Batt(ist)a Fornetta, che confina di Sopra legismondo di / Bona, e di Sotto, e D. Colam.a Senato, ed altri Confini / e ne paga ogni anno grana 24. – 1:4.
+ Signum Crucis propriae manus Sup(rascrip)ti nicolai Tagliafer / ro Idiotae.
Il R.s D. Colamaria Senati tiene nel d.o loco di Terra due vi / gnali contigui, che nella platea vecchia 163. anno / tati à Gio Senati, e marco Pomponio Pegliano, che / confinano di Sopra con lo Vignale di d.o Cola Tagliaferro / e per lo Vallone, vallone termina allo Vignale di / Sigismondo di Vona, ad altri Confini dalla parte di / levante, e confina ancora le manche del puzzo / di Cerrano, e ne paga ogn’anno tarì uno, e grana do / dici. – 1.12.
Io D. Cola maria Sonati mi obligo ut S.a.
Gio francesco Taraldo tiene nel med.o luogo di Territorio / un Vignale, che nella Platea vecchia Stà notato à / fol: 163. à Gio francesco Surracca, che confina col vi
(f. 55v)
gnale, che nella Platea vecchia Stà notato à fol. / 163. à Gio francesco Surraca, che confina col Vi / gnale, che Si possiede per Sigismondo Gio francesco, e / fabio di Vono, e collo Vignale di Gio Geronimo musca / e ne paga ogni anno di Censo tari due, e grana otto. – 2:8.
Signum Crucis propriae manus Sup(rascrip)ti Joannis francisci Toraldi Idio / ta.
Sigismondo Nicolella Capit.o e delegato.
Die vigesimo mensis maii 6. Ind.is 1653. In Terra Cutri fidem / facio Ego notarius infra(scri)ptus franciscus Paulus Buffonius / de Terra Sancti Joannis in flore publicus Regia auth.e per / totum hoc regnum Siciliae nob.s citra farum qualiter coram / nobis ind.e not.o et testibus infr(ascript)is personal(ite)r constitutus Sup(radic)ta / omnia teste facta, et gesta fuerunt vocatis vocandis, qui / omnes p(raedic)ti Censuarii, et debitores Sponte cum Juram.to tacto / obligaverunt Se et bona eorum omnia de Solvendo debitus / redditus, et Census can(en)tes in p(raese)nti platea facta in Terra Cutri / à fol. ubi dicti Cutro inclusive ad folium 95., et Sic obligave / runt Se bona eorum Omnia con cont.o praecarii de ca / piendo informa ad poenam unciarum 25 Curiae Solvere anno / quolibet pred.o Abb.i Commend.o p(rincipa)li, et pro aliis pro tempore / existentibus p(ri)n(cipa)les Census Servata forma, Sine continentia / et tenore huius p(raese)ntis Plateae, ac proinde pronunciaverunt / Iuraverunt unde ad futuram rei memoriam, et Cau / telam, quorum interest factum est exinde de p(raedic)tis hoc p(raese)ns / publicum Instr(ument)um per me praefatum notarium Infra(scri)ptum
(f. 56)
Judicis et Testium Subsq.bus roboratum, et in fidem Signavi Rogatus / Datum ut S.a.
Ego Petrus de Rota P(res)b(ite)r Judex praemissis Interfui.
Io matteo Vencia Sono Testim.o.
Io Matteo dico Antonio Nicoletta Sono Testim.o.
Ita est qui Supra Not.s publicus Paulus franciscus Buffonius de / Terra S. Joannis in flore manu propria loco + Signi.
Fiore. L’Abb.e di S. Gio in fiore tiene una gabella d.a fiore confina / dalla parte Sup.e la Gabella d.a di Cansoneri, e la Gabella d.a / le male Colle ambedue della Corte Baronale di S. mauro, che anco / ra Si notano nella Platea vecchia fol: 169. lo Vignale d.o mar / cusa ed un’altra Gabella d.a le male Colle, che Sono del R.s / D. Gio Antonio Giuliano Arciprete di S. mauro, quali prenomi / nati confini Sono Siti dentro il Territ.o di S. mauro, e confina / ancora della pred.a parte Superiore la Gabella di Gio Paolo / Sita, e dalla parte inferiore confina la gabella dell’Ombro / della Baronal Corte della Rocca Bernarda la Gabella detta / S. Donato del Beneficiato di S. nicola dell’istessa Terra della / Rocca Bernarda, e la Gabelluccia del mag.co Berardino oliveo / di Cutrio, che fù del Baron ferraro la Gabella delli lenza, ch’è / della med.a Corte della Rocca, quali Seguenti confini Sono dentro / il Territorio della med.a Rocca Bernarda, quale prenominata / Gabella di fiore, viene divisa d’una Strada publica, che di / vide il Territ.o della detta Rocca del Territ.o di S. mauro.
Item la detta Abbadia tiene nel d.o Territ.o di S. mauro un / pezzo di Terra di tom.e otto alla grossa in c.a d.o la noce machia,
(f. 56v)
che dalla parte inferiore colla Gabella di Canzoniero della d.a / Baronal Corte di S. mauro, e dalla parte Superiore colla Gabella / di M(ast)ro Joanne Seu messer Joanne, che è della d.a Baronal Corte / di detta Rocca Bernarda, e colle terre chiamate la noce / maschia della Sudetta Corte di S. mauro, e la Gabella detta / Angelo Guercio, che è del not.o Carlo Oliviero di S. mauro d.a / Carlo Oliviero.
Sigismundus Nicolella Capit.o et delegatus.
La d.a Gabella di fiore colla detta continenza di terra t.e otto / al presente Stà affittata insieme colla Gabella detta Terr.o / posta nel Territ.o di S. Gio: monai à Gio lorenzo foresta di / Cutro per anni due 1654 e 1655. atteso l’anno p(rese)nte 1652 / e franca, per essere data à maese à grani di t.a di grano / bianco cento, e dieci, e di orgio dieci per ciascheduno di detti / due anni med.te allo Stipulato appresso l’atti di detta Terra / di Cutro germano di notar Luca Cerca mastro d’atti di essa / Corte à 6. 7bre 1652.
fidem facio Ego In(frascrip)tus not.s Paulus franciscus Buffonius de / Terra Sancti Joannis in flore retroscriptas Gabellas de / fiore, et noce maschia, et per me infra(scri)ptum not.m descriptas / iuxta de praesens e d.a Sub(scrip)ti Rev(eren)di D. Joannis Antonii Juliani et / marci Antonii oliverii terra S. mauri Virorum des.a bonae famae / et in retro(scri)ptis territoriis expertorum med.te Juram.to per me / eidem delato, et in fidem Signavi rogatus.
Ego d.s Joannes Antonius Julianus Archiep(resbiter)us Sancti mauri / deposui ut Supra absumpto pro exposito + Signum
(f. 57)
Crucis propriae manus Subs(cri)psi marci Antonii absumpto pro / exposito Idiota.
Ego D. Leonardus Amorosus pro teste interfui.
Ego D. Salvator Amorosus pro teste interfui.
Ego Subd.nus Leonardus melle pro teste interfui.
Io Vincenzo di Pignano fui p(rese)nte Testimonio.
Ita est qui Supra Not.s Paulus Buffonius de Terra S. Joannis / in flore manu prop.a rog.s. Datum in Terra S. mauri die 19 / mensis maii 1653. 16.ae Indictionis rog.s ligismundus ni / colella Capit. et Delegat.s loco + Signi.
Paccionello. Essendo noi Giudice not.o e Testim.o conferiti coll’ / assistenza del mag.co delegato nello pod.o Picciarello posto nel / Territ.o di d.a Città di S. Sev.a per descrivere una quantità / di Terre poste in d.o luogo, che nella Platea Vecchia / Si nota à fogl. 172. colle persone ancora di Pietro Campana / e Gio Giacomo Vacarro di detta Città huomini vecchii, es / perti, e prattici in d.o Territorio, havendo inteso il Sudetto / Santo il Sud.o Rev.mo Agente quanto il Sud.o Chirurgo francesco / Antonio ferraro habbiamo ritrovato, che la via, che / era trà la Chiusa del q.m francesco Infantino detta delli / Salici, non è quella, che al presente appare mà da cin / quanta anni, e quella parte la detta via, Scendeva / à canto del fiume di neto, e lucicuso in d.o tempo era Sop.a / le leuche, che al presente vi Sono, e proprio vicino il / corso dell’acquaro, che al p(rese)nte vi Sono, e proprio vicino
(f. 57v)
molina della rocca di neto, di modo che il d.o fiume / Solamente vi mandi via d.a Continentia di terre, mà / ancora parte delle Chiuse Inferirono infanchi, ed ancora / parte del Terr.o di Simile pacrirello del d.o D. Chirurgo fran.co / Antonio Ferraro, mentre il d.o fiume Si è tanto ritirato / verso d.o loco di Picciarello, che verso la parte Soprana / dove Sono l’oche, e vi è rimasto molto terr.o, che resta in / corporato con un altro Territ.o di essa med.a Abbadia di / S. Gio d.o Suloppio Sottano posto nel Territ.o di d.a Rocca di Neto Provincia di Calabria Citra, però Si è notato / tutto ciò per le diligenze fatte, e chiarezza della verità.
Datum in S. Sever.na prope flumen p(raedic)tum neti die 15. / maii 1653. rog.s eius et in fidem Signavi.
Ego Petrus de Rosa Judice interfui.
Sigismundus Nicoletta Capit. et delegatus.
Io Vincenzo di pignano fui presente test.o.
Io Matteo Vencia Sono Testimonio.
Io Antonio Nicoletti Sono Testimonio.
Ita est qui Supra not.s Paulus franciscus Buffonius / Terra Sancti Joannis in flore manu propria rog.s / loco + Signi.
In nomine D(omi)ni Amen. Anno à Circum(ci)s(ion)e eiusdem D.ni mill.o / Sexc.mo quingentesimo tertio Reg.te D. Philippo Quarto / de Austria Dei Gratia Rege. anno eius vero T.. fe / bruarii Am(en)
(f. 58)
Die 22. mensis maii 6. Indictionis 1653. In Civitate Cosentiae nos / declarando notum facimus qualiter in nostra presentia personal(ite)r / constitutus ex preditis mag.cus Sigismundus Coletta Capit.o de Terra / Sancti Joannis in flore Provinciae Calabriae Citra, et deleg.s per / Regiam Cameram Summariae in confectione novae Plateae Abb.ae / Terrae Provinciae mediantibus literis Commiss.is expeditis neap.i / Sub die 30. mensis Julii proximi anni 1652. in Banca Josephi / Barletta ass.r Ill(ustrissim)um et R(everendissim)um Bernardinum Rocci V. Signat.rae S(ancti)S(si)mi / D(omi)ni nostri Papae Referendarium, et Sedis Apostolicae et disp.ne / Ap(osto)lica habeunt isti praed.am Abbatiam cum omnibus Juribus, red / ditibus. Jurisdictionibus, Introitibus, et proventibus ad mensam / Abb.em quomodocumque, et qualitercumque Spectantibus, et / dubitans ne lapsu temporis modo aliquo defraudent, et in ma / ximum damnum p(raedic)tae Abbatiae diminuent facta instantia / p(raedic)to mag.co Capit.o ut Supra delegato R.s D. Emanuelem Pe / lusium Agentem gen(era)lem Priorem p(raedic)ti Ill(ustrissi)mi et R(everendissi)mi D. Abbatis / Commend.rii q.m Ill(ustrissi)mus et R(everendissi)mus D. Julius Antonius Sanctorus Car / dinalis, et Archiepiscopus S. Sever(i)nae renovare, et in meliorem / utiliorem modum et formam redigere vocantis tam prius vo / candis, ne ullo umquam tempore alicui quaerelae locus relinquere / Prop.a requirentes Jud.m not.m et testes, quod Super hoc unum / officium inf(ormatio)nae debemus qua requisit.e facta Statim assum / psit Secum mag.cos Andream Guglielmum p(raedic)tae Civitatis Cosen / sae Viros diferetis bonae famae Vitae Ca… et famae et in Similibus ne
(f. 58v)
gotiis expertos, cum quibus requisitus etiam Sup(rascrip)tus Judex notarius / et Testes, ut accedere deberent ad infra(scri)ptas Terras, Culturas, pos / sessiones, et defensiones, nec non ad p(rincipa)l(i)orum Instrumentorum Censua / riorum, et debitorum illos cum Juramento interrogandum de / quantitatibus Censuum, et debitorum, et pro quibus Causis tene[antur] / et obligati existunt p(raedic)tae mensae Abb.ae, et ad recognoscendum / limites, et confines omnium Sup(rascrip)tarum Terrarum culturarum / possessionum, et defensarum, cum omnibus qualitatibus, et / circumstantiis tam de Jure, quam de consuetudine in Simili / bus requisitis, et quod postmodum ex nominibus, et cognomi / nibus ipsorum Censuariorum, et debitorum, et depositionis / ipsorum expertorum una vel plura publicum recipiant / Imstr.a Seu Instrum.tum conficere deberemus ad p.am rei memoria / et quarum interest, et interfuerit nos … ad istantiam / d.i mag.ci Capitanei ut Supra delegati person.r accessiti ad in(frascri)tta / loca, quae Sub p.o modo confirmavimus cum expraessione / et declaratione limitum terminorum, et confinium, nec / non in p(raese)ntia debitorum, qui hanc novam Plateam Sub / scripserunt, ac firmaverunt, à quibus praevio Juramento / eorum dicta, et depositiones, et depositiones recipimus de / quantitate, et Causa debiti in modum qui Sequitur, et in / fidem Signavi rog.s datum ut s.a.
Ego Angelus Guglielmus pro experto assumptus aff.o ut S.a.
Ego Andreas Guglielmus p(ro) experto assumptus aff.o ut S.a.
(f. 59)
Ego Petrus de Rosa R.s ad Contractus Judex praemmiss Sono Test.o.
Io Manetto Vencia Sono Testimonio.
Io ferrante Pignanello Sono Testimonio.
Io Clerico Remigio Cegni Sono Testimonio.
Io Gio Antonio de marzi Sono Testim.o.
Ita est qui Supra N.s Paulus franciscus Buffonius de Terra S.ti / Joannis in flore manu propria rogat.s.
Sigismundus Nicoletta Cap.o et Delegatus loco + Signi.
L’Abb.a di S. Gio in fiore tiene, e possiede nel Territ.o di d.a Città, / di Cosenza una Continenza di Terra nel loco d.o Bardaro, quale / confina colle Terre di marco Antonio mazzaccaro, che furono / de Zodaco Grasso, e Saglie per lo termine termine per il Vallone / in Sù Sino alla Timpa di Sonniaci detta delle Cuti, e per la / Timpa in Sù escie al termine di Saiaci, e la timpa timpa / và ed escie Sopra del Crisazzo all’aria, dove vi è un Vallone / e Siegue per lo Giavattone à basso, ed escie al termine della / Gabella del celoso detta di San Chirico, li quali Sono ambedue / del Vescovo di Carentia, e per il termine termine fere al fiume / di Cesa, e per il fiume basso volta alle dette Terre di marco / Antonio, nella quale continenza di Terre detta di Bardaro / la detta Abbadia di San Giovanni tiene Solamente il / Jus arandi, che l’herba della Baronia di Ca / rentia, e può arare ogn’anno, che li piace all’Abb.a, ed / è Solito affittarsi per tum.e quaranta di pane bianco, e / diece tomola di Germano l’anno, restando però un’anno
(f. 59v)
franco, che si dà maese, com’è Stata affittata l’anno / passato, al q.m francesco Pap.o Andria, ed al presente à Dom.co / Scigliano di Belvedere, quale Gabella è di tumulate / Cento in circa.
La Abbadia nel med.o Territ.o possiede una gabella detta pavia / in mezzo della vista una fontana detto di pavia confina / colla Soprad.a Gabella di Bardaro, e tra mezzo essa vi Sono / Solamente le Terre di D. Carlo, e Giacinto Romei, colle / quali confina, e poi tira per la Valle della Ceccasella / e confina per la montagna, ed esce per lo Vallone à bascio / delle Cecarelle, e la falda al pontano di Sopra per la / Stroppata della fica à canto del Pantano, ed escie alle / Terre di Tarquinio, e Pozzo di Guaisano, che Sono di Ca / valieri, che prima furono del loro Avo Similmente / Cavaliero come Si nota nella Platea vecchia fol: 134. / e di Sotto, e di Sopra con le timpe timpe Sopra l’acqua / di Pavia, e poi ritorna alle d.e Terre di detti di Romeo q(ua)le / contin.e di Terra Sono di t.a dodici in circa, e l’Abbatia / hà Solamente il Jus arandi di Sopra è Stata affittata / una à d.o Bardaro.
Le Soprad.e Gabelle di Bardaro e Pavia Sono State descritte / e confinate come di Sopra per d. Carlo Romeo, e Ciliberto / Scigliano di Belvedere huomi esperti in d.o Terreno di Co
(f. 60)
Senza.
L’Abb.a di San Giovanni in fiore tiene, e possiede nel Terr.o / di detta Cita di Carentia l’infra(scri)tti Censi, i quali esigge anno / quolibet nel mese d’Agosto Sotto natura, e patti emfiteotici / del modo, che Segue.
Frinio Pugliese tiene, e possiede nel luogo di mamrai due / pezzi di Terra di Terrano, che nella Platea vecchia 139. / Stanno notati Sotto nome lidifendino di Roberto à fol: 130. / Sotto nome di Leonardo Iaquinta l’uno, e l’altro di / tom.e uno, e mezzo, gli confina dalla parte inferiore / le Terre di esso m.co Cosabaro della Padula, e dalla parte / Superiore la via publica, che và quello, e più un’altro pezzo / di Terreno di tt.e due in circa d.o farchetto Seu mammeri, che / in detta Platea nel medesimo foglio 129. Stà notato Sotto / nome d’Isabella Girardi confina colla Parte inferiore / l’oliveto del Signor Barone di d.a Città dele Gullea, e dalla / parte Superiore la Terra di Jacovo Christiano, ed altri fini / e ne paga ogni anno in tt.o gr: dodici. – – 12.
La Cappella del S(anctis)S(i)mo Sagramento posta dentro la Ca / tedrale Chiesa di detta Città possiede nel Territorio / di Cacurri nel loco detto Sopra lo passo di S. Vito certi / piedi di Castagne Sotto le grotti dell’Accumbe / retta, che nella Platea vecchia à fogl. Stà / notato Sotto nome di Donato di martino confina
(f. 60v)
verso Ponente con dette grotte verso Scirocco, con le timpe / grandi, ed altri fini, e ne paga ogni anno gr:a – – 10.
Io d. Tomaso Scurra Com.e P(at)rone del d.o SS.mo Sacram.to / affermo ut Supra.
Sigismundus Nicolella Capitaneus, et delegatus aff.o / ut Supra.
- Antonio d’Anibaldi di Versini tiene, e possiede nel / luogo detto San Basilio diversi pezzi di Terreno / che nella Platea Vecchia fol: 230. 31. 32. et 33. / Stanno notate Sotto nome di And.na la macchia / Gio Andrea Russo in cinque partite del Ven(erabi)le / Monastero di Santa maria delle Grazie di / detta Città, e di delica Pellari, quali confi / nano colla difesa d’Agostino Rao l’olive del R.o Capitolo di d.a ed in altri fini, e ne paga / in tutto anno tari quattro, e grana cinque. – 4.5.
Il Ven(erabi)le monastero di Santa maria delle Grazie / dell’Ordine di San Domenico di detta Città al p(rese)nte / Soppreso, ed abolito, tiene, e possiede nel luogo / detto esnamorello, Seu Donna morella un pezzo / di Terra, che nella Platea fol: 131. Stà no / tato Sotto nome di martino Paterno, e Luise / Sessale, confina colla via publica, ed altri / confini, e più nel luogo detto S. Vem.o un Vignale,
(f. 61)
che in detta Platea vecchia Stà notato Sotto il / medesimo nome di Paterno, confina colla via pu / blica, e lo Vallone.
E più in d.o luogo di S. Vem.o un’altro pezzo di Terra, / che in d.a Platea vecchia à fol: 132. Stà notato d.o / martino Paterno, lo quale confina colla via pub.a / che vengono quelli delli Castelli, e più un’altro pezzo / di Terreno nel luogo detto Bandio, che in detta / Platea vecchia fol: 132. Stà notato Sotto nome / di Gio francesco Filanto, e più in d.o luogo alquanti / piedi d’olive, e più in d.o luogo detto mari uno vi / gnale, che in detta vecchia fol: 133. Stà notato / Sotto nome di ferrante Girardi, e più nel / detto luogo di mari un’altro pezzo di Terreno / che in detta Platea vecchia fol: 133. Stà notato / Sotto nome di detto Berardino Ibamera, che paga / ogni anno in tutto, e per tutto tari due, e gr: 9 e ½. – 2:9 ½.
E più il d.o monastero possiede un altro pezzo di / Terra d.o Pardiro, che in d.a Platea vecchia / fol: 133. Stà notato per Stabile di detta Abb.a / quale è un tumolo, e mezzo, e paga ogn’anno – – 9 ½.
La Cappella del quale Agostino Giurano Sotto / il titolo di Santo Agostino per la Cathed.le di d.a Città
(f. 61v)
Sotto titolo di S. Isidoro tiene, e possiede un pez / zo di terreno in luogo detto Paolo Cato, che nella / Platea vecchia fol: 133. Stà notato Sotto nome di levato Camazzano, confina colla via pub.ca / che Si và allo Badino, ed altri fini, e ne paga / anno quolibet grana Trè. – – 3.
– 3:2.
Sigismundus Nicolella Cap.s et deleg.s.
Die 22. mensis maii 1653. In Civitate Carentia.
Fidem facio Ego retroscriptus notarius Paulus franciscus / Buffonius de Terra Sancti Joannis in flore qualiter etiam / nobis Judice, notario, testibus infra(scri)ptis personaliter / constitutus nomine retroscripti Censuarii, et debit(ores) Testibus / qui p(raese)ntem Plateam Subscripserunt, et Signo Crucis Signa / verunt Sup(rascrip)ta omnia acta gesta et facta fuerunt vocatis / vocandis, qui omnes p(raedic)ti Censuarii et debitores Spe(ci)al(iter) de / Solvendo debita, redditus, et Census contentos in p(raese)nti platea / facta in praed.a Civitate Carentiae à fol: 97. à t.o, et ubi di / citur Carentia inclusive usque ad folium 100, et Sic Se / obligaverunt bona eorum omnia cum const.e et per / pacto de Capiendo in forma ad penam unciarum 25 Sol[vendo] / anno quolibet praed.o Abbati Commendatario p(ri)n(cipa)li et aliis / pro tempore existentibus p(raedic)tos Census Servata forma huius / p(raese)ntis Plateae, ac perinde renunciavit Juravit unde
(f. 62)
ad futuram rei memoriam, et Cautelam quorum interest / actum est exinde de p(raedic)tis hoc p(raese)ns publicum Instr(ument)um per me p(raedic)tum / notarium, et infra(scri)ptorum Judicis, et testium Su(bscri)ptionibus 26. r(og)atum / et in fidem Signavi rog.s datum ut Supra.
Ego Petrus de Rosa P. J. ad contractus hi interfui.
Io matteo Vencia Sono Testimonio.
Io Antonio Nicoletta Sono Testimonio.
Ita est qui Sup.a Not.s Paulus franciscus Buffonius manu prop.a / loco + Signi.
Noi Gio ferrante Milelli, e Girolamo milelli in questa Città di / Strongoli facciamo piena, et indubitata fede etiam cum Juram.to / à chi la presente Spettarà vedere ò in qualsivoglia modo Sarà / presentata in Judicio quam extra, e dove Sarà più necessario, qual / mente la contin.a di Terre censorie, che l’Abb.a di S. Gio in fiore / tiene dentro lo tenimento della pred.a Città nel luogo d.o lo Te / sauto Stà Situate dell’infra(scri)tti confini in d.a verso Scirocco confi / na alla gabella della Pizzuta olim del s.r P(ri)n(ci)pe di Bisignano / al presente del Signor P(ri)n(ci)pe di d.a Città di Strongoli dalla parte / di Tramontana confinia con lo Vignale di questa R(everendissi)ma mensa / Vescovale di detta Città al p(rese)nte dell’istessa mensa dalla parte / dell’Occidente confina colle Terre del q.m Giuseppe Pira al / p(rese)nte Si possedono dal Sig.r Gio Andrea Campitual habbitante / nella Terra di Casabuona, e dette terre Si chiamano le Via / tetto verso l’Oriente con un Vignale di Santa maria delle gratie
(f. 62v)
conv.to di d.a Città, e dalla parte di tramontana pure Stà con / finato con altro vignale di S. marco al presente di d.o Convento / di S. maria delle grazie, qual continenza di terre noi predetti / non Solo lo Sapemo come prattici, ed esperti del tenimento predetto / mà perche in d.o luogo ci habbiamo fatta massaria, e delle / cose predette ne habbiamo certissima Scienza, e facciamo / di più fede come dette Terre al presente Sono affittate à / Tiberio Sancioma, ed ad Andrea Balarano di detta Città per / tum.la venticinque l’anno, cioè un anno franco maiesati, / e li dui seminandosi pagabili alla ragione detta conforme / del tutto ne apparono Cautele Stipulate appresso gli atti / della principal Corte di detta Città Sotto il di 25. Genn.o del / corrente anno 1653., alla quale Si puole havere relatione / Onde in fede del vero, ed à Cautela di chi Spetta, e per cer / tezza del fatto ne havemo fatta la p(rese)nte fede formata / da mie proprie mani, è Stata dalli Soliti testimonii da / ta in Strongoli li 22. maggio 1653.
Io Gio ferrante milelli faccio fede come di S.a.
Io Girolamo milelli faccio fede come di Sopra.
Io mario Giunta Sono Testim.o.
Io Pietro Antonio Soperitio Sono Testimonio.
Io Prospero Ssavelli Sono Testim.o
Fateor ego not.s Joannes Dominicus Pignataro Terrae Cirò / et Incola in d.a Civitate Strongoli Supra Scrip.m fidem
(f. 63)
fuisse in mei praesentia notarii p(raese)ntiam firmatam propriis ma / nibus Sup(rascrip)tum mag.cum Jo : ferdinandi milelli, et Hieronymi / milelli, nec non Sup(rascrip)tis Supradictorum Testium roboratam / in fidem p(raese)ntibus Signavi rog.s datum ut S.a.
Ita est qui Supra N.s Joannes Dominicus Pignattaro manibus / Signavi propriis rog.s loco + Signi.
Sigismundus Nicolella Cap.s et deleg.s.
In Nomine Domini Amen. Die 4. mensis februarii 7.ae Indictio / nis 1654. In territ.o Terrae Caccurri nos declarando notum fa / cimus qualiter in n(ost)ri presentia personaliter constitutus mag.cus / Sigismundus nicoletta Cap.s Terrae S. Joannis in flore huius / Provinciae Calabriae citra, et delegatus per regiam Cam.am Sum.ae / mediantibus litteris Commissionalibus expeditis Ne(a)p Sub / die 30. mensis Julii praeteriti anni, et in banca Josephi / Barletta, quibus ac Ill(ustrissi)mus et R(everendissi)mus D. Bernard.s Ricci / D. N. Papae Referend.s, et dispensat.e Ap(osto)licam habere vi / xta Abb.m p(raedic)tae Terrae S. Joannis in flore cum omnibus Juri / bus ad mensam Abbatialem quomodocumque, et qualiter / cumque Spectantibus, et dubitantibus lapsu temporis modo / aliquo defraud.o et in damnum p(raedic)tae Abbatiae derivantur / praeced.te in ista facta pred.o mag.co Cap.eo et delegato ut S.a / vigore praedictarum literarum Commissionalium d.m D. / Emanuelem Belusium agentem, et g(e)n(era)lem Pro(curato)rem p(raedic)ti Ill(ustrissi)mi / et R(everendissi)mi D. Abbatis Comm.rii, Statuit ipse mag.cus Capit.eus ed de
(f. 63v)
leg.s Plateam antiquam in anno 1576. confectam tempore / quo erat Com.s Ill(ustrissi)mus et R(everendissi)mus D. Julius Antonius Sanctorus / Cardinalis, et Archiep(iscop)us S. S(everi)nae censuare, et in meliorem uti / litatem, et Commodiorem modum et formam redigere vo / catis tamen vocandis, nec ullo umquam alicui quaerelae lo / cat.s relinquantur, propterea requiremus nos ad D. N. et / Testes, quod Super hoc nostrum officium impartire debe / remus, debita requisitione facta Statim assumpsit Secum / Rev.m D. Joannem Bap(tis)tam Simnini olim Baronem d.ae / Terrae Caccurri, et Thomam dricoci de Terra S. Joannis / in flore viros discretos bonae vitae, et famae, et in Similibus / negociis expert.s, cum quibus requisivit etiam nos Sup(radic)tos / Judicem, Notarium, et Testes, ut accedere deberemus ad / infrascriptas Terras, Culturas possessiones, et defensas, nec / non ad p(raedic)tum, et infra(scri)ptum Censuarium, et debit.m ad illos cum / Juram.to interrogandum de quantitatibus Censuum, et de / bitorum, et pro quibus literis teneantur, et obligati exi / stunt mensae Abb.li praedictae, et ad recognoscendum / limites et confines omnium Sup(racrip)tarum Terrarum, Cultu / rarum, poss.num, et defensarum cum omnibus qualitati / bus, et circumstantiis tam de Jure, quam de consuetud.e / in Similibus requisitis, et quod pertondum ex nominibus / et cognominibus ipsorum Censuariorum, et debitorum / et depositionibus ipsorum unum vel plura publicum
(f. 64)
vel publica Instrumenta, Seu infra(scri)pta conficere debe / remus, ad f(utur)am rei memoriam, et Causam incesserint, et in / teresse poterit rogavit ad istam praed.o mag.co Cap.nei ut S.a / deleg.to personal(ite)r accessimus ad infra(scri)pta loca, quae Sup(rascrip)to no / mine confinavimus, cum expressione, et declar(ati)one limitum / et terminorum, nec non ad praesentiam infra(scri)ptam debitorum / et Censuariorum, quibus praevio Juram.to eorum dicta, et depo / sitiones recipimus de quantitate, et Causa debiti in modum / quo Supra inde Signavi.
Io D. Gio Batt(ist)a Cinnuto olim Barone di Caccurri asserto dico / ut Supra.
Signum + Crucis propria manu Sup(radic)ti Thomae Tritoci experti / idem.
Ego Petrus de Rosa p(rese)ns ad Contractus Judex de praemissis / interfui.
Io michele Angelo de marino fui presente.
Io Domenico lo pezzo fui presente.
Io Giuseppe Giuliano fui presente loco + Signi.
Ita est quo Supra not.s Paulus franciscus Buffonius de / Terra Sancti Joannis in flore, Sed attestor, quod accessi / mus ad p(rae)d(ict)am infra(scri)ptam debitorum p(ri)n(ci)p(a)lem Plateam Sub / script.ae et Cruce Signaverunt, et in fide manu prop.a.
Frachiscia. L’Abb.a di San Giovanni in fiore tiene, e pos / siede nel Territorio della Terra di Cacurri diocesi di Cosenza
(f. 64v)
un Territorio di frachiscia, quale Comincia dal Terr.o / di francesco maria le piane di detta Terra d.a Camandra, et / di là Scende dal fiume di lepore, e d.o fiume in giù finche / arriva alla difesa detta Similmente di Cepare, e prop.o nel / luogo detto lo cognale del Petritto, e per detto Vallone in Sù / Sino che arriva, nel luogo detto lo grupo di franchiscia, e da / detto grupo in Sù finche arriva alle Terre della Baronal / Corte dette Similmente franchiscia, e di là alle Terre della / Venerabil Chiesa di Santa Catarina di d.a Terra detta anco / ra franchiscia, e di là conclude al d.o Terr.o di fran.co maria / le piane d.a Comarda, nel qual Terr.o detta Abb.a hà Solam.te / il Jus arandi, e quando Si Semina Si esigge il Terraggio per / la metà di quello vi Si Semina, al presente ne Stà Seminato / parte per Angelo Bisseri di detta Terra di Caccurri. Sigismun / dus Nicolella Capitaneus, et delegatus.
Basilicoe. La detta Abb.a di S. Gio in fiore tiene, possiede nel d.o / Territorio di Cacurri, l’altro Territorio di Basilicoe, quale in / comincia dal luogo d.o la Scannella di Basilicoe e dalla Tim / pa in giù confina nel luogo di troncone, e dalla volta in Sù / confina colle Terre della menza Vescovale della d.a Diocesi / di Carentia, e Cariati, ed esce alle med.e Timpe, e le Timpe / conclude nel med.o luogo di Scannella di Basilicoe Sop.a / il Territ.o et Abb.a Solamente ha il Jus arandi, e quando / Si Seminano esigge il Terraggio per la metà di quello vi
(f. 65)
Si Seminano al presente Stà Seminato per il N.o Giovanni Leo / nardo le piane di detta di Cacurri.
Coture. L’Abb.a possiede pred.a di S. Giovanni in fiore tiene, e pos / siede dentro il Territ.o di Cacurri un’altro Territorio d.o le Coture / quale comincia dal fiume di lepore, e dal fiume in giù fino / che unito allo Vallone dell’acque calde, e lo detto Vallone in Sù / Sino allo Vallone del Bullo, e lo vallone in Sù, finche arriva alla / Comarello di S. Elena, e di la Sotto le Vigne del Bassamo, finche / esce alla Strada publica, e la Strada in giù à canto il Verde, e / le Crassarizzi in giù per lo Vallone Sicco, e non conclude il d.o fiume / di lepore, Sopra il quale Territ.o d.a Abb.a hà Solamente il Jus / arandi, e quando Si ci Semina esigge il Terraggio per metà di / quello Si Semina come di Sopra.
L’Abb.a di San Giovanni in fiore possiede in d.a Terra di Cacurri / e proprio Sopra la Strada della porta grande delle mura della / Terra certe Casabria, che nella Platea vecchia à fol: 485. Sta / vano in piedi, ed affittato à Pietro Giovanni minturte per Carlini / quindici.
Gio Domenico Imberaco Iuniore paga una Casa in loco d.o la presa / piccola confina colla Casa di marco Antonio di Iesa, ed’altri / confini, che nella Platea vecchia à fol: 85. pare Sotto nome di / Gio Domenico Imbriaco tari due. – 2 -.
+ Signum Crucis Sup(radic)ti Dominici Imbriaci Idiota.
Francesco maiorana, e Vittoria Sua Sorella paga Sop.a / una Casa posta Sotto il Castello, confina colla Casa
(f. 65v)
di Vittoria Scarsella, ed altri Confini, che nella / Platea vecchia à fol: 86. Si nota à Pietro macca / rone grana sette. – – 7.
Gio Bartolo, e Gio Pietro Manfredi pagano Sopra una / Casa posta Sotto il Castello confina colla Casa degl’ / eredi di marco Antonio mangone, che nella Platea / vecchia à fol: 86. Si nota à Gio filippo manfredi / di grana dieci. – – 10.
Gio Domenico Valente paga Sopra una Casa posta / nella piazza confina colla Casa di Domenico di / Luca, ed altri fini, che nella Platea vecchia / Si nota a m.o Domorio Valente fol: 86. gr: cinque. – – 5.
Il R.s D. Gio. Andrea Strada paga grana quattro Sop.a / un’Orto posto in loco la Donna in Cont.a la via / publica la Casa di detto Bartolo donato, ed altri / fini, che nella Platea vecchia à fol. 86. Si nota / un Carlino alli eredi di d.o Antonio. – – 4.
Felice Cantina vedova del q.m Stefano Sapia paga / Sopra una Casa la Chiusa Pusoli, che confina con / la Casa di Livio Spina, ed altri confini, che nella / Platea vecchia à fol: 87. Sono à Orano Stasi Car / lini tre. – 1.10.
Il R.s D. filippo Peluso paga Grana tredici Sopra un Ca / salino posto in d.o luogo d.o Viani confina colla via / publica, e la Casa di filippo m.a, che nella
(f. 66)
Platea vecchia à fol: 87. Si nota a fabritio Peluso. – – 13.
Il R.s D. filippo di Luca di Caccurri paga Sopra una / Vigna nel luogo d.o billicco confina con lo Vallone / di billicco, ed altri, che nella Platea vecchia Si nota / à fogl. 89. à Pietro Venuto grana dieci, e più un Capo / di Terreno Sotto le timpe delle fontanelle confina / circum circa la via publica, ed altri fini, che in d.a / Platea vecchia à fol. 89. Si nota à d.o Pietro Ve / nuto paga grana trè, e più Sopra una Vigna posta / in loco d.o li mellisi confina colla Vigna del Soccorso / che nella Platea vecchia à fol: 94. Si nota à Cata / rina di Valli grana Sette, e mezzo. – – 7 ½.
Il Ven(erabi)le monastero dei PP. Domenicani di d.a terra pa / ga Sopra una Vigna posta in luogo detto li mellisi / confina coll’altra Vigna di d.o monastero, che nella / Platea Vecchia à fol: 90. Si nota à Domenico Plano / grana sei, e più per la Vigna colle terre intorno parte / in d.o luogo confina colle timpe grandi, e colla med.a / Vigna colle Terre intorno poste in d.o luogo confina / colle Timpe grandi, e colla med.a Vigna, che in d.a / Platea vecchia, e nel med.o foglio 94. Si nota / à Perna Rosella grana cinque, e più Sop.a / una Vigna in loco d.o lo Vignale, confina con l’Orto / d’Ottavia Valentina, che fù di Prospero di figline / che nella Platea Vecchia à fol: 103. Si nota
(f. 66v)
à fabio macri grana dieci. E più Sopra una / Vigna in loco detto laconi, che confina colla Vigna / di Gio Simone oliverio, e di Lucretia manfredi / che nella Platea Vecchia à fol. 104. Si nota / à Beatrice mangoni grana dieci, e più certo terr.o / nel med.o luogo di là, che confina colla via / publica, che in d.a Platea vecchia à d.o fol. / 104. Si nota a Domenica madre di Grandonio / Rosa, grana Sette, e mezzo, e più la metà della / Terra, ed olive poste in mezzo li Valloni di Calostra, / e dello Strano, confina colla via publica, che in d.a / Platea vecchia à fol: 104. Si nota a natale Por / tella grana Cinque. E più Sopra una Vigna, e ter / reno in luogo detto le Terre di Santa maria confina / colla Vigna di D. francesco Roberto, ed altri fini, che / in d.a Platea vecchia à d.o fol: 104. Si notano à Gio / marco di Rosa tari due, e grana due e mezzo. E / più Sopra una Vigna d’altre Terre di d.o monast.o, che / in d.a Platea vecchia à fol: 108. Si nota ad esso med.o / monast.o tarì uno, e grana dieci, e più Sopra una / troppa di Celsi, che fù del q.m Dom.co Cosentino confina / le mura, e festa Soprana in d.a Chiesa, che in d.a / platea vecchia à fol: 108. Si nota ad esso med.o / monastero grana venti, e più, Sopra un’altra Troppa / di Celsi nel med.o luogo, che fù d’Ant.o Cosentino
(f. 67)
che in detta Platea Vecchia à fol: 109. Si nota ad / esso med.o monastero tarì uno, e grana dieci, e più / Sopra una possessione loco detto la terra delli luzzi / che fù di Donato Bairo, confina colla via publica / e le grotte della Corte Baronale, che in d.a Platea / vecchia à d.o fol: 109. Si nota al med.o monastero gr: / quindici, e più Sopra una Vigna in loco detto li mellisi / che in detta Platea vecchia à d.o fol: 109. Si nota ad / esso med.o grana dieci. E più Sopra una possessione / con Celsi in loco d.o lo Casale, confina coll’Orto di fran / cesco maria le piane, ed altri fini, che nella Platea / vecchia à fol. 116. Si notano a napoli manurso gra / na due, e mezzo. 2 – 18.
Il R.do D. filippo de luca paga Sopra un Castagneto nel / luogo detto lo Vallone di S. Vito, che nella Platea vec / chia fol: 90. Si nota ad Alessandro la rattia, e confina / con Giuseppe Scarnato Gio Giacomo Girardo / e via publica grana Sette, e mezzo. – – 7 ½.
Quale D. filippo di Luca li paga come Cappellano della / Chiesa di S. Vito Grana.
La Venerab(i)le Chiesa della S(ancti)S(si)ma Annunziata di / Caccuri paga grana quindici Sopra una Vigna con / terreno intorno con certi piedi d’olive posta nel luogo / detto felicco, che nella Platea vecchia à fol: 91. / Si nota a Bellobello confina colla Vigna del Ven(erabi)le
(f. 67v)
Monastero di San Gio in fiore colla Vigna di d.o / marco di Rota colla Valle del R.s Clero di Cacurri. – – 15.
Rosa Christiana paga grana Sei Sopra una Vigna / nel loco d.o li mellisi, che nella Platea vecchia fol: 91. à d.o Batt(ist)a di Pietro confina con il Terreno / della Cappella del S(ancti)S(i)mo, e la Vigna di Domenico / Cortese, e la Vigna di minico Gallo, e più paga / tari uno, e grana Sette, e mezzo Sopra una Vigna / in più partite in luogo d.o la Coni, che nella Platea / vecchia à fol: 91. Si nota à Domenico Pignattello / e frate e donna merura Sua madre, confina con / altre Vigne di essa med.a. – 1.13 ½.
Il Clero di Cacurri paga Sopra un Territorio di otto tum.te / in circa, con alcuni piedi di Quercia posto nel luogo / d.o le pantana di marsignano, che nella Platea vec / chia à foglio 92. Si nota à messer filippo di Gaeta / carlini dieci, confinia colla via publica, e terre / della Corte Baronale, che furono d’Oratio Peluso / e più paga grana quindici Sopra una Vigna posta / nel luogo detto Celari un terreno, che nella Pla / tea vecchia à fol: 97. Si nota à messer Ascanio / della Pira confina con altre Terre di esso med.o / luogo con alberi contigua la predetta poss.ne / che nella Platea vecchia à d.o fol: 97. Si nota / al pred.o. E più paga grana trè Sopra di una
(f. 68)
Vigna in luogo d.o laconi, che nella Platea vecchia / à fol: 101. Si nota ad Angelo grasso confina colle Vigne / di Minico Cortese, e la Vigna del S(ancti)S(si)mo di Caccuri, / e più paga grana Cinque Sopra detto Terreno, che in / Platea Vecchia à fol: 145. Si nota per Vigna Casi / nola, e confina con altre terre d’esso pred.o Clero, e più paga grana due Sopra un pezzo di terra albo / rato, che nella Platea Vecchia à fol: 107. Si nota / ad Ottavio Castello nelloco d.o Cacurri, confina colla d.a / via di Carentia, ed altre Terre di Gio Clero, e più / paga grana trè, e mezzo Sopra una possessione albo / rata in loco d.o Santo Pietro, che nella Platea Vecchia / à foglio 100, Si nota à Gio Bello loressin.o confina con / il Casalino della Chiesa dentro di Santa Barbara via / publica, e le Terre di Santo Pietro, e più paga gra / na diciotto Sopra certe terre poste nel d.o luogo di / laconi, che nella Platea vecchia fol: 115. Si nota / per Vigna à Rosa macri alias ficora confina colle / vie publiche, ed altre Terre di esso Clero, quali in tutto / Sommano Carlini Sedici, e grana due, e mezzo. 1.3.2 ½.
Lelio Principato paga tari uno Sopra una vigna con / terreno intorno in loco d.o la Coni, che nella Platea / vecchia fol: 90. Si notano à messer filippo di Gaeta / confina colle Terre di Pietro Grande, che Sono del S(anct)S(si)mo / e del terreno d’Attilia del med.o. – 1 -.
(f. 68v)
Signum Crucis propriae manus Sup(rascrip)ti Lelii, Idiota.
Clerico Scipione Parise paga grana trè Sopra uno / Ortale posto in loco detto frico la rapa, che nella / Platea vecchia fol: 93. Si nota à messer Attilio / Piluso confina con le nuci di marcello mirabello / che fù di Criscione. E più paga grana Sette e mezzo / Sopra un Castagneto nello Cas.to S. Vito, che nella / Platea vecchia fol: 114. Si nota à messer filippo / Parise confina nelle Castagne di S. Vito, e di Gio / Giacomo Girardo. – – 10 [½].
Giacinto Baccaro, e Gio lorenzo le piane pagano gr: / quindici Sopra una Vigna posta in luogo d.o laconi / che nella Platea Vecchia fol: 93. Si nota à Stefano / Cristiano, confina colla Vigna di marcello mirabello / e fù di Crescione, e colla Vigna di esso Gio lorenzo. – – 15.
E più d.o Gio Lorenzo paga grana tre, e mezzo Sop.a / la detta Vigna contigua, che nella Platea vec / chia fol: 96. Si nota à Pietro marano. – – 3 ½.
Io Gio Lorenzo le Piane prometto, ut S.a.
Francesco Cosentino paga grana dieci Sopra due gotte, che / nella Platea vecchia Si notano à fol: 93. à Simsonio / Cosentino poste in luogo d.o la parte confina la via / publica, e lo Casarone, che discende dalla Terra / grande. – – 10.
Lucretia Bruna vidua del d.o q.m francesco Cosentino
(f. 69)
Si obbligò pagare grana due, e mezzo l’anno, e lo ri / manente li Si rilasciò.
+ Signum Crucis Sigismundus Nicoletta Capit.us et / Delegatus.
Gio Pipari paga grana Sette, e mezzo Sopra una Vigna / posta in loco di filliuoli, che nella Platea vecchia / à fol: 94. Si nota à messer Gio Polito Peluso con / fina colle Vigne di Gio filippo, e d’altri. – – 7 ½.
Dom.co Cortese paga grana quindici Sopra una Vigna / con terreno intorno, che nella Platea Vecchia / à fol: 94. Si nota à d.o Covello Christiano posta in / loco d.o laconi confina colla Vigna di Cl. Gio loren / zo le Piane, che fù di macone, e la Vigna d’Eli / sabetta Petrazzi, e più paga grana cinque Sopra / una Vigna nel luogo d.o laconi, che nella Platea vecchia à fogl. 90. Si nota à Candiano Crescione / confina colla Vigna di Gio Barbieri colla Vigna / del Clero, e più paga grana dieci Sopra una vigna / in d.o luogo di Laconi, che nella Platea vecchia à fol: 100. Si nota à D.a Candia lauretta. – 1.10.
La mag.ca Elisabetta Cimina paga annui Car / lini due Sopra una Vigna con terreno intorno posto / in luogo d.o laconi, che nella Platea Vecchia / à fol: 94. Si nota Perna mirano confina con / la Vigna un terreno intorno posta in d.o Gio
(f. 69v)
filippo Peluso, e D. marco di Rosa, e qui paga / Carlini trè Sopra una Vigna in luogo d.o fillicoi / che nella Platea Vecchia à fogl: 102. Si nota / à m.r Gio Cola Cimino colla Vigna di D. Gio filippo / Peluso, e la Vigna di essa med.a Elisabetta / e più Sopra d.a Terra in luogo detto laconi annui / grana Sei, che nella Platea vecchia à fol: 105. / Si nota per Vigna à Cariolo fesa. – 2:16.
Per le Vigne di filliuli paga il R. CC. 100.
Il d.o fisico michel Angelo Pecina paga grana undici / Sopra una Vigna Sfatta posta nel luogo d.o delli / Voi, che nella Platea vecchia à fol. 95. Si nota / à Tuddeo Baldino confina colle Terre del Venerab(i)l(e) / monastero di S. Gio, e più paga grana venti Sopra / il terreno nel loco d.o li milisi, che nella Platea / vecchia à d.o foglio 95. Si nota al med.o Taddeo / Baldino, confina con le timpe grandi, ed altri / fini. E più paga grana dodici, e mezzo Sop.a / un Terreno in loco d.o il Verdo, che nella Platea / Vecchia à fol. 100. Si nota per Vigna à Pietro / di franzo confina colle robbe del Ven(erabi)le monast.o / di S. Gio:, e via publica. – 2.3 ½.
Francesco maria le Pian.o paga annui grana quin / dici Sopra una Vigna posta nel luogo d.o filliuoi / che nella Platea Vecchia à fog.o 95. Si nota à
(f. 70)
Taddeo Baldino confina colla Vigna di d.o marco / di Rose. E più paga Sette, e mezzo Sopra un Vignale / posto nel loco d.o, che nella Platea Vecchia à d.o fol. / 95 Si nota al med.o Taddeo Baldino confina colla Vigna / di Gio Simone Oliverio già di Castello, e colla Vigna / di Lucretio manfredi già d’Orletto. E più paga grana / cinque Sopra una Vigna, e possessione di Celsi, ed altri / alberi posta nello loco d.o il Casale, che nella Pla / tea vecchia à fogl. 98. Si nota ad Ordano di favia / confina colla poss.ne del Ven.le monast.o di S. Dom.co / e colla Possessione dell’eredi di Gio Tomaso Piluso / e più paga grana quindeci Sopra uno Vignale posto / in loco d.o filliuoli, che nella Platea Vecchia / e più paga grana trenta annui Sopra un Vignale / posto nel luogo d.o Si nota per Vigna di Stefano Bar / bieri Sopra un Castagneto posto nel luogo detto / S. Vito confina colla via publica, e lo Vallone / e l’Accumbaretti, che nella Platea Vecchia / à d.o fol: 102. Si nota al med.o Stefano Barbiero. – 3:12 ½.
La Venerabile Cappella del S(ancti)S(si)mo di Caccuri paga / grana annui dodici Sopra certo terreno posto / nel luogo d.o locani con Olive, che nella Platea / Vecchia fogl: 95. Si nota per vigna à Giovanni
(f. 70v)
marano confina colle Vigne di Domenico Cortese / e più paga annui grana Sette, e mezzo Sopra / certo altro Terreno posto nel luogo d.o filliuoli, che / nella Platea Vecchia à fol: 96. Si nota à Thome / massimilla, e confina colle Vigne di Celio Princi / pato, e nardo Barbieri con il Vallone Corrente / e più paga annui grana dieciotto Sopra certo altro / Terreno posto nello loco detto filliuoli, che nella / Platea Vecchia Si nota fol: 96. per Vigna à Colli / derio di martino confina colla Vigna di d.o Gio filippo / Peluso alla Vigna di lelio Principato Vallone / Corrente ed altri fini. E più paga annui grana / ventiquattro, e mezzo Sopra certe terre nel d.o / luogo di laconi, che nella Platea vecchia / à d.o fol: 100. Si nota per vigna à fabio de mari / confina con l’altre Terre di essa cappella, e / più coll’istessa Cappella, e più coll’istessa / Chiesa matrice paga annui grana venticin / que Sopra una Vigna di un pezzo di terra / delle laconi, che nella Platea vecchia à / fol: 103. Si notano in due partite à D. Pietro / Spravieri confinano colla Vigna, e robbe di Gio / lorenzo le piane, e via publica. – 4:8.
(f. 71)
Io D. Consalvo Perito e Proc.re della Venerabile Cap / pella del S(ancti)S(si)mo à nome di detta Cappella promette / pagare Carlini Sette, e grana cinque e mezzo / ogni anno atteso l’altre grana dodici, e mezzo / per la metà di dette Partita ultima paga la / Chiesa Parrocchiale.
Cl. Gio leonardo le piane paga di più retroscritte / partite annue grana dodici Sopra una Vigna / posta in luogo d.o laconi, che nella Platea Vec / chia à fogl: 96. Si nota à Pietro morano con / fina con le Vigne di Domenico Cortese, e della / Cappella del S(ancti)S(si)mo, e della Chiesa matrice, e più / paga annui grana dodici, e mezzo Sopra una / Vigna in loco d.o Belzamo, che nella Platea Vecchia / fol: 98. Si nota per Vigna à Bancello Brutti in / Suso in luogo detto Balzamo confina colla Via / publica ed altri fini, e qui paga annui grana / quindici Sopra certo terreno nel d.o luogo de / Balsamo, che nella Platea Vecchia fol: 99. Si / nota per vigna à m. Princi leg.mo confina colle Terre / di S. Elena, e la via publica, e più paga annui / grana Sei e mezzo Sopra un Orto nel luogo detto / lo Spanituro, che nella Platea vecchia fol: 100.
(f. 71v)
Si nota à d.o n. Princi confina colla via publica / ed altri confini. – 3:9.
Io Gio lunardo lepiane mi obligo ut S.a.
Il R.do D. francesco Roberto paga annui grana Sei S.a / un pezzo di terra posta in luogo d.o Curpia, che / nella Platea Vecchia fol: 96 Si nota à m.r luca / monano confina colle Terre del mag.co Capitolo / lorsevilno, e lo Vallone di Sopra. – – 6.
Io D. francesco Roberto prom.o ut S.a.
Marcello Miraballo paga annui grana venti / Sopra una Vigna in loco detto la Camp.a, che / nella Platea vecchia fol: 97. Si nota à Calli / donio martino confina colla Vigna di fabio / Pelusio, e la Vigna di Brigida Altimari / e Vallone, e più paga ogni anno grana due / e mezzo Sopra un colle, e terreno parte Sotto / le timpa deli paga che nella Platea Vecchia fol. / 100. Si nota à Gennaro Bello Crescione. – 1.2 ½.
Il Ven(erabi)le monast.o di Santa maria della nova / Si ritrova posseder da nordella Pignalla paga / grana annui diecisette, e mezzo Sopra un terreno / in loco d.o li milissi, che nella Platea Vecchia fol. / 97. Si nota per vigna di CC. Gio lorenzo le piane,
(f. 72)
e di Pulito Iozza. – – 17 ½.
Giovanna Barbara paga annui grana quindici Sopra / uno Terreno posto in loco d.o laconi, che nella Plat.a / Vecchia fol: 97., Si nota per Vigna di Dom.co Cortese / e le Terre della Cappella del S(ancti)S(si)mo.
+ Signum Crucis propriae manus Sup(radic)tae Joannae Barbarae / Idioatae.
Girolamo Girardi di Cerentia paga annui grana venti / cinque Sopra una Vigna con terreno poste nel luogo / d.o Balzano, che nella Platea Vecchia fol: 98 / Si nota à Giovanni Dom.co Bucchi infuso confina / colla via publica, ed altri confini. – – 5.
Il mag.co D. Giulio di Chiara di S. Gio paga annui grana / dodici Sopra una Vigna posta in luogo d.o Balsamo / che nella Platea Vecchia fog: 98. Si nota à / Gio maria di Rose confina colla Vigna di Giò: / lorenzo lepane, e colla Vigna di Girolamo, e più / paga grana annui diecisette, e mezzo Sopra un’ / altra Vigna posta nel predetto loco di Balsamo / con terreno intorno intorno, che nella Platea / vecchia fol: 99. Si nota al med.o Gio maria di / Rose confina con un terreno di S. Elena, e la via / publica, e ne paga altri grana diecisette, e mezzo / Sopra una pezza di terre con Vigna posto nel d.o
(f. 72v)
loco di Balsamo, che nella Platea Vecchia à d.o fol. / 99. Si nota al p(rede)tto Gio maria di Rose, confina colla / via publica uno gravettone grande, e lo Vallone Sic / cagno di Balsamo. – 2.7.
Gio Dom.co Imbriaco di Cacurri, e Bartolo Intesa di S. / Stefano habitante in S. Gio in fiore pagano annui / grana dieci, e quattro Sopra una Vigna posta in / luogo d.o Balsamo con terreno intorno, che nella / Platea vecchia foglio 99. Si nota da Gio Dom.co / Imbriaco Seniore confina colle Vigne del d.o Giulio / di Chiara. – – 14.
+ Signum Crucis Sup.ti Dom.ci Imbriachi Idiotae, il quale / Si obliga à grana Sette Solamente de eius portione. [- – 7.]
Il R.s D. Gio Leonardo Strada paga annui grana Sette Sop.a / una Vigna posta nel luogo detto laconi, che nella / Platea Vecchia fol: 100. Si nota à francesco Perito / confina colla Vigna del Ven(erabi)le monastero de PP. / Domenicani, che fù di Gio leonardo margn.o, e / la Vigna di Gio Simone Oliverio, che fù d’Otta / vio Castello. [- – 7.]
Pietro di Rose paga ogni anno grana quindici S.a / una Vigna posta nel luogo detto Sillicoli, che / nella Platea Vecchia fol: 100. Sta notato An / drea de Rosa, confina colla via publica, e
(f. 73)
Colla Vigna di Leonardo Strada. – – 15.
La Venerabil Cappella di S. Agostino della matrice / di Cacurri paga annui ducati uno, e grana diecisette / e mezzo Sopra una vigna con terre nel luogo detto / Balsamo, che nella Platea vecchia fol: 101. Si nota / à m.r mario Scarnato confina colle terre delorto, e / la via publica. – 1:17 ½.
Lucretia manfredi figlia di Portia Pelusa paga / annui grana venticinque, e mezzo Sopra una Vigna / posta in luogo detto laconi, che nella Platea vec / chia fol: 101. Si nota à Prospero Orsetta confina / colle Terre del d.o michele Angelo farina, e colla / Vigna di Gio Simeone Oliverio. – 1:5 ½.
Marco merallori e Elisabetta Rosa pagano annui grana venticinque Sopra / mezzo una Vigna, e Vignale nel luogo d.o il Vigna / le che nella Platea Vecchia fol: 106. Si notano à / Volicante Rosa, e Gio Batt(ist)a mangoni confina colla / via publica, e le Terre di filippo Valente, e con / la Valle di Santa Catarina. – – 5.
La Corte Baronale di Caccuri paga annui grana Sei / Sopra una Chiusa con terre aratorie di tt.e trè / in circa poste nel luogo d.o in capo di Campanelli, / che nella Platea vecchia fol: 103. Si notano à / Spoliano modia confina colla via publica colle / Terre di d.a Corte, che furono delli Spatari, e collo
(f. 73v)
Vallone, che discende dalla dirittura, e più paga / annui grana Cinque per la metà del terreno con / olive di tt.e Sei in Circa, che tiene il Ven.e monast.o / de R. P. Domenicani, che nella Platea vecchia / fol: 104. Si nota natale Pozzella confina di Sop.a / con d.o monast.o, e di Sotto con il fiume di Calosito, e / più paga annui grana trenta Sopra una Vigna / posta in luogo d.o liffluoi, che nella Platea vec / chia fol: 106. Si nota à d.o Innocenzo Pilosa / confina col Verdò, e la Vigna di d.o filippo di Luca / e più paga annui ducati quattro come S.a il terreno, / e prato delle Terre, dove Sono molti terreni ed / una Serra d’acqua Sono confinati dal fiume di neto / e lo Vallone, che viene di Barbino, e la via / publica d.a la via grande, che passano li Cosenti / ni, che nella Platea vecchia fol. 107. Si nota / alla pred.a Corte Baronale, e più paga annui gra / na dieci Sopra certi Celsi in loco detto lo Casale / che nella Platea Vecchia fol: 108. Si nota al / Ven(erabi)le monast.o del Soccorso, e confina con altre / robbe di detto Ven(erabi)le monastero, e lo Cavone / di S. Ligori, e più paga annui grana venti S.a / una chiusa in luogo detto Rittura con quercie / ed altri alberi, che nella Platea vecchia fol. / 112. Si nota al R.s Sig.r Ottavio Prosogano, confina
(f. 74)
colla via, che và alli Campanelli, e più paga / annui grana otto Sopra un pezzo di terra posto in loco / d.o la Caria. E più paga altri grana quindici Sopra / un’altro pezzo di Terra nel pred.o luogo, che nella Platea Vecchia fol: 113. Si nota al med.o Signor / Ottavio, e confina dalla via publica, e lo Vallone / grande, che discende di Caria, e più paga annue gr.e / tre Sopra una Vigna, che nella Platea vecchia / fol: 116. Si nota à Gio Tomaso Gerardo posta nel / loco d.a Rottura confina con altre vigne, terre / di detta Corte, e più paga annue grana quindeci / Sopra tre pette con un poco di Terreno intorno nel / luogo d.o migugnano, che nella Platea vecchia / fol: 118. Si notano in due partite à matteo Girardo / confinante verso lo Cavone Siccagno, che viene / dalla detta Grotta, e Scende al Vallone Siccagno, e / Saglie in Sù, e più paga annui grana undeci Sop.a / certe Terre nel luogo detto magnignano, che nella / Platea vecchia fol: 112. Si notano in trè partite / alli eredi del q.m Gio Batt(ist)a Cosentino colle Terre de / PP. Domenicani, ed altre Terre di essa Corte, che / Sommano ducati Cinque tari due, e grana trè. 5.2:3.
Gio Simone Olivieri paga annui grana Sette, e / mezzo Sopra una Vigna con terre d’olive poste nel / luogo d.o lacconi, che nella Platea vecchia fol: 105.
(f. 74v)
Si nota à Giacomo Brioli confina con le robbe / di detto filippo Peluso, e di Lucretia manfredi / e più paga annui tarì uno, e grana diecisette / e mezzo Sopra una Vigna, che nella Platea / vecchia fol: 107. Si nota al mag.co Ottavio Castello / posta nel luogo d.o filliuoi confina di Sotto con / la Vigna di Celio Principato, e di Sopra colla / Vigna de PP. Domenicani. – 2:5.
Gio Matteo Mozzello paga colli altri eredi del q.m R.do / matteo Antonio Parise annui Carlini Sei Sopra una / Terra in luogo detto di S. Elena, che nella Platea / vecchia fol: 105. Si nota in due partite al M.o / Cola de Parise, e fratello confina colla via pu / blica, e lo vallone Siccagno, e le Terre del R. D. Gio / Strato Arciprete. – 3 -.
Stante la deteriorat.ne di dette Terre Si obliga / pagare Carlini Sei l’anno, e lo rimanente le / Si rilascia.
Io Gio matteo mazzillo prometto ut S.a.
Polita Riffa alias Gaeta paga annui grana quin / deci Sopra una vigna posta in luogo d.o l’indelli / che nella Platea Vecchia fol: 106. Si nota à Cocino / la Terza confina colla Vigna della Ven(erabi)le Chiesa / della S(ancti)S(si)ma Annunziata, e colla Vigna del s.r Gio / leonardo le piane, e di marchise matre. – – 15.
(f. 75)
Gio Pisano paga annui grana dieci Sopra una Vigna / posta nel luogo d.o leoni, che nella Platea vecchia / fol: 106. Si nota à Prospero Christiano, confina / colla Vigna del s.r Gio leonardo le piane, e colle / Vigne della Ven(erabi)le Cappella di d. Gilibello. – – 10.
Gio Dionisio Susanna e Vincenzo Carentia di Carentia paga ogn’anno / grana dieci Sopra una Vigna posta in luogo / d.o li molilli, che nella Platea Vecchia à fol. / 106. Si nota ad Andrea di Rinaldo confina alla / Vigna de PP. Domenicani, e colla Vigna di marco / Antonio Iesu. – – 10.
Vincenso Concocchia aff.o ut S.a.
Il Ven(erabi)le monast.o di S. maria delle Grazie dell’ord.e / di S. Domenico della Città di Carentia al presente / Soppresso, ed abbollito paga Sopra una Vigna posta / in luogo d.o Namorella con un terreno Intorno gr.a / dieci, che nella Platea vecchia fol: 106. Stà / notato à Gismonda moglie di minichello Preite / confina alla via convicinale, che va à Carnicello / e và al Vallone di Ursina, e la via publica. – – 10.
Io Gio Batt(ist)a prometto, et Sup.a.
La Cappella del S(ancti)S(si)mo di Carentia paga annue / grana dieci Sopra certi piedi di Castagne poste / in luogo detto S.a lo passo, e proprio Sotto le grotti
(f. 75v)
dell’Accumbaressa, che nella Platea Vecchia à fol: / 111. Si notano à Donato di martino, confina colle Ca / stagne di francesco le piane, che furono di Stefano Bar / bieri con dette grotti, e colle timpe grandi. – – 10.
Mario Manfredi e Stefano Barbieri pagano annui grana quindici Sop.a / certo terreno posto nel luogo d.o Balsamo, che nella Platea Vecchia à fol: 113. Si nota per vigna à / Tomasso di Domenico Perito confina colla Vigna / della Ven.e Cappella di Santo Agostino della Matrice. – – 15.
+ Il Segno della Croce di proprie mani del d.o Stefano / Barbieri Idiota.
Marchesa Peristo paga annue grana Sette, e mezzo / Sopra certo terreno posto in luogo detto melisse / che nella Platea à fol: 114. Si nota le Vigne / al med.o Gio Dionisio Perito confina colla Vigna / di Polita Rizzo alias Gaita, e la Vigna di D. filip / po di luca, dico grana Cinque. – – 5.
+ Signum Crucis propriae manus Sup(radic)tae marchisae.
Vincenzo Carocci paga annue grana quindeci Sop.a / certe terre poste nel d.o luogo li melissi, che / nella Platea Vecchia à fol: 114. Si notano à / Giò Domenico Perito, confina con il d.o filippo / di luca, e Marchesa Parisa, e Ceripeipe. – – 15.
Il Mag.co Carlo Costulino paga annue grana dodici
(f. 76)
Sopra certe terre poste in luogo detto macignano / che nella Platea vecchia à fol: 115. Si nota à N.ro / Gio Domenico Petrizza confina colle Terre della / Corte. – – 12.
Gioseppe Scarnato paga annue grana Sette, e mezzo / Sopra un Castagneto in luogo d.o S.a Maria di Vico, che / nella Platea Vecchia à fol: 116. Si nota ad Anto / nello mingaccio confina colle Castagne della Ven.e / Chiesa di S. Vito colle Castagne di Scipione Parise / et il mag.co Gio Giacomo Girardo. – – 7 ½.
Il R.s D. Pietro Gio Giaconetto paga annue gr.a / due e mezzo Sopra certa terra d’esso Vinc.zo in luogo / d.o Cacori, che nella Platea Vecchia à fol: 116. / Si nota à mag.co Agazzi Giaconetto, confina colla via publica, e terra del Clero. – – 2 ½.
Io D. Pietro Giaconetta prom.o ut Supra.
Il mag.co Gio Giacomo Girardo paga annui Carlini / uno Sopra lo Vallone grande di S. Vito, che nella / Platea vecchia à fol: 117. Si nota al s.r Ottavio / pesosposato confina colle Castagne di S. Vito, e via publica. – – 10.
Io Giacomo Girardi prometto come Sop.a.
Il R.s D. Giacomo filippo Peluso paga grana annue
(f. 76v)
quindici Sopra una Vigna posta nel luogo d.o / Cacuri, che nella Platea Vecchia à fol: 117. Si nota / à felice di Lucente confina colla Vigna della ma / gnifica Elisabetta Cinuna, e colla Vigna di Gio / Simone Oliviero, e più paga annue grana undici / Sopra un’altra Vigna con Olive poste in luogo d.o / felliuoli, che nella Platea Vecchia à fol: 117. / Si nota al s.r fabio Peluso confina colla Vigna / di detta magnifica Elisabetta. E più paga / altre grana undici Sopra un’altra Vigna posta / in luogo d.o Cilliuoli che nella Platea vecchia / à fol: 117. Si nota al med.o fabio Peluso confina / colla Vigna di detta mag.ca elisabetta, e più paga / altre grana undici Sopra un’altra Vigna posta / in d.o luogo d.o Illiuoi, che nella Platea Vecchia / fol: 117. Si nota al med.o fabio Peluso confina / colle Sud.e Vigne, e più paga altre grana trenta / e mezzo Sopra altre vigne poste nel detto / luogo, confinano colle med.e Vigne, che nella / Platea Vecchia à fogl. 118. Si notano in trè / partite al d.o fabio Peluso, e più paga annue / grana uno Sopra un prato loco d.o lo Carozzaro / far av.te la porta grande, che nella Platea vec
(f. 77)
chia à fol: 118. Si nota à not.r Ottavio Peluso / confina colla Via publica alle timpe grandi. – 3:8 ½.
Il mag.co Pietro Paolo Baracca di Santa Severina / paga annue grana venti Sopra un Territorio d.o / Buzzano, che nella Platea vecchia à fol: 118. Si / nota al mag.co Ottavio Peluso confina con il Vallone / che viene da Patria, e colla Terra del Vescovato / di Carentia. – 1 -.
Il Ven.e Monast.o de PP. Cisterciensi di San Giovanni / in fiore paga annue grana 151. Sopra un Territ.o / posto nel luogo detto il Viadò, che nella Platea / Vecchia fol: 89. Si nota Vigne, e Terre à Pietro / Gallo, e gl’Eredi di Agenza Gallo confina colla / via, che viene da Carentia, e dalli Casali, e / più paga annue grana Sei Sotto le Timpe / delli melissi, che nella Platea Vecchia à fol. 90. / Si notano à francesco Salvino, e Cesare Suo frate / confina con li Communi attorno attorno, e più / paga grana annue dodici, e mezzo Sopra certe / Terre con olive, che nella Platea Vecchia à / fol: 92. Si nota à Pompeo di Rosa confina / Sopra certe Terre di esso monast.o. E più paga / annue grana diecidotto Sopra certe Terre nel
(f. 77v)
nel luogo d.o Sotto le timpe delli melissi, che / nella Platea Vecchia fol: 101. Si nota per Vigna / à franzia di Rose confina colle Stesse terre / di d.o monast.o, e più annue grana trentacin / que Sopra certe terre poste in luogo d.o filliuoi / che nella Platea vecchia à fol: 101. Si nota per / Vigna à Dario muto confina colle Terre di esso / monastero, e più annui Carlini quattro, e mezzo / Sopra certe Terre con quercie ed olive poste in / luogo detto filliuoi, che nella Platea Vecchia / à fol: 109. à Mosstiniano Petrazzi confina colla / Vigna di marco di Rosa, ed altri beni di detto / monast.o, e più paga grana annue quindici / Sopra certe terre poste in luogo d.o la Serra di / S. m., che nella Platea Vecchia à fol: 111. Si no / tano à D.a Candia Lauretti confina colle Ter / re del Clero, ed’un Cavone dove nasce l’acqua di S. Elena. E più annue grana trè Sopra / certe terre in luogo d.o la furria, che nella Pla / tea Vecchia à fol: 114. Si notano al signor / Innocenzo Petruzzi confina coll’altre Terre / di esso monast.o, che in tutto ascendono alla / Somma di Carlini quattordici meno un tor
(f. 78)
nese, i quali non Si tirano per essere monastero fran / co per gratia fattali dall’Ill(ustrissi)mo e R(everendissi)mo Sig.r Alfonso / Pisano Arcivescovo di Santa Severina in quel / tempo perpetuo Commendat.rio di detta Abb.a med.te / rescritto di d.o Ill(ustrissi)mo monsig.r Sotto li 14. Aprile 1605. / à noi presentato.
Die 14. mensis Iuniii 1654. In Terra Cacurri. fidem facio ego / re(troscri)ptus N.r Paulus franciscus Buffonius de Terra Sancti Jo / annis in flore, qualiter omnia Sup(radic)ta acta gesta, et facta / fuerunt vocatis vocandis, et contenta in pred.a Platea fa / cta in d.a Terra Cacurri à fol: 102. usque ad praesens folium / 116., unde ad futuram rei memoriam, et Cautelam, quo / rum interest factum, et exinde hoc p(raese)ns publicum Instr(ument)um / per me praed.to notarium cum Signo meo Solito Signatum / ac Sum(scri)ptum mei, qui Supra Judicis, ac Testium roboratum. Et / in fidem Seda…o quod accessimus tantum refer(end)um debitorum / qui hanc p(rincipa)lem Plateam subscripserunt Et in fidem Ego / Joannes de Rosa ad Contractus Iudex praemissis interfui.
Io Clerico Carlo Girardi Sono Testim.o.
Io Vincenzo di Pignana Sono Test.o.
Ita est qui Supra N.s Paulus franciscus Buffonius manu / propria.
Sigismundus Nicoletta Cap.s et delegatus loco + Signi.
(f. 78v)
Il d.o Dom.co marazzo paga annue grana due e mezzo / per le Terre affinocolleto, che nella Platea vec / chia à fol: 29. Si notano à Nolio martino. – 1:2 ½.
Io D. Domenico marazzi aff.o ut Supra.
Diego mantallo aff.o ut Supra.
L’Eredi di Pietro francesco della Valle paga annui / Carlini quattro, e grana due per la Terra à / Canale, e Colli di Canale, che tiene in communi / et indivisi col Clerico D. fabritio Romano che nella / Platea vecchia à fol. 34. Si notano in due par.te / a Motta d’Orangia, ed Innocenzo Cerrello. – 2:2.
Li Sud.ti Carlini quattro, e grana due Stanno posti / nella Partita del f.o d.o fabritio Romano, che pos / siede nella d.a difesa à fol: 118. à t.o.
Il mag.co francesco, Seu Ciccio di Simone pagano / Carlini quattro, e mezzo per le Terre di nocella / che nella Platea vecchia à fol. 28. Si notano / ad Ascentio martino. – 2:5.
Il mag.co francesco Antonio muti annue grana / otto, e mezzo per le Terre di Pietr’alba, che nella / Platea vecchia fol: 34. Si notano in due / partite Sotto nome di Gio Colalde del Pirre,
(f. 79)
Frati di Pompeo Cervellone frati. – – 8.
Io francesco Antonio muti aff.o ut S.a.
Il m.co francesco Costulino paga annui grana otto, e / mezzo per le Terre di marca di lepre, che nella / Platea vecchia Si notano à filippo di Bono Si / possedono dal Baron di Cacurri.
Il D.o Fabritio Romano paga grana annue qua / ranta due per le Terre à Canale, e colle di Canale / che tiene ad gaudendum dalla magnifica Lucretia / di Chiara, e Clerico Cesare e Aona Suoi figli in Com / mune d’indivisa coll’eredi del quond. Pietro fran.co / della Valle, che nella Platea Vecchia à fol: 34. / Si notano in due partite à monetti di Grancia / ed Innocenzo di Vrullo. – 2:2:
Paga di più altri Carlini quattro, e grana due per / l’altra metà fol: 117. – 2.2.
Il mag.co Ippolito di Bona paga annue grana tre / dici, e mezzo per le Terre di Ritorsano, che nella / Platea vecchia à fol: 34. Si notano in due partite / à Cola francesco di Vono. – – 13.
Il d.o nunzio Bassarino paga annue grana ventiquattro / per le Terre, e Canale, che nella Platea vecchia / fol: 34. Si notano in due partite à Gasparo Federico / Tiberio, e filippo Bossolino. – 1.4.
(f. 79v)
Il mag.co Tomasso Romano marito della mag.ca Ant.a di / Chiara paga annue grana dieci per le Terre di Pietr’ / Alba, che nella Platea vecchia fol: 35. Si notano Sotto / nome di Gio luise Cervello. – – 10.
Io Tomasso Romano aff.o ut Supra.
La mag.ca flavia di mauro vedova del q.m Gio Pietro ma / uro madre, e Tutrice d’Isabella Commune figlia pa / ga annue grana quindici per le Terre di Pietr’/Alba, che nella Platea vecchia à fol: 35. Si notano / a gli Eredi di Colandrea Romano. – – 15.
+ Signum Crucis propriae manus Sup(radic)tae Flaviae.
Il mag.co Gio francesco de Vono paga annue grana / Sette Sopra la Terra e sertana di labro, che nella / Platea vecchia à fol. 35. Si notano à Gio An / drea Macazisa. – – 7.
Io Gio francesco di Vono prometto ut S.a.
La Ven(erabi)le Chiesa di S. Giacomo de Spag.li, la signano / e Gupa paga annui grana quattro per le Terre di fon / tana di labro, che nella Platea Vecchia à fol. / 35. Si nota à Giò Batt(ist)a d’Orangia. – – 4.
Li mag.ci Pietro e Vitt.a lossatini pagano annui Carlini nove per le Terre / di Campo rotondo, che nella Platea vecchia / à fol: 35. Si notano à m(ast)ro Pietro di Cavallo. – 4:10.
Il R.s D. Gio Batt(ist)a de Pira paga annue grana dieci per
(f. 80)
le Terre del maratto, Seu lorica, che nella Platea / Vecchia à fol: 45. Si notano in due partite à Girolamo / napparo, e Stefano di Avolo. – – 10.
L’Abbatia di S. Gio in fiore possiede una Grancia loco / detto Canale posta trà la bagliva di Pietra fitta, e / Pedace con una Chiusa diretta Sotto il titolo di S. mar / tino, con Case, e terre aratorie, e con alcuni piedi / di Cerase, ed alborate di quercie, e Castagne confina / dalla parte di Pietrafitta colle Castagnete di Gio / francesco Pasquale erede del q.m D.r Gio Leonardo / martino, e di Pietro Paolo Petitto dalla parte / di Pedace coll’herede di d.o Gio Carlo mofeo, ed / altri fini, Si Suole affittare ducati Sessanta l’anno / più ò meno, et al p(rese)nte Stà affittata, al mag.co Gio / Stefano mancino alla ragione di ducati cinquanta / l’anno med.te atto Stipulato per mano di Vincenzo dipa / gnano Ordinario m(ast)ro d’atti della Corte di detta Terra / di S. Gio in fiore Sotto il primo Aprile 1633. dico 50.
Sigismundus nicoletta Capit.s et deleg.s.
Marco Viafore paga annui grana dodici per una Vigna / e lassato assignano a Covello, e Pietrafitta, che nella / Platea Vecchia à fol. 28. Si notano à marco Viafore / Seniore. – – 12.
+ Signum Crucis propriae manus pred.i marci.
(f. 80v)
Pietro Paolo Petitto paga annui Carlini Sei, e grana / due e mezzo per le Terre d’Agrone, ed Ampolino / che nella Platea Vecchia à fogl: 52. Si notano à / nome di Pietro Petitto Gio Pasquale, e Gio Do / menico Tacchino oltre il Censo in germano ut fol: 34. / à t.o. – 3:2 ½.
Nunziato Petitto paga annue grana Sette, e mezzo / per le Terre d’Ampollino, che nella Platea Vecchia / à fol: 52. Si notano à Tiberio, e Pietro Petitto oltre / il Censo in germano notato à fol: 35. – – 7 ½.
Fran.co Antonio Alfonso, e marco Ant.o Azzimbatore pagano annue grana Sette e mezzo / per le Terre d’Ampolino, che nella Platea / vecchia à fol: 52. Si notano à Prospero Tacchino oltre / il Censo di Germano notato à fol. 35. à t.o. – – 7 ½.
Il mag.co Cesare testa paga ogn’anno carlini dieci per la / Terra di mucinella, che nella Platea vecchia à fol: 28. Si notano à Gio Benincasa. 1.
Giuseppe mele paga ogn’anno grana tredici per le / Terre Vallebona, che nella Platea Vecchia à fol: 44. Si notano diflino Cozza à complim.to di Carlini tre / atteso l’altre grana diecisette Si pagano per Daniele / Spina. – – 13.
Il d.o francesco maria di maio paga annue grana / Sei, e mezzo per le Terre à Croce di furno furono d’An
(f. 81)
tonio Secreto, che nella Platea vecchia à fol: 28. Si / notano à D. Andrea miranna. – – 6 ½.
Il magnifico Serafino Cavel d.o paga annue grana venti / quattro, e mezzo per Cinque porcile di Terre possiede / à Torcale, che nella Platea Vecchia à fogl: 29. e 30 Si / notano à francesco Toino, e fratelli, Giorgio Tancreda / Alfonso Tranquida. – 1.4 ½.
Il m.co Antonio Cavalcante di marzio Barone di Cacurri / paga annui grana trentadue per le Terre à Vutcitano / in diverse parti, che nella Platea Vecchia à fol: 34. / 35. e 42. Si notano à Paolo, e Gesimundo Parise Gio / Tomaso Caurata, Salvatore, e Giacomo Bissigli, e Gio / Berardino Rizzuto. – 1:12.
Il d.o medico Giacinto Ragona paga annue ventidue, e / mezzo per le Terre à Canale, che nella Platea Vecchia / à fol: 84. Si notano à Gio di Donato. – 1:2 ½.
Il mag.co Daniele Spina paga con Suoi fratelli annui duc.ti / trè grana quindici, e mezzo per le Terre, che possiede / à Valli Bona homo morto, e morabacio, che nella Pla / tea Vecchia à fol: 42. Si notano à Cammillo Piccolo / e fratelli Gio mariano, Tomasso di filippo, Gio Princi / pale, e Scipione de Nuria. Marco Robano, Gio / marano, e Cola Gio Palazzo à fol: 43. à lorenzo Pa / lazzo, Paolo Palazzo, Ludovico di Giudice, Guido / Brandino Palazzo Simone Palazzo. Francesco Palazzo / e Gio lorenzo lamella à fol: 44., e ludovico Sailla
(f. 81v)
Marco di Rubano, per le Terre furono …. / filippo Napparo, Stefano failla, Victorio napparo per / le Terre, che comprò dal Can.co Albano, e di frato / letto Cozza le terre, e parte Sua di Vallebona gra / na diecisette à complimento di grana trenta, atteso / l’altre grana tredici li paga Giuseppe Nillio le / Soprad.e Terre al presente Si possedono per Gio Dom.co / Pecoro de Pedaci, e perche S’hanno potuto liqui / dare certi pezze di Terre, che Sono affittate alla / bona di Giulio Batt(ist)a Spina nell’imagine della / Platea Vecchia, ed havendosi esaminato le poli / se de pagam.ti So(ttoscri)tti dal d.o Spina alli passati affit / tuarii di Censi, Si è convenuto, che Si pagano ogn’ / anno Carlini venti, e consci all’herba. 2.
Sigismundus nicoletta Cap.s et delegatus.
Licet ex hacta est p(raese)ns Copia ex Platea Bonorum / Juris et Subdditium Abbatiae S. Joannis in flore in / Archivio un(iversa)lis mon(aste)rii d. Terrae existente Phisici / exhibita per R.U.J.D. Petrum franciscum de Riccio / agentem g(enera)lem d. Abbatiae eidem que verbis et / facta Coll.e concordat Salva Semper In fidem Signavi / rog.s Datum in terra S. Joannis in flore manu Si / gno qui / adest Signum die 8.a mensis Junii 1689.
Ita est notarius franciscus Panuta terrae Sancti / Joannis in flore manu Signo qui adest Signum.
(f. 82)
Fidem facio Ego Sup(radic)tus N.us per Sup(radic)tum Not.s Dominicum / Pannetae esse talem, qualem lo fecit notarium publi / cum, et fidelem. Et in fidem Signavi rog.s. A.s / Dominicus Antonius marcellus à Rev. manu Signo qui / Adest Signum.
Praesens Copia Cartharum Scriptarum n.o triginta no / vem cum p(raese)nti extracta est ex Platea aut.ca Terrae / Abbatialis Sancti Joannis in flore mihi exhibita per / D. Doctorem Phisicum Iosephum Acito, et eidem resti / tuta Cumque facta collatione Coll(aterale)m Cons(iliu)m licet / Salva Semper et In fidem Signum Cons.ae die quarta / mensis Junii 1706.
Ita est Ignatius Miliotti Cosentinus Apost.ca et Reg.a / auth.e not.s manu prop.a loco + Signi.
Fidem facio Ego infra(scri)ptum Sacerd.s Antonius Borrellus / Apost.ca auth.e notarius, et Archiep(iscop)alis Curiae Cons(enti)ae Canc(e)ll(ari)us Sup(radic)tum Ignatium miliotti huius Civitatis / Cons(enti)ae, qui sup(radic)tam Copiam in mei p(raese)ntia extractam / authenticavit, et Solito Signo Signavit talem esse / qualem Se facit, nempe publica Regia et Ap(osto)lica / auth.e notarium fidelem Suisque Scripturis ad li / beri plenam indubiam que fidem in Jud.o, et extra / In quorum fidem Datum ibidem ut Supra.
Ita est Sacerdos Antonius Borrellus Apostolica auct(oritat)e / not.s … loco + Signi.
Creato il 31 Marzo 2015. Ultima modifica: 27 Maggio 2021.